Negli ultimi anni, nei meleti del Trentino-Alto Adige, Veneto e altre regioni italiane, si è assistito ad un aumento degli attacchi da parte di Metcalfa pruinosa. Tale aumento può essere associato ad una diminuzione del controllo esercitato dal suo parassitoide specifico Neodryinus typhlocybae. Da questo presupposto è partito il progetto di tesi sperimentale che rientra in uno studio più ampio in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach (sede centrale presso San Michele all'Adige, Italia). L’intero progetto prenderà in esame due ipotesi: 1) La diminuzione di N. typhlocybae causato dall’aumento della pressione esercitata dagli iperparassitoidi. 2) Il calo di N. typhlocybae causato da possibili effetti collaterali degli insetticidi utilizzati per il controllo di Halyomorpha halys. La nostra tesi tratterà diffusamente la prima ipotesi, sulla seconda ipotesi è in atto corso altro studio sperimentale. Nel nostro studio, iniziato nel luglio 2022, sono stati raccolti più di 3600 bozzoli di Neodryinus typhlocybae in diversi siti nella provincia di Padova e successivamente analizzati in laboratorio. Sono stati valutati la dinamica di sfarfallamento e l’influenza dei principali nemici naturali del Driinide; inoltre è stato possibile identificare, anche attraverso prove genetiche, i principali iperparassitoidi, catalogando immagini documentali delle diverse specie trovate. Tra le varie specie di iperparassitoidi, è risultato maggiormente rappresentato Pachyneuron muscarum (L.), dato questo compatibile con gli studi di settore pregressi. Il lavoro svolto ha evidenziato, così come da ipotesi sperimentale di partenza, la marcata influenza da parte degli iperparassitoidi autoctoni nel ridurre le popolazioni di Neodryinus typhlocybae, infatti dai bozzoli raccolti, solo 1/3 è risultato esente dall’interesse di nemici naturali.
Iperparassitizzazione di Neodryinus typhlocybae (Hymenoptera, Dryinidae) ad oltre trent'anni dalla sua prima introduzione in Europa
FALASCO, MARCO
2022/2023
Abstract
Negli ultimi anni, nei meleti del Trentino-Alto Adige, Veneto e altre regioni italiane, si è assistito ad un aumento degli attacchi da parte di Metcalfa pruinosa. Tale aumento può essere associato ad una diminuzione del controllo esercitato dal suo parassitoide specifico Neodryinus typhlocybae. Da questo presupposto è partito il progetto di tesi sperimentale che rientra in uno studio più ampio in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach (sede centrale presso San Michele all'Adige, Italia). L’intero progetto prenderà in esame due ipotesi: 1) La diminuzione di N. typhlocybae causato dall’aumento della pressione esercitata dagli iperparassitoidi. 2) Il calo di N. typhlocybae causato da possibili effetti collaterali degli insetticidi utilizzati per il controllo di Halyomorpha halys. La nostra tesi tratterà diffusamente la prima ipotesi, sulla seconda ipotesi è in atto corso altro studio sperimentale. Nel nostro studio, iniziato nel luglio 2022, sono stati raccolti più di 3600 bozzoli di Neodryinus typhlocybae in diversi siti nella provincia di Padova e successivamente analizzati in laboratorio. Sono stati valutati la dinamica di sfarfallamento e l’influenza dei principali nemici naturali del Driinide; inoltre è stato possibile identificare, anche attraverso prove genetiche, i principali iperparassitoidi, catalogando immagini documentali delle diverse specie trovate. Tra le varie specie di iperparassitoidi, è risultato maggiormente rappresentato Pachyneuron muscarum (L.), dato questo compatibile con gli studi di settore pregressi. Il lavoro svolto ha evidenziato, così come da ipotesi sperimentale di partenza, la marcata influenza da parte degli iperparassitoidi autoctoni nel ridurre le popolazioni di Neodryinus typhlocybae, infatti dai bozzoli raccolti, solo 1/3 è risultato esente dall’interesse di nemici naturali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/48755