La variabilità della frequenza cardiaca nella preparazione di pro e anti-saccadi

La variabilità cardiaca (HRV) rappresenta il cambiamento dell'intervallo di tempo tra battiti cardiaci successivi e fornisce un indice del funzionamento del sistema nervoso parasimpatico. Un’elevata HRV suggerisce una buona adattabilità all’ambiente ed un maggiore funzionamento cognitivo globale. In questo studio esplorativo abbiamo co-registrato l'attività cardiaca ed i movimenti oculari, investigando il comportamento dell’heart rate variability in relazione al carico cognitivo elicitato dal compito pro-/anti-saccade. Il paradigma scelto è caratterizzato da due condizioni, una a basso carico cognitivo in cui è richiesto ai partecipanti di compiere un movimento oculare verso la direzione dello stimolo bersaglio (prosaccade), ed una ad alto carico cognitivo in cui il soggetto deve effettuare una saccade nella direzione opposta rispetto a quella dello stimolo target (antisaccade). Questo compito è ampiamente utilizzato nella ricerca cognitiva e neuroscientifica per valutare i processi di controllo, inibizione e flessibilità cognitiva. I risultati dello studio hanno evidenziato una differenza statisticamente significativa nei tempi di reazione e nell’accuratezza tra le condizioni pro ed anti-saccade, con errori e tempi di reazione significativamente ridotti nella condizione a basso carico cognitivo (prosaccade). Questi dati confermano i risultati presenti nella letteratura di riferimento. Tuttavia, in contrasto con le ipotesi basate su precedenti studi, l'HRV calcolata tramite l'indice RMSSD non ha mostrato differenze statisticamente significative tra le due condizioni. Questo risultato potrebbe suggerire che la variabilità cardiaca non risponde in modo significativo alle variazioni del carico cognitivo relativo al compito pro-/anti-saccade, sottolineando la complessità dell'interazione tra il sistema nervoso autonomo, i movimenti oculari e le funzioni cognitive.