Liberi di crescere: il Metodo Montessori e la conquista dell’autonomia dei bambini

Nel mio percorso di tesi ho deciso di approfondire la pedagogia montessoriana presente dai primi anni del ‘900 risultando una tra le figure più importanti del panorama pedagogico italiano del XX secolo, un approccio che negli ultimi anni sta suscitando interesse a molti educatori, insegnanti ma anche genitori. Dopo essermi soffermata a presentare la vita e il cambiamento rivoluzionario che Maria Montessori ha portato nella storia dando vita a grandi cambiamenti nel settore educativo, ho esposto la sua nuova visione del bambino. Attraverso l’osservazione partecipante svolta all’interno del nido integrato della Fondazione Pirani – Cremona “Girotondo” a Bassano del Grappa, sono riuscita ad approfondire il processo di autonomia nel bambino e i vari aspetti rilevanti durante la sua quotidianità. Nonostante ci siano state molte cose interessanti da scoprire, l’obiettivo principale del mio lavoro è stato quello di osservare come i bambini si muovono nell’ambiente e come, grazie a questo approccio il bambino riesca a sviluppare in varie dimensioni l’indipendenza e l’autonomia richiedendo di voler fare da solo. Ho preso in esame tre fasce d’età presenti (12, 24, 36 mesi) così da avere una possibilità di confronto approfondendo cinque dimensioni presenti nella loro routine: cura di sé e riconoscimento delle esigenze del proprio corpo; autonomia durante le attività; autonomia nel gioco libero e rapporto con gli altri; autonomia nel riordino e cura dell’ambiente e infine, l’autonomia durante il pranzo. Dopo aver osservato, considerato e raccolto le informazioni, ho provato a dare un’interpretazione attraverso uno studio mirato al metodo; comprendendo come il bambino, l’ambiente e la maestra direttrice siano le fondamenta su cui è basato e su come, grazie a questi pilastri, il bambino cresce e impara quotidianamente se si trova in un luogo preparato dove diventa il protagonista, libero di esplorare, muoversi nello spazio e soddisfare i propri bisogni senza essere soffocato dall’agire dell’adulto.