Tema principale e trasversale a tutta la disanima è il concetto sviluppo sostenibile. Poiché si tratta di un tema molto vasto e complesso, ho deciso di analizzarlo attraverso due prospettive, quella del filosofo economista Amartya Sen e quella della filosofa australiana Freya Mathews che ha concentrato i suoi studi nell'ambito della metafisica ecologica e del pampsichismo. Si tratta di due angolature molto diverse che, tuttavia, aiutano a illuminare le zone d’ombra che ancora persistono, rendendo più chiaro il concetto di sostenibilità. Per rispetto nei confronti della specificità dello studio dei due filosofi, non è mia intenzione cercare un punto di incontro o evidenziare eventuali sovrapposizioni tra i due pensieri, quanto dimostrare come sia possibile interpretare questo concetto mediante questi due punti di vista che, proprio grazie alla loro difformità, possono aiutare a restituirne una definizione inedita. Con ciò intendo dire che il mio obiettivo è quello di attestare le ragioni profonde che hanno portato le autorità e l’opinione pubblica a parlare di sviluppo sostenibile e al problema ad esso connesso, la crisi ambientale e, allo stesso tempo, definire le vie tracciate dai due autori in direzione di un autentico sviluppo sostenibile. Per questo, ritengo doverosa una preliminare spiegazione del termine facendo riferimento ai documenti ufficiali redatti dalle autorità internazionali preposte1. Questo chiarimento sarà poi fondamentale per comprendere in primis la critica che i due autori rivolgono al concetto di sviluppo sostenibile “mainstream”, e quindi come debba essere riformulato. Come vedremo, da una prima valutazione i due autori sembrano distanti, ma in realtà entrambe le loro analisi partono dalla rilevazione dello stesso problema: il modello antropologico sotteso, non solo alla teoria economica, ma anche al nostro modo di considerare la realtà, rende quasi impossibile far fronte al problema globale della sostenibilità. Risulterà interessante vedere e avvicinare, non solo concettualmente, il modo in cui i due filosofi sviluppano la loro analisi.
LO SVILUPPO SOSTENIBILE IN AMARTYA SEN E FREYA MATHEWS
BALDAN, FIAMMETTA
2022/2023
Abstract
Tema principale e trasversale a tutta la disanima è il concetto sviluppo sostenibile. Poiché si tratta di un tema molto vasto e complesso, ho deciso di analizzarlo attraverso due prospettive, quella del filosofo economista Amartya Sen e quella della filosofa australiana Freya Mathews che ha concentrato i suoi studi nell'ambito della metafisica ecologica e del pampsichismo. Si tratta di due angolature molto diverse che, tuttavia, aiutano a illuminare le zone d’ombra che ancora persistono, rendendo più chiaro il concetto di sostenibilità. Per rispetto nei confronti della specificità dello studio dei due filosofi, non è mia intenzione cercare un punto di incontro o evidenziare eventuali sovrapposizioni tra i due pensieri, quanto dimostrare come sia possibile interpretare questo concetto mediante questi due punti di vista che, proprio grazie alla loro difformità, possono aiutare a restituirne una definizione inedita. Con ciò intendo dire che il mio obiettivo è quello di attestare le ragioni profonde che hanno portato le autorità e l’opinione pubblica a parlare di sviluppo sostenibile e al problema ad esso connesso, la crisi ambientale e, allo stesso tempo, definire le vie tracciate dai due autori in direzione di un autentico sviluppo sostenibile. Per questo, ritengo doverosa una preliminare spiegazione del termine facendo riferimento ai documenti ufficiali redatti dalle autorità internazionali preposte1. Questo chiarimento sarà poi fondamentale per comprendere in primis la critica che i due autori rivolgono al concetto di sviluppo sostenibile “mainstream”, e quindi come debba essere riformulato. Come vedremo, da una prima valutazione i due autori sembrano distanti, ma in realtà entrambe le loro analisi partono dalla rilevazione dello stesso problema: il modello antropologico sotteso, non solo alla teoria economica, ma anche al nostro modo di considerare la realtà, rende quasi impossibile far fronte al problema globale della sostenibilità. Risulterà interessante vedere e avvicinare, non solo concettualmente, il modo in cui i due filosofi sviluppano la loro analisi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/49496