La gestione sostenibile del verde di un campo da golf: l'esempio del Golf Club Colli Berici

This thesis analyses the maintenance operations that are typically carried out at a golf course, taking as a case study the Colli Berici Golf Club, located in the province of Vicenza (Italy), and verifies its sustainability in terms of carbon offsetting. With regard to the quantities of CO2 sequestered, only tree vegetation was considered. In particular, a census of isolated trees was carried out, which showed a predominance of individuals belonging to the genus Quercus and the species O. carpinifolia, C. sativa and R. pseudoacacia, while the rest of the tree vegetation was estimated on approximately 17 hectares of forest, in which the forest categories present were "orno-ostrieto and ostrio-querceto" and "chestnut and oak forests". The data resulting from these activities allowed the i-Tree Eco model to be applied. The results showed a sequestration of 341.65 tonnes/year of carbon dioxide, of which 341.65 quintals/year was sequestered by vegetation in forest areas, mainly by O. carpinifolia and C. sativa. These results were compared with the amount of carbon dioxide emitted in carrying out the green management practices. After analysing the machines used and their fuel consumption, the carbon dioxide emitted was calculated to be 19895.7 kg/year. In particular, cutting operations are responsible for almost 80% of the total emissions. Also of interest is the 4.9% of emissions related to bunker management. Roughs and fairways are the areas that contribute the most to emissions. There is also a high figure for greens and collars as they are affected not only by grass cutting but also by all turf renewal operations. The balance thus shows a surplus of 321754.3 kg/year with respect to emissions. Despite these results, the Golf Club could further improve sustainability from an emissions point of view by introducing the use of operating machines equipped with electric motors, which are also quieter and better performing for turf quality.

La tesi analizza le operazioni di manutenzione che tipicamente vengono eseguite in un campo da golf prendendo come caso studio il Golf Club Colli Berici, sito in provincia di Vicenza (Italia), e ne verifica la sostenibilità in termini di compensazione dell’anidride carbonica. Per quanto riguarda i quantitativi di CO2 sequestrati, si è considerata la sola vegetazione arborea. In particolare, è stato eseguito il censimento degli alberi isolati che ha evidenziato una predominanza di individui appartenenti al genere Quercus ed alle specie O. carpinifolia, C. sativa e R. pseudoacacia, mentre è stata eseguita la stima del resto della vegetazione arborea su circa 17 ettari di bosco, in cui le categorie forestali presenti sono risultate essere “orno-ostrieti e ostrio-querceti” e “castagneti e rovereti”. I dati scaturiti da queste attività hanno consentito di applicare il modello i-Tree Eco. I risultati hanno evidenziato un sequestro di 341,65 tonnellate/anno di anidride carbonica, di cui 341,65 quintali/anno ad opera della vegetazione nelle zone a bosco, soprattutto da parte di O. carpinifolia e C. sativa. Questi risultati sono stati confrontati con la quantità di anidride carbonica emessa nell'eseguire le pratiche di gestione del verde. Dopo aver analizzato le macchine utilizzate e i relativi consumi in termini di carburanti, si è potuta calcolare l’anidride carbonica emessa che è risultata essere pari a 19895,7 kg/anno. In particolare, le operazioni di taglio sono responsabili di quasi l’80% delle emissioni totali. Interessante è anche il 4,9% delle emissioni legato alla gestione dei bunker. I roughs e i fairways sono le aree che maggiormente contribuiscono alle emissioni. Si riscontra un dato elevato anche per greens e collars in quanto interessati, oltre che dal taglio dell’erba, da tutte le operazioni di rinnovo del tappeto erboso. Il bilancio mostra quindi un surplus di 321754,3 kg/anno rispetto alle emissioni. Nonostante questi risultati, il Golf Club potrebbe ulteriormente migliorare la sostenibilità dal punto di vista delle emissioni introducendo l'uso di macchine operatrici equipaggiate con motori elettrici, che risultano anche più silenziosi e più performanti per la qualità del tappeto erboso.