Mindfulness e pregiudizio: spiegazione della loro associazione attraverso analisi di mediazione

Lo studio si pone l'obbiettivo principale di indagare il costrutto della mindfulness. Ci si è chiesti se, a netto di altre variabili, i soggetti con livelli elevati di mindfulness riportino livelli più bassi di pregiudizio e più alti nei mediatori della relazione. Si cerca di confermare l’ipotesi presente in letteratura, secondo cui la pratica della mindfulness dovrebbe rendere l’individuo maggiormente consapevole dei propri processi mentali, capace di un ascolto attento, più flessibile e generalmente meno incline al pregiudizio. In seguito, ci si è posto il problema di quali possano essere i mediatori che intervengono in questa relazione: tra questi è stato ipotizzato che la riflessività, la curiosità, l’interrelazione possano intervenire nella relazione tra mindfulness e pregiudizio, agendo da mediatori. Si è voluto successivamente approfondire il ruolo che possono rivestire le differenze individuali, considerate centrali in letteratura per poter determinare la tendenza del singolo al pregiudizio, per fare ciò, nelle analisi è stato tenuto sotto controllo il valore della variabile mindfulness. E' stata presa in considerazione la variabile dominanza sociale