L’infortunio al Legamento Crociato Anteriore è uno degli infortuni più ricorrenti e gravi che può colpire un calciatore. Colpisce moltissimi atleti ogni anno e nelle calciatrici è stata riscontrata un’incidenza di infortunio pari a 2,2 volte quella dei calciatori maschi, ovvero 2/10000 casi nelle atlete, contro 0,9/10000 casi negli atleti nel corso di una stagione. Il return to play medio nei calciatori a seguito di ricostruzione del LCA è di 216 giorni, ma non tornano alle loro prestazioni precedenti fino a 3 stagioni dopo, eccetto che per gli attaccanti, nei quali in media il calo prestativo non è recuperato. Nella lega di seria A italiana, nelle 7 stagioni dal 2011 al 2018, sono avvenuti un totale di 84 rotture di ACL, in particolare il 25% di queste erano accadute dopo un precedente infortunio al ACL, 15% infortuni dello stesso legamento, 10% rotture di quello controlaterale, quindi è un infortunio che presenta un’elevata probabilità di avere ricadute. 24% delle calciatrici seguite in un altro studio, in seguito a ricostruzione del ACL, hanno subito un altro infortunio, 20% al legamento ipsilaterale, 4% al controlaterale. Questi continui periodi di stop riducono il potenziale prestativo dell’atleta, in quanto molti non tornano a gareggiare ai livelli precedenti, influenzando negativamente la loro carriera sportiva. Inoltre incidono negativamente sulla salute dell’atleta, in quando questi soggetti saranno maggiormente a rischio di sviluppare patologie degenerative al ginocchio, causando quindi un calo della qualità di vita. Per quanto riguarda invece un approccio preventivo, il FIFA11+, pur non essendo un programma specifico per la prevenzione di infortuna di LCA, ma di infortuni frequenti in generale, può ridurre l’incidenza di infortuni ad LCA fino al 77%. Perciò l’ideale, sia per gli atleti che per le loro squadre, sembrerebbe di investire molto sul cercare di ridurre l’incidenza di questi infortuni, invece che limitarsi solo a puntare sul recupero. Per capire quindi cosa può aiutare a raggiungere questo obiettivo, dobbiamo partire ad analizzare il ginocchio dal punto di vista anatomico-funzionale e capirne bene i meccanismi lesivi.

Il ruolo dell'attività fisica nella prevenzione dell'infortunio da lesione al legamento crociato anteriore nel calcio

PORRA, ALESSANDRO
2022/2023

Abstract

L’infortunio al Legamento Crociato Anteriore è uno degli infortuni più ricorrenti e gravi che può colpire un calciatore. Colpisce moltissimi atleti ogni anno e nelle calciatrici è stata riscontrata un’incidenza di infortunio pari a 2,2 volte quella dei calciatori maschi, ovvero 2/10000 casi nelle atlete, contro 0,9/10000 casi negli atleti nel corso di una stagione. Il return to play medio nei calciatori a seguito di ricostruzione del LCA è di 216 giorni, ma non tornano alle loro prestazioni precedenti fino a 3 stagioni dopo, eccetto che per gli attaccanti, nei quali in media il calo prestativo non è recuperato. Nella lega di seria A italiana, nelle 7 stagioni dal 2011 al 2018, sono avvenuti un totale di 84 rotture di ACL, in particolare il 25% di queste erano accadute dopo un precedente infortunio al ACL, 15% infortuni dello stesso legamento, 10% rotture di quello controlaterale, quindi è un infortunio che presenta un’elevata probabilità di avere ricadute. 24% delle calciatrici seguite in un altro studio, in seguito a ricostruzione del ACL, hanno subito un altro infortunio, 20% al legamento ipsilaterale, 4% al controlaterale. Questi continui periodi di stop riducono il potenziale prestativo dell’atleta, in quanto molti non tornano a gareggiare ai livelli precedenti, influenzando negativamente la loro carriera sportiva. Inoltre incidono negativamente sulla salute dell’atleta, in quando questi soggetti saranno maggiormente a rischio di sviluppare patologie degenerative al ginocchio, causando quindi un calo della qualità di vita. Per quanto riguarda invece un approccio preventivo, il FIFA11+, pur non essendo un programma specifico per la prevenzione di infortuna di LCA, ma di infortuni frequenti in generale, può ridurre l’incidenza di infortuni ad LCA fino al 77%. Perciò l’ideale, sia per gli atleti che per le loro squadre, sembrerebbe di investire molto sul cercare di ridurre l’incidenza di questi infortuni, invece che limitarsi solo a puntare sul recupero. Per capire quindi cosa può aiutare a raggiungere questo obiettivo, dobbiamo partire ad analizzare il ginocchio dal punto di vista anatomico-funzionale e capirne bene i meccanismi lesivi.
2022
The role of physical activty in Anterior cruciate ligament injuries prevention in soccer players
Prevention
ACL
injuries
soccer
physical activity
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/45244