Al centro di questo elaborato è il concetto di quiet ego, che rappresenta una “forma dell’identità che incorpora gli altri senza perdere il sé” (Wayment 2017). Più precisamente, si tratta di una costruzione del sé in cui si manifestano due orientamenti principali: all’equilibrio e alla crescita. Wayment e altri (2014) hanno proposto una scala di misurazione del quiet ego (QES) che indaga il costrutto attraverso la sua scomposizione in quattro dimensioni principali: l’identità inclusiva, la capacità di immedesimazione, la consapevolezza distaccata e la crescita. Il presente elaborato si colloca entro una cornice teorica socio costruzionista (Gergen, 2022) e suggerisce una metodologia per promuovere il quiet ego attraverso l’applicazione di protocolli di appreciative inquiry (Cooperrider et al., 2008) all’interno di un contesto scolastico. Nello specifico, si propone l’applicazione del “metodo generativo-sequenziale” (Romaioli 2022) attraverso il quale gli item del QES vengono trasformati in domande generative (unconditional positive questions) utili a co-costruire narrative finalizzate a sfidare forme di costruzione del sé più egocentrate, favorendo di conseguenza lo sviluppo delle dimensioni caratteristiche del quiet ego. Nella parte conclusiva, il testo esplora e propone alcune connessioni tra il quiet ego - che nasce nell’ambito della psicologia - e alcuni concetti affini derivati dalle scienze sociologiche e pedagogiche.

Quiet ego e costruzione sociale: consapevolezza, dialogo e creazione

BONETTO, DAVIDE
2022/2023

Abstract

Al centro di questo elaborato è il concetto di quiet ego, che rappresenta una “forma dell’identità che incorpora gli altri senza perdere il sé” (Wayment 2017). Più precisamente, si tratta di una costruzione del sé in cui si manifestano due orientamenti principali: all’equilibrio e alla crescita. Wayment e altri (2014) hanno proposto una scala di misurazione del quiet ego (QES) che indaga il costrutto attraverso la sua scomposizione in quattro dimensioni principali: l’identità inclusiva, la capacità di immedesimazione, la consapevolezza distaccata e la crescita. Il presente elaborato si colloca entro una cornice teorica socio costruzionista (Gergen, 2022) e suggerisce una metodologia per promuovere il quiet ego attraverso l’applicazione di protocolli di appreciative inquiry (Cooperrider et al., 2008) all’interno di un contesto scolastico. Nello specifico, si propone l’applicazione del “metodo generativo-sequenziale” (Romaioli 2022) attraverso il quale gli item del QES vengono trasformati in domande generative (unconditional positive questions) utili a co-costruire narrative finalizzate a sfidare forme di costruzione del sé più egocentrate, favorendo di conseguenza lo sviluppo delle dimensioni caratteristiche del quiet ego. Nella parte conclusiva, il testo esplora e propone alcune connessioni tra il quiet ego - che nasce nell’ambito della psicologia - e alcuni concetti affini derivati dalle scienze sociologiche e pedagogiche.
2022
Quiet ego and social constructionism: awareness dialogue and creation
Quiet ego
Costruzionismo
Psicologia sociale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/47918