L’obiettivo di questa tesi comparativa è quello di analizzare due personalità di spicco della letteratura mondiale del XX secolo: da un lato Bertolt Brecht nel panorama letterario tedesco e dall’altro la poetessa Anna Achmatova in quello russo, a partire dagli anni ‘30 del Novecento. L’epoca storica analizzata riflette da un lato le circostanze politiche e sociali di dittatura vissute da entrambi gli autori (nazionalsocialismo e stalinismo), seppure in contesti geografici diversi, rilevando dei punti di contatto, convergenza. Dall’altro lato, invece, vengono sottolineate le divergenze tra questi scrittori, esplorando come Brecht e Achmatova reagirono al totalitarismo di cui furono vittime. In che modo affrontarono l’oppressione? Quale fu la loro posizione rispetto all’esilio? L’elaborato si propone di mettere in luce la direzione che presero le vite di questi due autori sotto a regimi totalitari simili: l’emigrazione, esilio forzato nel caso di Brecht e al contrario il totale rifiuto di emigrare nel caso di Anna Achhmatova. Per rispondere alla domanda di ricerca, il lavoro prende in esame alcune opere di Brecht e Achmatova che risultano particolarmente significative in quanto testimonianza del terribile dramma del Novecento e critica contro il regime totalitario. Il Leitmotiv è rappresentato dalla riflessione sulla stretta interazione tra intellettuale e contesto storico, culturale vissuto- un rapporto inevitabilmente difficile alla luce dell’epoca travagliata trattata. Proprio da tale considerazione deriva il titolo della tesi: “Bertolt Brecht e Anna Achmatova: un’esistenza in tempi bui”. La tesi si compone di due parti. La prima parte è dedicata alla figura di Brecht, che in seguito all’ascesa del nazionalsocialismo in Germania fu costretto all’esilio, un esilio che lo portò ad un costante e lungo peregrinare attraverso vari paesi. Ciononostante, tale periodo fu particolarmente fertile da un punto di vista letterario, portandolo alla stesura non solo di notevoli opere teatrali, ma anche poesie di impegno politico, contribuendo al filone della cosiddetta letteratura dell’esilio. La seconda parte, invece, ruota attorno alla vita drammatica di Anna Achmatova, che durante l’era di Stalin si rifiutò di lasciare la patria Russia. Tale scelta la portò inevitabilmente a confrontarsi con conseguenze che ebbero forti ripercussioni sulla sua vita. La sua straordinaria forza morale e il suo impatto la resero senza dubbio voce della sofferenza russa causata dall'oppressione e la portarono per questo a esser definita “Anna di tutte le Russie”. Il metodo adottato consiste in un’analisi comparativa, che si fonda sul binomio di esilio e rifiuto dell’esilio. La tesi sottolinea gli effetti simili dei regimi del nazismo e dello stalinismo sulla produzione di Bertolt Brecht e Anna Achmatova, la questione dell’impegno e della responsabilità dell’intellettuale nella lotta contro la dittatura. Ad un’attenta analisi è possibile rintracciare un filo conduttore che lega i destini dei due scrittori: come nel caso di Brecht, anche per la poetessa Achmatova la sua vita e i suoi scritti furono prodotto e riflesso della storia del suo paese in un arco temporale ben preciso, dimostrando come anche un contesto di repressione possa portare ad una produzione, rendendo la letteratura un’arma, uno strumento potente. In conclusione, alla luce dei parallelismi e confronti tracciati tra questi due grandi autori e del loro pensiero, appare interessante esaltare il notevole valore e l’impatto che la letteratura può esercitare, riuscendo malgrado la dittatura a opporre resistenza e a smuovere le coscienze, diventando essa stessa una forma di resistenza e denuncia.

