Background: Rheumatoid arthritis (RA) is a major rheumatic disease, affecting about 1% of the population. It is characterized by systemic inflammatory status and joint limitations. Individuals with RA may have a variety of comorbidities such as cardiovascular, pulmonary, and metabolic diseases, osteoporosis, and sarcopenia. Eccentric resistance training (ECC RET) is the most metabolically economical of the various types of contraction, and recent studies show how this increases joint ROM in the adult population through increased fascicle length. Purpose: feasibility study, which aims to investigate the effects of eccentric exercise in patients with rheumatoid arthritis (seropositive and seronegative). Specifically, it aims to shed light on the changes in joint mobility, strength, balance, and body composition of these subjects following three months of ECC RET. Methods: Nine volunteers with RA (61±14 years, 3M; 6F) underwent three months of ECC RET. Body composition, active range of motion (ROM), static balance, handgrip, maximum voluntary contraction (MVC) isometric quadriceps, time up & go test (TUGt), 30'' chair stand test (CSt) were measured before and after the training period. Results: lower limb lean mass decreased significantly (p=0.018); while MVC increased significantly (p=0.014). In handgrip test there were no significant increases. An increase in muscle quality understood as force expressed per muscle volume emerged (p=0.016). TUGt and 30''CSt show strongly significant improvements (p<0.001). All detected joint ROMs are significantly increased except at the ankle level. In static balance we observe significant improvement in both unit path (p=0.032) and center of pressure area (p=0.014). Conclusions: eccentric exercise is feasible and especially well tolerated in patients with rheumatoid arthritis, as improvement has been seen both functionally, strength, mobility, and balance. It could therefore be a viable strategy to improve active joint ROM in this population where joint deficits are the main functional limitation. There are not enough cases to have that statistical significance to say whether indeed eccentric exercise is the sole determinant in improving the parameters tested. Further studies and more considerations will therefore be needed in the future to improve the significance of these preliminary data in the context of adapted motor activity in rheumatoid arthritis.

Presupposti dello studio: l’artrite reumatoide (AR) è una delle principali patologie reumatiche, che colpisce circa l’1% della popolazione. È caratterizzata da uno status infiammatorio sistemico e da limitazioni articolari più o meno importanti. Ogni individuo affetto da (AR) può presentare svariate comorbidità come patologie cardiovascolari, polmonari, metaboliche, osteoporosi e sarcopenia. L’esercizio di forza eccentrico è il più economico in termini metabolici tra le varie tipologie di contrazione, e recenti studi dimostrano come questo vada ad aumentare il ROM articolare nella popolazione adulta attraverso l’incremento della lunghezza del fascicolo. Scopo dello studio: studio di fattibilità, che ha lo scopo di indagare gli effetti dell’esercizio eccentrico nei pazienti affetti da artrite reumatoide (sieropositiva e sieronegativa). In particolare, mira a fare chiarezza sulle variazioni di mobilità articolare, forza, equilibrio, e composizione corporea di questi soggetti, in seguito a tre mesi di esercizio di forza eccentrica. Materiali e metodi: Nove volontari affetti da AR (61±14 anni, 3M; 6F) sono stati sottoposti a tre mesi di esercizio di forza eccentrico. Sono stati misurati composizione corporea, mobilità attiva, equilibrio statico, handgrip, massima contrazione volontaria (MVC) isometrica del quadricipite, time up & go test (TUGt), 30’’ chair stand test (CSt), prima e dopo il periodo d’allenamento. Risultati: la massa magra degli arti inferiori è diminuita significativamente (p=0,018); mentre è aumenta significativamente MVC (p=0,014). Nell’handgrip non ci sono stati incrementi significativi. Emerge un drastico aumento della qualità muscolare intesa come la forza espressa per volume muscolare (p=0,016). TUGt e 30’’CSt mostrano miglioramenti fortemente significative (p<0,001). Tutti ROM articolari rilevati sono aumentati in maniera significativa, tranne a livello della caviglia. Nell’equilibrio statico osserviamo un miglioramento significativo sia dello unit path (p=0,032) sia dell’area del centro di pressione (p=0,014). Conclusioni: l’esercizio eccentrico è fattibile e soprattutto ben tollerabile nei pazienti affetti da artrite reumatoide, in quanto il miglioramento si è visto sia dal punto di vista funzionale, della forza, della mobilità, e dell’equilibrio. Potrebbe quindi essere una valida strategia per migliorare il ROM articolare attivo in questa popolazione in cui i deficit articolari rappresentano la principale limitazione funzionale. I casi non sono così tanti da avere quella rilevanza statistica per dire se effettivamente l’esercizio eccentrico sia l’unico determinante nel miglioramento dei parametri testati. Saranno quindi necessari ulteriori studi e più considerazioni da fare in futuro per migliorare la significatività di questi dati preliminari nell’ambito dell’attività motoria adattata all’artrite reumatoide.

