La ricerca presentata in questo lavoro di tesi è finalizzata ad indagare le associazioni tra la mindfulness e il pregiudizio degli italiani nei confronti degli immigrati e l’influenza che alcuni mediatori possono esercitare in questi processi. Inoltre, vuole comprendere se i praticanti della mindfulness, o di discipline simili, presentino livelli più bassi di pregiudizio rispetto ai non praticanti. Pertanto, i primi capitoli teorici saranno dedicati a definire ed analizzare i costrutti della mindfulness, del pregiudizio e del contatto intergruppi attraverso l’analisi dei risultati già presenti in letteratura. Più precisamente, il pregiudizio è definito come una distorsione della realtà che può avere origine sia da processi cognitivi sia da processi motivazionali e può essere ridotto attraverso il contatto intergruppi, come proposto da Allport, ma anche attraverso lo sviluppo della mindfulness. Quest’ultima è definita come una pratica durante la quale si richiede ai soggetti di prestare attenzione al momento presente e di assumere un atteggiamento non giudicante nei confronti dei propri pensieri e delle proprie emozioni. La seconda parte della tesi sarà dedicata alla presentazione della ricerca e all’analisi dei risultati. I partecipanti coinvolti sono 165 soggetti italiani ai quali è stato chiesto di compilare un questionario self-report composto da 17 scale.
Contatto intergruppi e mindfulness: associazioni con il pregiudizio nei confronti degli immigrati
MARTINI, BEATRICE
2022/2023
Abstract
La ricerca presentata in questo lavoro di tesi è finalizzata ad indagare le associazioni tra la mindfulness e il pregiudizio degli italiani nei confronti degli immigrati e l’influenza che alcuni mediatori possono esercitare in questi processi. Inoltre, vuole comprendere se i praticanti della mindfulness, o di discipline simili, presentino livelli più bassi di pregiudizio rispetto ai non praticanti. Pertanto, i primi capitoli teorici saranno dedicati a definire ed analizzare i costrutti della mindfulness, del pregiudizio e del contatto intergruppi attraverso l’analisi dei risultati già presenti in letteratura. Più precisamente, il pregiudizio è definito come una distorsione della realtà che può avere origine sia da processi cognitivi sia da processi motivazionali e può essere ridotto attraverso il contatto intergruppi, come proposto da Allport, ma anche attraverso lo sviluppo della mindfulness. Quest’ultima è definita come una pratica durante la quale si richiede ai soggetti di prestare attenzione al momento presente e di assumere un atteggiamento non giudicante nei confronti dei propri pensieri e delle proprie emozioni. La seconda parte della tesi sarà dedicata alla presentazione della ricerca e all’analisi dei risultati. I partecipanti coinvolti sono 165 soggetti italiani ai quali è stato chiesto di compilare un questionario self-report composto da 17 scale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/48201