L’elaborato affronta il tema dell’accesso ai documenti amministrativi in contrapposizione al diritto di riservatezza e tutela della privacy dei dati personali, con specifico riferimento al settore degli appalti pubblici. Tale binomio si configura come due facce della stessa medaglia, due diritti tutelati nel nostro ordinamento ma che molto spesso risultano in opposizione e contrasto tra loro, il cui bilanciamento risulta spesso difficoltoso. Lo scopo di tale scritto è, innanzitutto, quello di offrire una panoramica sulla legislazione vigente in materia di accesso amministrativo, partendo dall’accesso documentale disciplinato dalla legge sul procedimento amministrativo, la legge 7 Agosto 1990 n.241, e analizzando successivamente le due forme di accesso più recenti ossia l’accesso civico semplice, previsto dal D.lgs. 33/2013, e l’accesso civico generalizzato, introdotto dal D.lgs. 97/2016. Quest’ultimi due interventi legislativi hanno apportato un cambiamento radicale al rapporto tra Pubblica Amministrazione ed il cittadino, che ricopre ora un ruolo centrale e determinante per le decisioni pubbliche e per l’esercizio di un controllo diffuso dell’attività amministrativa e l’utilizzo delle risorse pubbliche grazie ad un’accessibilità totale, salvo i casi stabiliti dalla legge, ai documenti detenuti presso le amministrazioni. L’elaborato approfondisce successivamente il tema dell’accesso ai documenti nel settore degli appalti pubblici, che, anche in questo ambito, rappresenta uno strumento cardine per la realizzazione e garanzia del principio di trasparenza. La conoscibilità delle informazioni relative alle procedure di affidamento è un aspetto centrale in questa disciplina, non solo per favorire un controllo da parte del cittadino, ma anche per la prevenzione di fenomeni corruttivi, che in tale settore risultano, sfortunatamente, assai frequenti. Sono questi gli obiettivi che si è posto il nuovo Codice dei Contratti pubblici, il D.lgs. n.50/2016, prevedendo nuovi strumenti per la riduzione dei fenomeni di corruttela tra cui l’applicazione dell’accesso civico generalizzato anche in tale ambito, configurandosi come un mezzo essenziale per favorire l’evidenza pubblica.

Il rapporto conflittuale tra il diritto alla conoscenza e la tutela della riservatezza: l'accesso ai documenti nel settore degli appalti pubblici.

VERGERIO, BEATRICE
2022/2023

Abstract

L’elaborato affronta il tema dell’accesso ai documenti amministrativi in contrapposizione al diritto di riservatezza e tutela della privacy dei dati personali, con specifico riferimento al settore degli appalti pubblici. Tale binomio si configura come due facce della stessa medaglia, due diritti tutelati nel nostro ordinamento ma che molto spesso risultano in opposizione e contrasto tra loro, il cui bilanciamento risulta spesso difficoltoso. Lo scopo di tale scritto è, innanzitutto, quello di offrire una panoramica sulla legislazione vigente in materia di accesso amministrativo, partendo dall’accesso documentale disciplinato dalla legge sul procedimento amministrativo, la legge 7 Agosto 1990 n.241, e analizzando successivamente le due forme di accesso più recenti ossia l’accesso civico semplice, previsto dal D.lgs. 33/2013, e l’accesso civico generalizzato, introdotto dal D.lgs. 97/2016. Quest’ultimi due interventi legislativi hanno apportato un cambiamento radicale al rapporto tra Pubblica Amministrazione ed il cittadino, che ricopre ora un ruolo centrale e determinante per le decisioni pubbliche e per l’esercizio di un controllo diffuso dell’attività amministrativa e l’utilizzo delle risorse pubbliche grazie ad un’accessibilità totale, salvo i casi stabiliti dalla legge, ai documenti detenuti presso le amministrazioni. L’elaborato approfondisce successivamente il tema dell’accesso ai documenti nel settore degli appalti pubblici, che, anche in questo ambito, rappresenta uno strumento cardine per la realizzazione e garanzia del principio di trasparenza. La conoscibilità delle informazioni relative alle procedure di affidamento è un aspetto centrale in questa disciplina, non solo per favorire un controllo da parte del cittadino, ma anche per la prevenzione di fenomeni corruttivi, che in tale settore risultano, sfortunatamente, assai frequenti. Sono questi gli obiettivi che si è posto il nuovo Codice dei Contratti pubblici, il D.lgs. n.50/2016, prevedendo nuovi strumenti per la riduzione dei fenomeni di corruttela tra cui l’applicazione dell’accesso civico generalizzato anche in tale ambito, configurandosi come un mezzo essenziale per favorire l’evidenza pubblica.
2022
The conflicting relationship between the right of knowledge and the privacy protection: the access to documents in the public procurement sector
Appalti
riservatezza
accesso
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/50121