A partire dai primi mesi del 2020, l’infezione da Sars-CoV-2 oltre ad essere una priorità sanitaria di salute pubblica, si è configurata come un’emergenza di salute mentale di interesse globale; le misure di contenimento, adottate dal marzo 2020 da parte del Governo italiano per ridurre la diffusione del virus, hanno comportato drastiche limitazioni alla libertà di tutti gli individui. Alla base del presente studio vi è l’interesse di esplorare, oltre la malattia acuta in sé, i possibili effetti a lungo termine che essa ha avuto nella popolazione, noti come “sindrome Post-Covid” o “Long-Covid”, mettendo in luce le manifestazioni neuropsicologiche e le sequele emotivo-comportamentali relate all’isolamento per infezione da Sars-CoV-2 di bambini, adolescenti e rispettivo nucleo familiare. Particolare attenzione è posta alla popolazione pediatrica, per la quale, ad oggi, sono presenti ben poche evidenze in letteratura. A tal proposito, è stato raccolto il contributo di 42 famiglie (73 genitori e 71 pazienti di età 0-18 anni), valutate nel periodo tra il 17 dicembre 2021 e il 2 settembre 2022 presso l’ambulatorio integrato di follow-up post-Covid-19 del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino (SDB) dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova. È stata somministrata un’apposita scheda di raccolta dati contestualmente ai questionari CBCL 1.5-5 e 6-18, TSCYC, TSCC, SDQ, LEITER 3 e DASS 21. I risultati ottenuti hanno permesso di confermare che l’infezione di Covid-19, unitamente al contesto di isolamento, è stata esperita come un fattore di stress quasi da parte di tutti i soggetti in età pediatrica. Si è osservata un’importante vulnerabilità da parte dei pazienti con comorbidità fisiche preesistenti. È stata evidenziata inoltre, considerando anche il ruolo delle cure in corso, una propensione da parte degli individui alla ricerca di un nuovo e graduale ri-adattamento positivo al contesto pandemico e all’infezione di Covid-19, intesa come evento di stress. Non è stata riscontrata conferma, invece, dell’impatto sulle funzioni cognitive in età evolutiva.
SEQUELE NEUROPSICOLOGICHE E NEUROPSICHIATRICHE DELL'INFEZIONE DA SARS-COV2 IN ETA' PEDIATRICA: UNO STUDIO CLINICO
CELINO, FEDERICA
2022/2023
Abstract
A partire dai primi mesi del 2020, l’infezione da Sars-CoV-2 oltre ad essere una priorità sanitaria di salute pubblica, si è configurata come un’emergenza di salute mentale di interesse globale; le misure di contenimento, adottate dal marzo 2020 da parte del Governo italiano per ridurre la diffusione del virus, hanno comportato drastiche limitazioni alla libertà di tutti gli individui. Alla base del presente studio vi è l’interesse di esplorare, oltre la malattia acuta in sé, i possibili effetti a lungo termine che essa ha avuto nella popolazione, noti come “sindrome Post-Covid” o “Long-Covid”, mettendo in luce le manifestazioni neuropsicologiche e le sequele emotivo-comportamentali relate all’isolamento per infezione da Sars-CoV-2 di bambini, adolescenti e rispettivo nucleo familiare. Particolare attenzione è posta alla popolazione pediatrica, per la quale, ad oggi, sono presenti ben poche evidenze in letteratura. A tal proposito, è stato raccolto il contributo di 42 famiglie (73 genitori e 71 pazienti di età 0-18 anni), valutate nel periodo tra il 17 dicembre 2021 e il 2 settembre 2022 presso l’ambulatorio integrato di follow-up post-Covid-19 del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino (SDB) dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova. È stata somministrata un’apposita scheda di raccolta dati contestualmente ai questionari CBCL 1.5-5 e 6-18, TSCYC, TSCC, SDQ, LEITER 3 e DASS 21. I risultati ottenuti hanno permesso di confermare che l’infezione di Covid-19, unitamente al contesto di isolamento, è stata esperita come un fattore di stress quasi da parte di tutti i soggetti in età pediatrica. Si è osservata un’importante vulnerabilità da parte dei pazienti con comorbidità fisiche preesistenti. È stata evidenziata inoltre, considerando anche il ruolo delle cure in corso, una propensione da parte degli individui alla ricerca di un nuovo e graduale ri-adattamento positivo al contesto pandemico e all’infezione di Covid-19, intesa come evento di stress. Non è stata riscontrata conferma, invece, dell’impatto sulle funzioni cognitive in età evolutiva.File | Dimensione | Formato | |
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