La tesi si concentra sull’analisi dell'intersezione tra l'identità sessuale e l'appartenenza religiosa dei musulmani LGBTQIA+ in Occidente, con un particolare focus sul contesto europeo. Si esamina il lessico legato alla comunità queer, facendo una panoramica su quali sono le categorie in evoluzione e sul decisivo ruolo che il linguaggio ricopre. Partendo dalla percezione diffusa che l’islam e le identità sessuali non conformi non siano compatibili, si cerca di dimostrare che, invero, la questione è più complessa e non riducibile a una contrapposizione netta. Tramite l’analisi comparata degli studi sociologici e delle ricerche antropologiche si fa luce sulla matrice europea dell'omofobia musulmana e sulle costruzioni culturali e storiche che hanno creato l'immagine dell'islam come una religione totalizzante e antimoderna. Pur problematizzando l’applicazione dei modelli di comprensione dell’identità sessuale occidentale in altre culture, il presente lavoro si concentra nello specifico sui musulmani queer in Occidente. In particolare, per coloro che sono immigrati di prima e seconda generazione si esaminano le difficoltà che i membri di questa comunità affrontano a causa di forme di discriminazione strutturali come l’omofobia e l'islamofobia. Emerge che i musulmani queer sono strumentalizzati a fini nazionalistici e allo scopo di perpetuare dinamiche xenofobe e islamofobe. In questo senso, il pensiero del femminismo intersezionale può aiutare ad assumere una prospettiva decoloniale e ad abbattere le dicotomie culturali. L'obiettivo finale della ricerca è quello di fornire una prospettiva intersezionale sulla questione della queerness musulmana in Europa e di mettere in luce le sfide che questa comunità affronta nella costruzione della propria identità. Infatti, questo processo si inscrive in un quadro ancor più complesso che riguarda la formazione di un islam europeo, caratterizzato da politiche spaziali limitanti e tentativi di integrazione. Si evince che i musulmani queer europei hanno rapporti ambivalenti con le proprie comunità e il modo di comprendere la loro sessualità è peculiare, perché mediato da particolari fattori culturali, religiosi e familiari. Anche i più giovani, ovvero le seconde generazioni di immigrati, si trovano a negoziare continuamente, alla ricerca di un equilibrio tra gli aspetti della propria vita in cui sessualità e religiosità, che si influenzano reciprocamente, si configurano come complesse e transnazionali.

L'esperienza queer musulmana nella società europea transnazionale

RIVA, ALESSANDRA
2021/2022

Abstract

La tesi si concentra sull’analisi dell'intersezione tra l'identità sessuale e l'appartenenza religiosa dei musulmani LGBTQIA+ in Occidente, con un particolare focus sul contesto europeo. Si esamina il lessico legato alla comunità queer, facendo una panoramica su quali sono le categorie in evoluzione e sul decisivo ruolo che il linguaggio ricopre. Partendo dalla percezione diffusa che l’islam e le identità sessuali non conformi non siano compatibili, si cerca di dimostrare che, invero, la questione è più complessa e non riducibile a una contrapposizione netta. Tramite l’analisi comparata degli studi sociologici e delle ricerche antropologiche si fa luce sulla matrice europea dell'omofobia musulmana e sulle costruzioni culturali e storiche che hanno creato l'immagine dell'islam come una religione totalizzante e antimoderna. Pur problematizzando l’applicazione dei modelli di comprensione dell’identità sessuale occidentale in altre culture, il presente lavoro si concentra nello specifico sui musulmani queer in Occidente. In particolare, per coloro che sono immigrati di prima e seconda generazione si esaminano le difficoltà che i membri di questa comunità affrontano a causa di forme di discriminazione strutturali come l’omofobia e l'islamofobia. Emerge che i musulmani queer sono strumentalizzati a fini nazionalistici e allo scopo di perpetuare dinamiche xenofobe e islamofobe. In questo senso, il pensiero del femminismo intersezionale può aiutare ad assumere una prospettiva decoloniale e ad abbattere le dicotomie culturali. L'obiettivo finale della ricerca è quello di fornire una prospettiva intersezionale sulla questione della queerness musulmana in Europa e di mettere in luce le sfide che questa comunità affronta nella costruzione della propria identità. Infatti, questo processo si inscrive in un quadro ancor più complesso che riguarda la formazione di un islam europeo, caratterizzato da politiche spaziali limitanti e tentativi di integrazione. Si evince che i musulmani queer europei hanno rapporti ambivalenti con le proprie comunità e il modo di comprendere la loro sessualità è peculiare, perché mediato da particolari fattori culturali, religiosi e familiari. Anche i più giovani, ovvero le seconde generazioni di immigrati, si trovano a negoziare continuamente, alla ricerca di un equilibrio tra gli aspetti della propria vita in cui sessualità e religiosità, che si influenzano reciprocamente, si configurano come complesse e transnazionali.
2021
Muslim queer experience in transnational european society
islam
intersezionale
queer
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/46633