Introduzione: Lo stigma dell’HIV e AIDS e la conseguente paura di essere identificati come sieropositivi possono compromettere l’efficacia dei programmi minando la diagnosi precoce e l’inizio del trattamento antiretrovirale. Rivelare il proprio stato sierologico è difficile per le persone con patologie croniche invisibili. In assenza di chiari sintomi, condizioni invisibili influenzano la vita delle persone in modo esponenziale. In questo studio qualitativo condotto in Italia, l’obiettivo è stato quello di esplorare le sfide che le persone sieropositive incontrano nella loro vita quotidiana, cercando di comprendere le percezioni che hanno di sé e dell’ambiente sociale e sanitario di riferimento. Metodo: Interviste semi-strutturate individuali sono state condotte in modalità telematica con 6 persone sieropositive italiane. I partecipanti sono stati reclutati attraverso la LILA (Lega italiana per la lotta contro l’AIDS). I dati sono stati analizzati utilizzando un’analisi tematica attraverso la metodologia di Braun e Clarke. Risultati: Sono state identificate tre tematiche principali: scoperta della sieropositività, sfaccettature dello stigma e interventi possibili. In primo luogo, i risultati evidenziano che la maggior parte dei partecipanti vengono a conoscenza del quadro sierologico quando i loro partner risultano essere sieropositivi, quando vengono sottoposti a test per altre ragioni cliniche o quando la loro salute peggiora progressivamente. In secondo luogo, a seguito della diagnosi, la quasi totalità non ha riscontrato grosse problematiche in ambito familiare e sentimentale, mentre le discriminazioni maggiori avvenivano da parte degli operatori sanitari. In ambito lavorativo, nessuno di loro ha ritenuto necessario rivelare il proprio stato sierologico in quanto non necessario per l’espletamento delle mansioni richieste. Infine, la mancanza di conoscenza dell’Hiv e Aids, la paura di contrarre l’infezione, gli stereotipi esistenti agiscono come facilitatori di stigma e discriminazione determinando la necessità di un intervento maggiore da parte delle istituzioni, delle persone “influenti” e del contesto scolastico che si occupa di formare e istruire le nuove generazioni. Conclusioni: Affrontare lo stigma e la discriminazione è fondamentale per un’efficace risposta all’Hiv e AIDS. È necessario agire attraverso interventi efficaci a livello individuale, comunitario e sociale, al fine di incorporare strategicamente la riduzione dello stigma e della discriminazione nei programmi nazionali sull’HIV e AIDS.

Lo stigma dell’HIV e AIDS tra invisibilità e immobilismo

MAUGERI, GIORGIO
2022/2023

Abstract

Introduzione: Lo stigma dell’HIV e AIDS e la conseguente paura di essere identificati come sieropositivi possono compromettere l’efficacia dei programmi minando la diagnosi precoce e l’inizio del trattamento antiretrovirale. Rivelare il proprio stato sierologico è difficile per le persone con patologie croniche invisibili. In assenza di chiari sintomi, condizioni invisibili influenzano la vita delle persone in modo esponenziale. In questo studio qualitativo condotto in Italia, l’obiettivo è stato quello di esplorare le sfide che le persone sieropositive incontrano nella loro vita quotidiana, cercando di comprendere le percezioni che hanno di sé e dell’ambiente sociale e sanitario di riferimento. Metodo: Interviste semi-strutturate individuali sono state condotte in modalità telematica con 6 persone sieropositive italiane. I partecipanti sono stati reclutati attraverso la LILA (Lega italiana per la lotta contro l’AIDS). I dati sono stati analizzati utilizzando un’analisi tematica attraverso la metodologia di Braun e Clarke. Risultati: Sono state identificate tre tematiche principali: scoperta della sieropositività, sfaccettature dello stigma e interventi possibili. In primo luogo, i risultati evidenziano che la maggior parte dei partecipanti vengono a conoscenza del quadro sierologico quando i loro partner risultano essere sieropositivi, quando vengono sottoposti a test per altre ragioni cliniche o quando la loro salute peggiora progressivamente. In secondo luogo, a seguito della diagnosi, la quasi totalità non ha riscontrato grosse problematiche in ambito familiare e sentimentale, mentre le discriminazioni maggiori avvenivano da parte degli operatori sanitari. In ambito lavorativo, nessuno di loro ha ritenuto necessario rivelare il proprio stato sierologico in quanto non necessario per l’espletamento delle mansioni richieste. Infine, la mancanza di conoscenza dell’Hiv e Aids, la paura di contrarre l’infezione, gli stereotipi esistenti agiscono come facilitatori di stigma e discriminazione determinando la necessità di un intervento maggiore da parte delle istituzioni, delle persone “influenti” e del contesto scolastico che si occupa di formare e istruire le nuove generazioni. Conclusioni: Affrontare lo stigma e la discriminazione è fondamentale per un’efficace risposta all’Hiv e AIDS. È necessario agire attraverso interventi efficaci a livello individuale, comunitario e sociale, al fine di incorporare strategicamente la riduzione dello stigma e della discriminazione nei programmi nazionali sull’HIV e AIDS.
2022
The stigma of HIV and AIDS among invisibility and immobility
HIV Stigma
discriminazione
integrazione sociale
lavoratori hiv/aids
categorie a rischio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/54205