L’infertilità, definita come incapacità di concepire dopo un anno di rapporti sessuali non protetti, colpisce circa il 10%-15% delle coppie in età riproduttiva, ed è attribuibile a un fattore maschile in circa il 50% dei casi. Alla presentazione clinica, tali maschi sono comunemente sottoposti a pratiche andrologiche diagnostiche convenzionali che si basano su criteri descrittivi per definire la loro fertilità in base al numero di spermatozoi morfologicamente normali e mobili all'interno del loro eiaculato, tuttavia sembra che una delle maggiori anomalie responsabile di mancato concepimento risiede nell'incapacità degli spermatozoi di riconoscere e legarsi alla zona pellucida (ZP), un protettivo strato di glicoproteina che circonda l'ovocita. Nonostante l'importanza dell'adesione spermatozoo-ZP nell’ eziologia dell'infertilità maschile, la base molecolare di questo processo non è ancora ben nota ed è ancora argomento di studio nel campo della medicina della riproduzione. Un meccanismo interessante che sta alla base del processo di fecondazione è rappresentato dal complesso molecolare proteico HSPA2/SPAM1/ARSA dove la heat shock protein A2; HSPA2, orchestra l’esposizione della ialuronidasi SPAM1 e della arisulfatasi ARSA implicate nell’adesione e nel legame spermatozoo-uovo. L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare tramite tecniche di immunofluorescenza e citofluorimetria tale complesso molecolare, per valutare eventuali differenze nella popolazione, con particolare accezione per i pazienti affetti da infertilità idiopatica, al fine di valutare nuovi possibili biomarker di qualità spermatica.

Analisi di HSPA2/SPAM1 ARSA come possibili biomarker di qualità spermatica

DE STEFANI, GIORGIA
2022/2023

Abstract

L’infertilità, definita come incapacità di concepire dopo un anno di rapporti sessuali non protetti, colpisce circa il 10%-15% delle coppie in età riproduttiva, ed è attribuibile a un fattore maschile in circa il 50% dei casi. Alla presentazione clinica, tali maschi sono comunemente sottoposti a pratiche andrologiche diagnostiche convenzionali che si basano su criteri descrittivi per definire la loro fertilità in base al numero di spermatozoi morfologicamente normali e mobili all'interno del loro eiaculato, tuttavia sembra che una delle maggiori anomalie responsabile di mancato concepimento risiede nell'incapacità degli spermatozoi di riconoscere e legarsi alla zona pellucida (ZP), un protettivo strato di glicoproteina che circonda l'ovocita. Nonostante l'importanza dell'adesione spermatozoo-ZP nell’ eziologia dell'infertilità maschile, la base molecolare di questo processo non è ancora ben nota ed è ancora argomento di studio nel campo della medicina della riproduzione. Un meccanismo interessante che sta alla base del processo di fecondazione è rappresentato dal complesso molecolare proteico HSPA2/SPAM1/ARSA dove la heat shock protein A2; HSPA2, orchestra l’esposizione della ialuronidasi SPAM1 e della arisulfatasi ARSA implicate nell’adesione e nel legame spermatozoo-uovo. L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare tramite tecniche di immunofluorescenza e citofluorimetria tale complesso molecolare, per valutare eventuali differenze nella popolazione, con particolare accezione per i pazienti affetti da infertilità idiopatica, al fine di valutare nuovi possibili biomarker di qualità spermatica.
2022
Analysis of HSPA2/ SPAM1 ARSA as possible biomarker of sperm quality
Infertilità
citofluorimetria
fertilizzazione
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