Bertolt Brecht und Anna Achmatowa: eine Existenz in finsteren Zeiten

HAROUTYUNIAN, NARE
2022/2023

Abstract

L’obiettivo di questa tesi comparativa è quello di analizzare due personalità di spicco della letteratura mondiale del XX secolo: da un lato Bertolt Brecht nel panorama letterario tedesco e dall’altro la poetessa Anna Achmatova in quello russo, a partire dagli anni ‘30 del Novecento. L’epoca storica analizzata riflette da un lato le circostanze politiche e sociali di dittatura vissute da entrambi gli autori (nazionalsocialismo e stalinismo), seppure in contesti geografici diversi, rilevando dei punti di contatto, convergenza. Dall’altro lato, invece, vengono sottolineate le divergenze tra questi scrittori, esplorando come Brecht e Achmatova reagirono al totalitarismo di cui furono vittime. In che modo affrontarono l’oppressione? Quale fu la loro posizione rispetto all’esilio? L’elaborato si propone di mettere in luce la direzione che presero le vite di questi due autori sotto a regimi totalitari simili: l’emigrazione, esilio forzato nel caso di Brecht e al contrario il totale rifiuto di emigrare nel caso di Anna Achhmatova. Per rispondere alla domanda di ricerca, il lavoro prende in esame alcune opere di Brecht e Achmatova che risultano particolarmente significative in quanto testimonianza del terribile dramma del Novecento e critica contro il regime totalitario. Il Leitmotiv è rappresentato dalla riflessione sulla stretta interazione tra intellettuale e contesto storico, culturale vissuto- un rapporto inevitabilmente difficile alla luce dell’epoca travagliata trattata. Proprio da tale considerazione deriva il titolo della tesi: “Bertolt Brecht e Anna Achmatova: un’esistenza in tempi bui”. La tesi si compone di due parti. La prima parte è dedicata alla figura di Brecht, che in seguito all’ascesa del nazionalsocialismo in Germania fu costretto all’esilio, un esilio che lo portò ad un costante e lungo peregrinare attraverso vari paesi. Ciononostante, tale periodo fu particolarmente fertile da un punto di vista letterario, portandolo alla stesura non solo di notevoli opere teatrali, ma anche poesie di impegno politico, contribuendo al filone della cosiddetta letteratura dell’esilio. La seconda parte, invece, ruota attorno alla vita drammatica di Anna Achmatova, che durante l’era di Stalin si rifiutò di lasciare la patria Russia. Tale scelta la portò inevitabilmente a confrontarsi con conseguenze che ebbero forti ripercussioni sulla sua vita. La sua straordinaria forza morale e il suo impatto la resero senza dubbio voce della sofferenza russa causata dall'oppressione e la portarono per questo a esser definita “Anna di tutte le Russie”. Il metodo adottato consiste in un’analisi comparativa, che si fonda sul binomio di esilio e rifiuto dell’esilio. La tesi sottolinea gli effetti simili dei regimi del nazismo e dello stalinismo sulla produzione di Bertolt Brecht e Anna Achmatova, la questione dell’impegno e della responsabilità dell’intellettuale nella lotta contro la dittatura. Ad un’attenta analisi è possibile rintracciare un filo conduttore che lega i destini dei due scrittori: come nel caso di Brecht, anche per la poetessa Achmatova la sua vita e i suoi scritti furono prodotto e riflesso della storia del suo paese in un arco temporale ben preciso, dimostrando come anche un contesto di repressione possa portare ad una produzione, rendendo la letteratura un’arma, uno strumento potente. In conclusione, alla luce dei parallelismi e confronti tracciati tra questi due grandi autori e del loro pensiero, appare interessante esaltare il notevole valore e l’impatto che la letteratura può esercitare, riuscendo malgrado la dittatura a opporre resistenza e a smuovere le coscienze, diventando essa stessa una forma di resistenza e denuncia.
2022
Bertolt Brecht und Anna Achmatova: an existence in dark times
Bertolt Brecht
Exilliteratur
Totalitarismus
Anna Achmatova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/49029