Valential grammar is the main topic of this thesis. The paper aims to investigate a grammar teaching model that in practice is better than traditional for many reasons, including its ability to stimulate natural linguistic competence and, at the same time, is able to activate the reasoning in the students. In the first part of the thesis we are going to discover the theoretical explanation such as what the valential model is and which may be the decisive motivations for choosing it. Secondly, we are going to evaluate the data produced during didactic experimentations done in two First grade classes of Secondary School. The main purpose was finding out whether the experience done would work out and if the challenge of this new model would effectively be more exciting and motivating for the students. The didactic application’s project starts from the definition of Phrase and gets developed explaining the nuclear enriched Phrase. The model followed in this paper has been developed by the “Paduan study group”, that starting from Sabatini’s model and makes some adaptations based on the proposals of Vanelli and Prandi, De Santis. The method used is inductive, following the example of Lo Duca’s Esperimenti grammaticali (2004): the observation of authentic linguistic data and the guidance of well thought-out and effective questions posed by the teacher lead the learners to make “discoveries” and to participate in the construction of rules and definitions. The data obtained during the experimentations give evidence that the valential model requires solid language skills and it is not considered easier, at the beggining, than the traditional model: several difficulties were encountered, especially in the distinction between mandatory and optional elements but despite this, the results were mostly positive. The given title was, indeed, a way to keep this focus. The students were so excited and enthusiastic about the challenge, that lots of positive feedbacks had been collected, given exception of few (and totally understandable) exceptions. This proves also that this model is going to be more stimulating and motivating when the student is involved in the activity that includes both the reasoning and the graphic representation of it.

La grammatica valenziale è l’oggetto di studio di questa tesi, nata dal desiderio di approfondire un modello che nella pratica didattica risulta essere migliore rispetto a quello tradizionale per molti aspetti, tra cui la capacità di stimolare la naturale competenza linguistica degli studenti e di attivare il ragionamento. Ad una prima parte più teorica in cui vengono presentati il modello valenziale e le motivazioni che spingono ad adottarlo, segue la sperimentazione didattica di un percorso ideato per due classi prime di secondaria di primo grado, con lo scopo di capire se l’itinerario di lezioni proposto possa funzionare e se questo nuovo modello si riveli effettivamente più appassionante e motivante per gli allievi. Il progetto di applicazione didattica parte dalla definizione di frase e arriva a toccare la frase nucleare arricchita, seguendo il modello elaborato dal gruppo di studio padovano, che parte da quello di Sabatini e apporta qualche adattamento sulla base delle proposte di Vanelli e Prandi, De Santis. Il metodo utilizzato è induttivo, sull’esempio di Esperimenti grammaticali di Lo Duca (2004): l’osservazione di dati linguistici autentici e la guida di domande ben pensate ed efficaci poste dall’insegnante portano gli allievi a fare “scoperte” e a partecipare in modo attivo alla costruzione di regole e definizioni. I dati ottenuti dalla sperimentazione mostrano come il modello valenziale richieda competenze linguistiche salde e non risulti immediatamente più facile rispetto a quello tradizionale: si sono incontrate delle difficoltà soprattutto nella distinzione tra elementi obbligatori (argomenti) e facoltativi, da cui deriva il titolo della tesi, ma nonostante ciò i risultati sono stati per la maggior parte di esito positivo. Favorevoli sono stati i feedback degli studenti, che si sono dimostrati interessati e coinvolti, salvo rare (e naturali) eccezioni, a riprova di come questo modello si dimostri maggiormente stimolante e motivante, anche grazie all’uso di rappresentazioni grafiche, colori ed attività che prevedono una partecipazione attiva degli studenti.

Obbligatorio o facoltativo? Chiediamolo al verbo. Sperimentazione del modello valenziale alla secondaria di primo grado.

GNECH, MIRIAM FLORA
2021/2022

Abstract

Valential grammar is the main topic of this thesis. The paper aims to investigate a grammar teaching model that in practice is better than traditional for many reasons, including its ability to stimulate natural linguistic competence and, at the same time, is able to activate the reasoning in the students. In the first part of the thesis we are going to discover the theoretical explanation such as what the valential model is and which may be the decisive motivations for choosing it. Secondly, we are going to evaluate the data produced during didactic experimentations done in two First grade classes of Secondary School. The main purpose was finding out whether the experience done would work out and if the challenge of this new model would effectively be more exciting and motivating for the students. The didactic application’s project starts from the definition of Phrase and gets developed explaining the nuclear enriched Phrase. The model followed in this paper has been developed by the “Paduan study group”, that starting from Sabatini’s model and makes some adaptations based on the proposals of Vanelli and Prandi, De Santis. The method used is inductive, following the example of Lo Duca’s Esperimenti grammaticali (2004): the observation of authentic linguistic data and the guidance of well thought-out and effective questions posed by the teacher lead the learners to make “discoveries” and to participate in the construction of rules and definitions. The data obtained during the experimentations give evidence that the valential model requires solid language skills and it is not considered easier, at the beggining, than the traditional model: several difficulties were encountered, especially in the distinction between mandatory and optional elements but despite this, the results were mostly positive. The given title was, indeed, a way to keep this focus. The students were so excited and enthusiastic about the challenge, that lots of positive feedbacks had been collected, given exception of few (and totally understandable) exceptions. This proves also that this model is going to be more stimulating and motivating when the student is involved in the activity that includes both the reasoning and the graphic representation of it.
2021
Mandatory or optional? Let's ask the verb. Testing the valential model at the secondary school.
La grammatica valenziale è l’oggetto di studio di questa tesi, nata dal desiderio di approfondire un modello che nella pratica didattica risulta essere migliore rispetto a quello tradizionale per molti aspetti, tra cui la capacità di stimolare la naturale competenza linguistica degli studenti e di attivare il ragionamento. Ad una prima parte più teorica in cui vengono presentati il modello valenziale e le motivazioni che spingono ad adottarlo, segue la sperimentazione didattica di un percorso ideato per due classi prime di secondaria di primo grado, con lo scopo di capire se l’itinerario di lezioni proposto possa funzionare e se questo nuovo modello si riveli effettivamente più appassionante e motivante per gli allievi. Il progetto di applicazione didattica parte dalla definizione di frase e arriva a toccare la frase nucleare arricchita, seguendo il modello elaborato dal gruppo di studio padovano, che parte da quello di Sabatini e apporta qualche adattamento sulla base delle proposte di Vanelli e Prandi, De Santis. Il metodo utilizzato è induttivo, sull’esempio di Esperimenti grammaticali di Lo Duca (2004): l’osservazione di dati linguistici autentici e la guida di domande ben pensate ed efficaci poste dall’insegnante portano gli allievi a fare “scoperte” e a partecipare in modo attivo alla costruzione di regole e definizioni. I dati ottenuti dalla sperimentazione mostrano come il modello valenziale richieda competenze linguistiche salde e non risulti immediatamente più facile rispetto a quello tradizionale: si sono incontrate delle difficoltà soprattutto nella distinzione tra elementi obbligatori (argomenti) e facoltativi, da cui deriva il titolo della tesi, ma nonostante ciò i risultati sono stati per la maggior parte di esito positivo. Favorevoli sono stati i feedback degli studenti, che si sono dimostrati interessati e coinvolti, salvo rare (e naturali) eccezioni, a riprova di come questo modello si dimostri maggiormente stimolante e motivante, anche grazie all’uso di rappresentazioni grafiche, colori ed attività che prevedono una partecipazione attiva degli studenti.
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