La pandemia da COVID-19 è stata un’esperienza che ha avuto un forte impatto psicosociale sulla popolazione a causa delle rigide misure di sicurezza imposte dai Governi, come il distanziamento sociale e la chiusura di attività scolastiche, ricreative e commerciali. Una delle popolazioni maggiormente colpite sono stati gli adolescenti, i quali si trovano a vivere una fase dello sviluppo in cui le interazioni sociali rivestono un ruolo fondamentale. Tuttavia, le limitazioni imposte hanno ridotto le possibilità di contatto, con gravi conseguenze sulla loro sfera affettiva ed emotiva e sul loro benessere psicologico. Vissuti di ansia e sentimenti negativi hanno, infatti, contribuito all’insorgenza e all’aggravarsi di disturbi alimentari, del sonno, di panico e di concentrazione, e promosso lo sviluppo di aspettative negative per il proprio futuro. Indagare le loro esperienze e i cambiamenti prodotti dalla pandemia nelle loro vite può essere utile per comprendere le modalità con cui cercano o meno di prevenire il contagio. Lo studio aveva l’obiettivo di indagare la percezione del rischio e il rispetto dei comportamenti preventivi nella popolazione adolescenziale nel corso della prima e della seconda ondata della pandemia, al fine di individuare i fattori che le influenzano per comprendere l’esperienza vissuta durante tale periodo e fornire indicazioni per futuri programmi di promozione della salute. Particolare attenzione è stata posta alle differenze geografiche, infatti sono state prese in esame aree con diversa densità demografica e colpite diversamente dalla pandemia per esplorare il contributo di tali variabili sui comportamenti assunti e nella percezione del rischio dei partecipanti dello studio. È stato ipotizzato che sulla base delle caratteristiche socio-demografiche potessero emergere diversi modelli di comportamento ed è stata, quindi, condotta un’analisi statistica e dei cluster per verificare la nostra ipotesi. Hanno preso parte alla ricerca 57 partecipanti adolescenti di età compresa tra i 16 e i 19 anni reclutati da tre aree d’Italia: Brescia e provincia, Padova e provincia, e i comuni del Subappennino Dauno. Nel presente lavoro di tesi l’attenzione sarà rivolta a 37 partecipanti, in un confronto tra Padova e Subappennino Dauno. I dati sono stati raccolti a distanza (telefonate e/o videochiamate) e in forma confidenziale mediante la somministrazione di un’intervista semistrutturata costruita ad hoc, e del questionario “Your COVID-19 Risk”, riprodotto sulla piattaforma Qualtrics. L’analisi quantitativa è stata svolta attraverso i software SPSS e RStudio, mentre l’analisi di contenuto delle interviste è stata condotta in modalità “carta e matita”. Dall’analisi quantitativa sono emerse alcune differenze significative tra i partecipanti per genere, ma non per area e per età. I risultati del questionario sono stati utili per fini descrittivi. Dall’analisi di contenuto sono state individuate un totale di 14 categorie e 49 codici. Infine, dalla cluster analysis è stato possibile identificare 3 cluster di comportamento e rispetto delle norme negli adolescenti che hanno partecipato. I risultati dello studio ci danno informazioni sui fattori che veicolano la percezione del rischio e l’adesione alle norme nella popolazione adolescente in caso di pandemie, e sono utili per orientare futuri programmi di promozione della responsabilità individuale e collettiva.
La percezione del rischio e l'adesione ai comportamenti preventivi durante la prima e la seconda ondata della pandemia da Covid-19 in adolescenti della provincia di Padova e del Subappennino Dauno
IANSITO, LUCIA
2022/2023
Abstract
La pandemia da COVID-19 è stata un’esperienza che ha avuto un forte impatto psicosociale sulla popolazione a causa delle rigide misure di sicurezza imposte dai Governi, come il distanziamento sociale e la chiusura di attività scolastiche, ricreative e commerciali. Una delle popolazioni maggiormente colpite sono stati gli adolescenti, i quali si trovano a vivere una fase dello sviluppo in cui le interazioni sociali rivestono un ruolo fondamentale. Tuttavia, le limitazioni imposte hanno ridotto le possibilità di contatto, con gravi conseguenze sulla loro sfera affettiva ed emotiva e sul loro benessere psicologico. Vissuti di ansia e sentimenti negativi hanno, infatti, contribuito all’insorgenza e all’aggravarsi di disturbi alimentari, del sonno, di panico e di concentrazione, e promosso lo sviluppo di aspettative negative per il proprio futuro. Indagare le loro esperienze e i cambiamenti prodotti dalla pandemia nelle loro vite può essere utile per comprendere le modalità con cui cercano o meno di prevenire il contagio. Lo studio aveva l’obiettivo di indagare la percezione del rischio e il rispetto dei comportamenti preventivi nella popolazione adolescenziale nel corso della prima e della seconda ondata della pandemia, al fine di individuare i fattori che le influenzano per comprendere l’esperienza vissuta durante tale periodo e fornire indicazioni per futuri programmi di promozione della salute. Particolare attenzione è stata posta alle differenze geografiche, infatti sono state prese in esame aree con diversa densità demografica e colpite diversamente dalla pandemia per esplorare il contributo di tali variabili sui comportamenti assunti e nella percezione del rischio dei partecipanti dello studio. È stato ipotizzato che sulla base delle caratteristiche socio-demografiche potessero emergere diversi modelli di comportamento ed è stata, quindi, condotta un’analisi statistica e dei cluster per verificare la nostra ipotesi. Hanno preso parte alla ricerca 57 partecipanti adolescenti di età compresa tra i 16 e i 19 anni reclutati da tre aree d’Italia: Brescia e provincia, Padova e provincia, e i comuni del Subappennino Dauno. Nel presente lavoro di tesi l’attenzione sarà rivolta a 37 partecipanti, in un confronto tra Padova e Subappennino Dauno. I dati sono stati raccolti a distanza (telefonate e/o videochiamate) e in forma confidenziale mediante la somministrazione di un’intervista semistrutturata costruita ad hoc, e del questionario “Your COVID-19 Risk”, riprodotto sulla piattaforma Qualtrics. L’analisi quantitativa è stata svolta attraverso i software SPSS e RStudio, mentre l’analisi di contenuto delle interviste è stata condotta in modalità “carta e matita”. Dall’analisi quantitativa sono emerse alcune differenze significative tra i partecipanti per genere, ma non per area e per età. I risultati del questionario sono stati utili per fini descrittivi. Dall’analisi di contenuto sono state individuate un totale di 14 categorie e 49 codici. Infine, dalla cluster analysis è stato possibile identificare 3 cluster di comportamento e rispetto delle norme negli adolescenti che hanno partecipato. I risultati dello studio ci danno informazioni sui fattori che veicolano la percezione del rischio e l’adesione alle norme nella popolazione adolescente in caso di pandemie, e sono utili per orientare futuri programmi di promozione della responsabilità individuale e collettiva.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Iansito_Lucia.pdf
accesso riservato
Dimensione
2.59 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.59 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/45553