Il profilo di funzionamento dei bambini e adolescenti con il disturbo da deficit d’attenzione/iperattività (ADHD), oltre alla sintomatologia tipica, è spesso caratterizzato da difficoltà in ambito sociale e comportamenti più aggressivi dei coetanei senza diagnosi. Dalla letteratura si riscontra inoltre una tendenza a sopravvalutare le proprie abilità in ambito sociale. D’altra parte, però gli studiosi non sono concordi sulla natura dell’aggressività (i.e., reattiva o proattiva) di questi bambini e sono presenti pochi studi che considerano la percezione che essi hanno di sé e del loro comportamento aggressivo. La presente ricerca si pone pertanto l’obiettivo di identificare quale tipo di aggressività (reattiva o proattiva) sia prevalente in bambini con diagnosi di ADHD e di verificare la presenza di un possibile bias nell’autovalutazione del proprio comportamento. Sono stati coinvolti 22 bambini e adolescenti (11 con diagnosi di ADHD e 11 senza diagnosi) di età compresa tra gli 8 e i 16 anni, appaiati per età, genere e funzionamento cognitivo. Per indagare i costrutti di interesse sono stati proposti: (a) un test computerizzato ai bambini per rilevare il comportamento aggressivo in un contesto sociale; (b) un questionario somministrato in modo parallelo a genitori e figli per rilevare la presenza di maggiori comportamenti reattivi o proattivi. Si ipotizza che nei bambini e adolescenti ADHD sia presente una maggiore componente di aggressività reattiva e che il confronto tra il questionario somministrato in parallelo ai bambini e ai genitori evidenzi la presenza di una sovrastima delle proprie competenze nel gruppo sperimentale. Verranno discussi i risultati e le implicazioni cliniche.
Comportamenti aggressivi e percezione delle abilità in bambini con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD)
FILIPPONI, VERONICA
2022/2023
Abstract
Il profilo di funzionamento dei bambini e adolescenti con il disturbo da deficit d’attenzione/iperattività (ADHD), oltre alla sintomatologia tipica, è spesso caratterizzato da difficoltà in ambito sociale e comportamenti più aggressivi dei coetanei senza diagnosi. Dalla letteratura si riscontra inoltre una tendenza a sopravvalutare le proprie abilità in ambito sociale. D’altra parte, però gli studiosi non sono concordi sulla natura dell’aggressività (i.e., reattiva o proattiva) di questi bambini e sono presenti pochi studi che considerano la percezione che essi hanno di sé e del loro comportamento aggressivo. La presente ricerca si pone pertanto l’obiettivo di identificare quale tipo di aggressività (reattiva o proattiva) sia prevalente in bambini con diagnosi di ADHD e di verificare la presenza di un possibile bias nell’autovalutazione del proprio comportamento. Sono stati coinvolti 22 bambini e adolescenti (11 con diagnosi di ADHD e 11 senza diagnosi) di età compresa tra gli 8 e i 16 anni, appaiati per età, genere e funzionamento cognitivo. Per indagare i costrutti di interesse sono stati proposti: (a) un test computerizzato ai bambini per rilevare il comportamento aggressivo in un contesto sociale; (b) un questionario somministrato in modo parallelo a genitori e figli per rilevare la presenza di maggiori comportamenti reattivi o proattivi. Si ipotizza che nei bambini e adolescenti ADHD sia presente una maggiore componente di aggressività reattiva e che il confronto tra il questionario somministrato in parallelo ai bambini e ai genitori evidenzi la presenza di una sovrastima delle proprie competenze nel gruppo sperimentale. Verranno discussi i risultati e le implicazioni cliniche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/47717