La sicurezza dei luoghi di lavoro e delle attrezzature produttive costituisce un momento fondamentale della realtà produttiva e della vita in generale. Quando parliamo di tali problematiche possiamo farlo sotto punti di vista diversi, più strettamente tecnologici, politici, giuridici, di salute e altri ancora. In realtà, per averne un quadro completo ed una buona comprensione, ogni punto di vista deve tenere conto degli altri; così il politico ed il legislatore non possono ignorare quel che emerge nell’attività produttiva né trascurare ciò che l’ingegnere o l’informatico o l’operatore comune fanno e conoscono, né costoro possono agire in una qualche sorta di vacuo normativo o ignorando i voleri ed i bisogni della collettività in cui lavorano. E, ancora - si potrebbe continuare - nessuno può ignorare ciò che concerne la salute e l’incolumità nel lavoro e gli effetti collaterali che le attività produttive comportano, sugli individui e sull’ambiente. Quando si discute di queste richiamiamo immagini diverse, in parte corrispondenti a fasi storiche successive dell’evoluzione economica: la grande fabbrica otto-novecentesca, il laboratorio specializzato, la “produzione” pulita e silenziosa incentrata sul computer e la comunicazione digitale. In effetti tali immagini ci suggeriscono l’esistenza di problematiche diverse, che comprendono un ventaglio assai ampio, dall’igiene e incolumità dei lavoratori alla tutela ecologica del mondo in cui viviamo, alla sicurezza dei dati, ad altre questioni ancora. Se ci interessiamo alle macchine informatiche o che comprendono parti informatiche ci troviamo a considerare la loro confezione e la loro immissione nel mercato oltre che la “sicurezza” intesa come protezione dei dati che le macchine conservano e possono mettere a disposizione di chi possa o voglia servirsene. Quelle informatiche sono macchine come le altre pure se, certamente, con le loro peculiarità funzionali e di utilizzo. Non è facile garantire il funzionamento di un Sistema di controllo delle attività industriali (Industrial Automation and Control System-IACS) . In effetti la sicurezza è questione di “risk management”. Ogni IACS presenta un rischio diverso per l’organismo produttivo in corrispondenza alle minacce che possono sorgere nel contesto della produzione e al grado di danno che possono produrre. Inoltre ogni organismo produttivo che operi seguendo gli IACS ha tolleranza diversa al rischio . Si tratta sia di identificare il rischio, sia di individuarlo nell’ambito di particolari fasi o settori della produzione, sia ancora di stabilire quale sia il livello di rischio accettabile (dato che il rischio nullo è quasi sempre un obiettivo impossibile da realizzare). E’ necessario che i rischi siano documentati e che questi siano costantemente resi noti ai “managers” responsabili.
Macchine e trasmissione dati: la valutazione dei rischi del macchinario dal punto di vista della sicurezza IT
RESCIGNO, MICHELA
2022/2023
Abstract
La sicurezza dei luoghi di lavoro e delle attrezzature produttive costituisce un momento fondamentale della realtà produttiva e della vita in generale. Quando parliamo di tali problematiche possiamo farlo sotto punti di vista diversi, più strettamente tecnologici, politici, giuridici, di salute e altri ancora. In realtà, per averne un quadro completo ed una buona comprensione, ogni punto di vista deve tenere conto degli altri; così il politico ed il legislatore non possono ignorare quel che emerge nell’attività produttiva né trascurare ciò che l’ingegnere o l’informatico o l’operatore comune fanno e conoscono, né costoro possono agire in una qualche sorta di vacuo normativo o ignorando i voleri ed i bisogni della collettività in cui lavorano. E, ancora - si potrebbe continuare - nessuno può ignorare ciò che concerne la salute e l’incolumità nel lavoro e gli effetti collaterali che le attività produttive comportano, sugli individui e sull’ambiente. Quando si discute di queste richiamiamo immagini diverse, in parte corrispondenti a fasi storiche successive dell’evoluzione economica: la grande fabbrica otto-novecentesca, il laboratorio specializzato, la “produzione” pulita e silenziosa incentrata sul computer e la comunicazione digitale. In effetti tali immagini ci suggeriscono l’esistenza di problematiche diverse, che comprendono un ventaglio assai ampio, dall’igiene e incolumità dei lavoratori alla tutela ecologica del mondo in cui viviamo, alla sicurezza dei dati, ad altre questioni ancora. Se ci interessiamo alle macchine informatiche o che comprendono parti informatiche ci troviamo a considerare la loro confezione e la loro immissione nel mercato oltre che la “sicurezza” intesa come protezione dei dati che le macchine conservano e possono mettere a disposizione di chi possa o voglia servirsene. Quelle informatiche sono macchine come le altre pure se, certamente, con le loro peculiarità funzionali e di utilizzo. Non è facile garantire il funzionamento di un Sistema di controllo delle attività industriali (Industrial Automation and Control System-IACS) . In effetti la sicurezza è questione di “risk management”. Ogni IACS presenta un rischio diverso per l’organismo produttivo in corrispondenza alle minacce che possono sorgere nel contesto della produzione e al grado di danno che possono produrre. Inoltre ogni organismo produttivo che operi seguendo gli IACS ha tolleranza diversa al rischio . Si tratta sia di identificare il rischio, sia di individuarlo nell’ambito di particolari fasi o settori della produzione, sia ancora di stabilire quale sia il livello di rischio accettabile (dato che il rischio nullo è quasi sempre un obiettivo impossibile da realizzare). E’ necessario che i rischi siano documentati e che questi siano costantemente resi noti ai “managers” responsabili.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/45303