Nell’immaginario comune è fragile chi manifesta debolezza, caducità, inconsistenza: caratteristiche che non rimandano di certo a qualcosa di buono e vantaggioso; qui invece la fragilità diviene il punto di inizio di un percorso di rinascita, un qualcosa che se curato diviene prezioso. Infatti, leggendo in positivo il concetto di fralezza, è possibile affermare che solamente chi è delicato si riscopre bisognoso dell’altro da sé, capace di ascoltare, donare e curare: insomma, le nostre debolezze possono divenire il luogo prezioso dell’incontro con l’altro. Come scriveva il filosofo americano Ralph Waldo Emerson tutto è fragile ma la nostra forza matura proprio dalla debolezza, il nostro essere preziosi dunque deriva dal riscoprire la nostra fragilità di esseri umani e dalla capacità di trasformarla in resilienza. È quindi importante individuare tanto i punti di forza quanto le vulnerabilità, così da valorizzarle ed è proprio attorno a questo che verterà il lavoro di ricerca esposto nelle seguenti pagine. La presente tesi si struttura in quattro capitoli: i primi due sono dedicati alla ricognizione di studi precedenti utili per accompagnare il lettore verso la comprensione del cuore della ricerca stessa che è esposta negli ultimi due capitoli, dando prima spazio alla metodologia e poi ai risultati veri e propri. Nel dettaglio, la prima sezione è dedicata all’introduzione della tematica della cura nonché alla definizione della sua semantica. Parte del capitolo è riservata ad un approfondimento storico e filosofico degli approcci alla cura, viene poi presentato il legame esistente tra negligenza, cura e resilienza, mentre l’ultimo paragrafo è dedicato ad una riflessione sulle dinamiche del prendersi cura, con particolare attenzione all’ambito educativo. Il secondo capitolo è dedicato alla genitorialità e ai servizi\progetti volti al suo sostegno; in questo caso, nel primo paragrafo è presente un excursus storico sull’educazione familiare, seguito dall’esposizione del concetto di parenting; il capitolo si conclude con la presentazione del Programma P.I.P.P.I. come esempio concreto di servizio che si occupa di sostenere la genitorialità. La prima parte del terzo capitolo è dedicata alla presentazione delle metodologie utilizzate nella ricerca in educazione, mentre la seconda vede l’esposizione dei Case Studies, la metodologia principale utilizzata in questo lavoro di tesi. Il terzo capitolo si conclude con la presentazione del percorso di ricerca nonché con le questioni etiche, legali e di metodo connesse al caso di studio affrontato. Il quarto ed ultimo capitolo è invece mirato all’esposizione della ricerca qualitativa da me condotta e che ha visto come protagonisti i membri di una famiglia scelta come esempio di Best Practice del Programma P.I.P.P.I. e gli operatori che li stanno accompagnando in questo percorso. In sostanza nel capitolo finale vengono presentate le narrazioni raccolte nel corso delle interviste di esplicitazione. Dunque, nel caso di studio approfondito tra queste pagine sarà possibile comprendere come le relazioni interpersonali, l’attenzione, lo scrupolo, l’affetto e – in una parola – la cura, siano pervasivi, contagiosi e ricchi di potenziale generativo.
Fragilità Preziose. Uno studio di caso relativo alle dimensioni della cura nel programma P.I.P.P.I. – Programma di Intervento per la Prevenzione dell'Istituzionalizzazione
BONALDO, ERICA
2022/2023
Abstract
Nell’immaginario comune è fragile chi manifesta debolezza, caducità, inconsistenza: caratteristiche che non rimandano di certo a qualcosa di buono e vantaggioso; qui invece la fragilità diviene il punto di inizio di un percorso di rinascita, un qualcosa che se curato diviene prezioso. Infatti, leggendo in positivo il concetto di fralezza, è possibile affermare che solamente chi è delicato si riscopre bisognoso dell’altro da sé, capace di ascoltare, donare e curare: insomma, le nostre debolezze possono divenire il luogo prezioso dell’incontro con l’altro. Come scriveva il filosofo americano Ralph Waldo Emerson tutto è fragile ma la nostra forza matura proprio dalla debolezza, il nostro essere preziosi dunque deriva dal riscoprire la nostra fragilità di esseri umani e dalla capacità di trasformarla in resilienza. È quindi importante individuare tanto i punti di forza quanto le vulnerabilità, così da valorizzarle ed è proprio attorno a questo che verterà il lavoro di ricerca esposto nelle seguenti pagine. La presente tesi si struttura in quattro capitoli: i primi due sono dedicati alla ricognizione di studi precedenti utili per accompagnare il lettore verso la comprensione del cuore della ricerca stessa che è esposta negli ultimi due capitoli, dando prima spazio alla metodologia e poi ai risultati veri e propri. Nel dettaglio, la prima sezione è dedicata all’introduzione della tematica della cura nonché alla definizione della sua semantica. Parte del capitolo è riservata ad un approfondimento storico e filosofico degli approcci alla cura, viene poi presentato il legame esistente tra negligenza, cura e resilienza, mentre l’ultimo paragrafo è dedicato ad una riflessione sulle dinamiche del prendersi cura, con particolare attenzione all’ambito educativo. Il secondo capitolo è dedicato alla genitorialità e ai servizi\progetti volti al suo sostegno; in questo caso, nel primo paragrafo è presente un excursus storico sull’educazione familiare, seguito dall’esposizione del concetto di parenting; il capitolo si conclude con la presentazione del Programma P.I.P.P.I. come esempio concreto di servizio che si occupa di sostenere la genitorialità. La prima parte del terzo capitolo è dedicata alla presentazione delle metodologie utilizzate nella ricerca in educazione, mentre la seconda vede l’esposizione dei Case Studies, la metodologia principale utilizzata in questo lavoro di tesi. Il terzo capitolo si conclude con la presentazione del percorso di ricerca nonché con le questioni etiche, legali e di metodo connesse al caso di studio affrontato. Il quarto ed ultimo capitolo è invece mirato all’esposizione della ricerca qualitativa da me condotta e che ha visto come protagonisti i membri di una famiglia scelta come esempio di Best Practice del Programma P.I.P.P.I. e gli operatori che li stanno accompagnando in questo percorso. In sostanza nel capitolo finale vengono presentate le narrazioni raccolte nel corso delle interviste di esplicitazione. Dunque, nel caso di studio approfondito tra queste pagine sarà possibile comprendere come le relazioni interpersonali, l’attenzione, lo scrupolo, l’affetto e – in una parola – la cura, siano pervasivi, contagiosi e ricchi di potenziale generativo.File | Dimensione | Formato | |
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