La tesi analizza il tema del benessere organizzativo, inteso come la «capacità di un’organizzazione di promuovere e di mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori in ogni tipo di occupazione». L’obiettivo è fornire un’analisi accurata di tale costrutto, mettendo in evidenza il suo carattere multidimensionale e trasversale a diverse tematiche nell’ambito del diritto del lavoro del pubblico impiego. Dopo una breve panoramica sulle origini psico-sociologiche della nozione di benessere organizzativo verrà illustrato il contesto normativo entro cui si colloca la materia, attraverso l’esposizione dei più importanti strumenti giuridici che hanno inteso promuovere il benessere all’interno delle pubbliche amministrazioni italiane. Si dedica anche uno spazio al tema della conciliazione tra vita privata e vita lavorativa, rientrando questo a pieno titolo nell’ambito del benessere organizzativo, dal momento che la promozione di una cultura organizzativa ispirata al work-life balance mira essenzialmente a garantire il benessere nonché la realizzazione personale dell’individuo nei due ambiti di vita. Ci si sofferma, a tal proposito, sul progressivo utilizzo del lavoro agile, nell’ottica di strumento utile per rispondere alle esigenze di conciliazione dei dipendenti pubblici. Infine, viene dedicato un capitolo alla descrizione del Family Audit, un progetto di certificazione istituito nel 2010 dalla Provincia autonoma di Trento ed orientato al raggiungimento di un maggior benessere per l’organizzazione che intende implementarlo. In particolare, si riporta l’esperienza concreta di certificazione intrapresa dal Comune di Rovereto, presso il quale io risiedo e dove ho svolto un breve tirocinio formativo. L’attenzione da parte delle organizzazioni nei confronti del benessere fatica ancora oggi a trovare una sua compiuta affermazione; eppure, promuovere il benessere dei dipendenti e dell’organizzazione nel suo complesso, di fatto favorisce il miglioramento delle performance, della produttività e, in definitiva, dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione organizzativa, aspetti cruciali per tutte le organizzazioni e ancora più rilevanti per gli enti pubblici che devono porsi al servizio dell’intera comunità. La cura del benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori, lungi dal ridursi ad un mero obbligo di legge, dovrebbe perciò essere considerata un’esigenza primaria, ed un valore, nella più ampia prospettiva del miglioramento della qualità complessiva del lavoro e dei servizi da erogare alla collettività.

Il benessere organizzativo nelle pubbliche amministrazioni italiane: il contesto normativo e l’esperienza del Family Audit del Comune di Rovereto

MARTINELLI, JESSICA
2022/2023

Abstract

La tesi analizza il tema del benessere organizzativo, inteso come la «capacità di un’organizzazione di promuovere e di mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori in ogni tipo di occupazione». L’obiettivo è fornire un’analisi accurata di tale costrutto, mettendo in evidenza il suo carattere multidimensionale e trasversale a diverse tematiche nell’ambito del diritto del lavoro del pubblico impiego. Dopo una breve panoramica sulle origini psico-sociologiche della nozione di benessere organizzativo verrà illustrato il contesto normativo entro cui si colloca la materia, attraverso l’esposizione dei più importanti strumenti giuridici che hanno inteso promuovere il benessere all’interno delle pubbliche amministrazioni italiane. Si dedica anche uno spazio al tema della conciliazione tra vita privata e vita lavorativa, rientrando questo a pieno titolo nell’ambito del benessere organizzativo, dal momento che la promozione di una cultura organizzativa ispirata al work-life balance mira essenzialmente a garantire il benessere nonché la realizzazione personale dell’individuo nei due ambiti di vita. Ci si sofferma, a tal proposito, sul progressivo utilizzo del lavoro agile, nell’ottica di strumento utile per rispondere alle esigenze di conciliazione dei dipendenti pubblici. Infine, viene dedicato un capitolo alla descrizione del Family Audit, un progetto di certificazione istituito nel 2010 dalla Provincia autonoma di Trento ed orientato al raggiungimento di un maggior benessere per l’organizzazione che intende implementarlo. In particolare, si riporta l’esperienza concreta di certificazione intrapresa dal Comune di Rovereto, presso il quale io risiedo e dove ho svolto un breve tirocinio formativo. L’attenzione da parte delle organizzazioni nei confronti del benessere fatica ancora oggi a trovare una sua compiuta affermazione; eppure, promuovere il benessere dei dipendenti e dell’organizzazione nel suo complesso, di fatto favorisce il miglioramento delle performance, della produttività e, in definitiva, dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione organizzativa, aspetti cruciali per tutte le organizzazioni e ancora più rilevanti per gli enti pubblici che devono porsi al servizio dell’intera comunità. La cura del benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori, lungi dal ridursi ad un mero obbligo di legge, dovrebbe perciò essere considerata un’esigenza primaria, ed un valore, nella più ampia prospettiva del miglioramento della qualità complessiva del lavoro e dei servizi da erogare alla collettività.
2022
Organisational well-being in the Italian Public Administration: the regulatory framework and the Family Audit experience of the municipality of Rovereto
Benessere
Settore pubblico
Family Audit
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/50116