La tesi effettua un'analisi giuridica delle ragioni utilizzate dal presidente russo Vladimir Putin al fine di giustificare l'intervento armato posto in essere il 24 febbraio 2022 e riconducibile alla fattispecie dell'occupazione armata. Il primo capitolo prende in esame le ragioni storico-giuridiche suscettibili di aver influenzato la scelta di intervento del presidente, risultata in una violazione del divieto di uso della forza nelle relazioni internazionali tra Stati, enunciata dall'articolo 2.4 della Carta delle Nazioni Unite. Nel corso del secondo capitolo, viene effettuata un'analisi del concetto giuridico di legittima difesa come causa di esclusione dell'illecito ai sensi dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, presentata dal Presidente come principale giustificazione dell'invasione. In particolare, il capitolo analizza la prassi giuridica internazionale in relazione all'ipotetica e alquanto dibattuta liceità della legittima difesa preventiva. Il terzo capitolo si concentra sulla questione del disarmo in materia nucleare, analizzando la presunta adozione di armi nucleari da parte dello Stato ucraino, denunciata dallo stesso presidente nel discorso del 21 febbraio 2022, nonché le probabilità che il conflitto in atto si evolva in una vera e propria guerra nucleare. Il capitolo si pone dunque l'obiettivo di mostrare le possibili conseguenze che deriverebbero dall'accertamento della commissione, da parte dell'Ucraina, degli illeciti derivanti dalla violazione di obblighi in materia nucleare, mostrando però come l'occupazione armata non sia in nessun caso giustificata come reazione unilaterale all'illecito in questione. Nel quarto capitolo si prende invece in analisi la questione umanitaria, in particolare sulle presunte violazioni umanitarie perpetrate dal governo ucraino sul popolo russo stanziato nel territorio nazionale. Il capitolo analizza le norme internazionali che impediscono la discriminazione linguistica e razziale, le norme a tutela la libertà di espressione e della libertà religiosa e le norme a tutela del diritto all'autodeterminazione, mostrando le possibili reazioni internazionali ad eventuali violazioni di tali disposizioni. Al termine del capitolo, si giunge nuovamente alla conclusione di escludere l'occupazione dalle possibili reazioni all'illecito in materia umanitaria.

La versione russa: analisi giuridica delle pretese ragioni dell'intervento in Ucraina

LIBERI, NICOLE
2022/2023

Abstract

La tesi effettua un'analisi giuridica delle ragioni utilizzate dal presidente russo Vladimir Putin al fine di giustificare l'intervento armato posto in essere il 24 febbraio 2022 e riconducibile alla fattispecie dell'occupazione armata. Il primo capitolo prende in esame le ragioni storico-giuridiche suscettibili di aver influenzato la scelta di intervento del presidente, risultata in una violazione del divieto di uso della forza nelle relazioni internazionali tra Stati, enunciata dall'articolo 2.4 della Carta delle Nazioni Unite. Nel corso del secondo capitolo, viene effettuata un'analisi del concetto giuridico di legittima difesa come causa di esclusione dell'illecito ai sensi dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, presentata dal Presidente come principale giustificazione dell'invasione. In particolare, il capitolo analizza la prassi giuridica internazionale in relazione all'ipotetica e alquanto dibattuta liceità della legittima difesa preventiva. Il terzo capitolo si concentra sulla questione del disarmo in materia nucleare, analizzando la presunta adozione di armi nucleari da parte dello Stato ucraino, denunciata dallo stesso presidente nel discorso del 21 febbraio 2022, nonché le probabilità che il conflitto in atto si evolva in una vera e propria guerra nucleare. Il capitolo si pone dunque l'obiettivo di mostrare le possibili conseguenze che deriverebbero dall'accertamento della commissione, da parte dell'Ucraina, degli illeciti derivanti dalla violazione di obblighi in materia nucleare, mostrando però come l'occupazione armata non sia in nessun caso giustificata come reazione unilaterale all'illecito in questione. Nel quarto capitolo si prende invece in analisi la questione umanitaria, in particolare sulle presunte violazioni umanitarie perpetrate dal governo ucraino sul popolo russo stanziato nel territorio nazionale. Il capitolo analizza le norme internazionali che impediscono la discriminazione linguistica e razziale, le norme a tutela la libertà di espressione e della libertà religiosa e le norme a tutela del diritto all'autodeterminazione, mostrando le possibili reazioni internazionali ad eventuali violazioni di tali disposizioni. Al termine del capitolo, si giunge nuovamente alla conclusione di escludere l'occupazione dalle possibili reazioni all'illecito in materia umanitaria.
2022
Russia's version: A juridical analysis of the alleged reasons behind Russia's intervention in Ukraine
uso della forza
legittima difesa
intervento armato
cittadini all'estero
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/45007