A.R.T.E.: Artrite Reumatoide & Training Eccentrico

RIGHETTO, ANGELO
2022/2023

Abstract

Background: Rheumatoid arthritis (RA) is a major rheumatic disease, affecting about 1% of the population. It is characterized by systemic inflammatory status and joint limitations. Individuals with RA may have a variety of comorbidities such as cardiovascular, pulmonary, and metabolic diseases, osteoporosis, and sarcopenia. Eccentric resistance training (ECC RET) is the most metabolically economical of the various types of contraction, and recent studies show how this increases joint ROM in the adult population through increased fascicle length. Purpose: feasibility study, which aims to investigate the effects of eccentric exercise in patients with rheumatoid arthritis (seropositive and seronegative). Specifically, it aims to shed light on the changes in joint mobility, strength, balance, and body composition of these subjects following three months of ECC RET. Methods: Nine volunteers with RA (61±14 years, 3M; 6F) underwent three months of ECC RET. Body composition, active range of motion (ROM), static balance, handgrip, maximum voluntary contraction (MVC) isometric quadriceps, time up & go test (TUGt), 30'' chair stand test (CSt) were measured before and after the training period. Results: lower limb lean mass decreased significantly (p=0.018); while MVC increased significantly (p=0.014). In handgrip test there were no significant increases. An increase in muscle quality understood as force expressed per muscle volume emerged (p=0.016). TUGt and 30''CSt show strongly significant improvements (p<0.001). All detected joint ROMs are significantly increased except at the ankle level. In static balance we observe significant improvement in both unit path (p=0.032) and center of pressure area (p=0.014). Conclusions: eccentric exercise is feasible and especially well tolerated in patients with rheumatoid arthritis, as improvement has been seen both functionally, strength, mobility, and balance. It could therefore be a viable strategy to improve active joint ROM in this population where joint deficits are the main functional limitation. There are not enough cases to have that statistical significance to say whether indeed eccentric exercise is the sole determinant in improving the parameters tested. Further studies and more considerations will therefore be needed in the future to improve the significance of these preliminary data in the context of adapted motor activity in rheumatoid arthritis.
2022
R.A.E.T.: Rheumatoid Arthritis & Eccentric Training
Presupposti dello studio: l’artrite reumatoide (AR) è una delle principali patologie reumatiche, che colpisce circa l’1% della popolazione. È caratterizzata da uno status infiammatorio sistemico e da limitazioni articolari più o meno importanti. Ogni individuo affetto da (AR) può presentare svariate comorbidità come patologie cardiovascolari, polmonari, metaboliche, osteoporosi e sarcopenia. L’esercizio di forza eccentrico è il più economico in termini metabolici tra le varie tipologie di contrazione, e recenti studi dimostrano come questo vada ad aumentare il ROM articolare nella popolazione adulta attraverso l’incremento della lunghezza del fascicolo. Scopo dello studio: studio di fattibilità, che ha lo scopo di indagare gli effetti dell’esercizio eccentrico nei pazienti affetti da artrite reumatoide (sieropositiva e sieronegativa). In particolare, mira a fare chiarezza sulle variazioni di mobilità articolare, forza, equilibrio, e composizione corporea di questi soggetti, in seguito a tre mesi di esercizio di forza eccentrica. Materiali e metodi: Nove volontari affetti da AR (61±14 anni, 3M; 6F) sono stati sottoposti a tre mesi di esercizio di forza eccentrico. Sono stati misurati composizione corporea, mobilità attiva, equilibrio statico, handgrip, massima contrazione volontaria (MVC) isometrica del quadricipite, time up & go test (TUGt), 30’’ chair stand test (CSt), prima e dopo il periodo d’allenamento. Risultati: la massa magra degli arti inferiori è diminuita significativamente (p=0,018); mentre è aumenta significativamente MVC (p=0,014). Nell’handgrip non ci sono stati incrementi significativi. Emerge un drastico aumento della qualità muscolare intesa come la forza espressa per volume muscolare (p=0,016). TUGt e 30’’CSt mostrano miglioramenti fortemente significative (p<0,001). Tutti ROM articolari rilevati sono aumentati in maniera significativa, tranne a livello della caviglia. Nell’equilibrio statico osserviamo un miglioramento significativo sia dello unit path (p=0,032) sia dell’area del centro di pressione (p=0,014). Conclusioni: l’esercizio eccentrico è fattibile e soprattutto ben tollerabile nei pazienti affetti da artrite reumatoide, in quanto il miglioramento si è visto sia dal punto di vista funzionale, della forza, della mobilità, e dell’equilibrio. Potrebbe quindi essere una valida strategia per migliorare il ROM articolare attivo in questa popolazione in cui i deficit articolari rappresentano la principale limitazione funzionale. I casi non sono così tanti da avere quella rilevanza statistica per dire se effettivamente l’esercizio eccentrico sia l’unico determinante nel miglioramento dei parametri testati. Saranno quindi necessari ulteriori studi e più considerazioni da fare in futuro per migliorare la significatività di questi dati preliminari nell’ambito dell’attività motoria adattata all’artrite reumatoide.
Resistance Training
Eccentric training
Rheumatoid arthritis
Mobility
Strength
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/50345