Il presente lavoro di tesi si propone di esplorare dal punto di vista psicosociale la contaminazione da PFAS nella regione Veneto. Il lavoro di ricerca si muove dal generale al particolare. Nel primo capitolo viene discusso il paradigma di giustizia ambientale, ripercorrendone la storia e le tappe importanti e tracciandone il quadro concettuale. L’analisi continua attraverso una lente intersezionale, a sostegno dell’idea secondo la quale l’umanità non affronti in maniera uniforme le disuguaglianze ambientali, rendendo necessario considerarle all’interno di una totalità di disuguaglianze sociali, storiche, economiche, che operano all’interno del sistema. Il focus viene circoscritto poi alla dimensione spaziale delle disuguaglianze ambientali, per giungere al concetto di zone di sacrificio e di violenza lenta che si consuma al loro interno. Alla luce di ciò, il secondo capitolo presenta il contesto specifico della ricerca e la sua storia, all’interno della cornice teorica disegnata dai concetti di disastro ambientale e rischio ambientale. Ciò si rende utile ad introdurre il disegno di ricerca, che propone un’indagine sullo stress psicosociale in una zona di rischio del contesto di contaminazione catalogata come “arancione”, i cui residenti intervistati sono privati del diritto di sottoporsi a monitoraggio sanitario. Verranno in seguito riportati e discussi i risultati ottenuti, per poi giungere ad alcune considerazioni conclusive.
Giustizia ambientale, diritto di sapere e stress psicosociale: una ricerca sulla contaminazione da PFAS in Veneto
BELLUZZO, NOEMI
2022/2023
Abstract
Il presente lavoro di tesi si propone di esplorare dal punto di vista psicosociale la contaminazione da PFAS nella regione Veneto. Il lavoro di ricerca si muove dal generale al particolare. Nel primo capitolo viene discusso il paradigma di giustizia ambientale, ripercorrendone la storia e le tappe importanti e tracciandone il quadro concettuale. L’analisi continua attraverso una lente intersezionale, a sostegno dell’idea secondo la quale l’umanità non affronti in maniera uniforme le disuguaglianze ambientali, rendendo necessario considerarle all’interno di una totalità di disuguaglianze sociali, storiche, economiche, che operano all’interno del sistema. Il focus viene circoscritto poi alla dimensione spaziale delle disuguaglianze ambientali, per giungere al concetto di zone di sacrificio e di violenza lenta che si consuma al loro interno. Alla luce di ciò, il secondo capitolo presenta il contesto specifico della ricerca e la sua storia, all’interno della cornice teorica disegnata dai concetti di disastro ambientale e rischio ambientale. Ciò si rende utile ad introdurre il disegno di ricerca, che propone un’indagine sullo stress psicosociale in una zona di rischio del contesto di contaminazione catalogata come “arancione”, i cui residenti intervistati sono privati del diritto di sottoporsi a monitoraggio sanitario. Verranno in seguito riportati e discussi i risultati ottenuti, per poi giungere ad alcune considerazioni conclusive.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/46162