L’autoreferenzialità, anche detta “self-reference effect” (SRE) è un fenomeno di recente interesse nell’ambito della psicologia cognitiva. Esso evidenzia come le persone ricordano meglio e diano maggiore priorità a stimoli associati a loro stesse piuttosto che ad altre. Questo fenomeno viene spesso studiato in relazione alla cognizione umana e alle performance in compiti cognitivi. Nella presente ricerca ci siamo posti l’obiettivo di esplorare come il SRE possa modulare il controllo cognitivo, reattivo e proattivo, che consente di mantenere in memoria informazioni rilevanti per il compito in corso e di adoperare aggiustamenti in funzione di richieste nuove, durante lo stesso. In particolare, lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare se il controllo cognitivo potesse essere influenzato dalla presentazione di stimoli irrilevanti associati al sé. Per stabilire ciò, abbiamo condotto due esperimenti, utilizzando il paradigma AX-CPT con stimoli irrilevanti (tazze e bottiglia neutra). In entrambi gli esperimenti, prima di iniziare il compito, è stato chiesto ai partecipanti di immaginare di ricevere in regalo una tazza e di scegliere tra due opzioni. Quella scartata è stata associata al computer. In seguito, durante il compito, i partecipanti del primo esperimento, hanno visualizzato gli stessi stimoli come prime (posti prima della sequenza di lettere cue- probe). Coloro i quali hanno partecipato al secondo, invece, hanno visualizzato gli stimoli come distrattori (posti tra il cue e la probe). In linea con la letteratura, abbiamo ipotizzato che, nel primo esperimento, la tazza-prime associata al partecipante avrebbe apportato dei benefici sul controllo proattivo (maggiori errori e maggior tempo di reazione durante la prova AY). Differentemente, nel secondo, abbiamo supposto che lo stesso effetto sarebbe emerso nel caso della tazza-distrattore, associata al computer. Abbiamo anche supposto che, i distrattori, in quanto tali, avrebbero prodotto un effetto sul mantenimento durante la prova BX (minor tempo di reazione e minor numero di errori), da valutare se in presenza della tazza del computer o del partecipante. I risultati hanno confermato le suddette ipotesi. Tuttavia, lo studio non è esente da limitazioni, che dovrebbero essere prese in considerazione da studi futuri per indagare ulteriormente l’influenza che l’autoreferenzialità può avere sul controllo cognitivo. Il presente elaborato si compone di 5 capitoli. Nel primo capitolo ci si concentrerà sull’analisi teorica del costrutto del SRE e dei suoi effetti sulla cognizione. Nel secondo verrà fornita una spiegazione teorica relativa al sistema di ricompensa e alla sua relazione con il sé. Nel terzo si parlerà del controllo cognitivo reattivo e proattivo e del ruolo delle emozioni. Il penultimo capitolo sarà dedicato integralmente alla suddetta ricerca ed infine l’ultimo sarà una conclusione dell’intero elaborato.

Sé e cognizione: elaborazione autoreferenziale e modulazione del controllo cognitivo reattivo e proattivo

SASSANELLI, TIZIANA
2022/2023

Abstract

L’autoreferenzialità, anche detta “self-reference effect” (SRE) è un fenomeno di recente interesse nell’ambito della psicologia cognitiva. Esso evidenzia come le persone ricordano meglio e diano maggiore priorità a stimoli associati a loro stesse piuttosto che ad altre. Questo fenomeno viene spesso studiato in relazione alla cognizione umana e alle performance in compiti cognitivi. Nella presente ricerca ci siamo posti l’obiettivo di esplorare come il SRE possa modulare il controllo cognitivo, reattivo e proattivo, che consente di mantenere in memoria informazioni rilevanti per il compito in corso e di adoperare aggiustamenti in funzione di richieste nuove, durante lo stesso. In particolare, lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare se il controllo cognitivo potesse essere influenzato dalla presentazione di stimoli irrilevanti associati al sé. Per stabilire ciò, abbiamo condotto due esperimenti, utilizzando il paradigma AX-CPT con stimoli irrilevanti (tazze e bottiglia neutra). In entrambi gli esperimenti, prima di iniziare il compito, è stato chiesto ai partecipanti di immaginare di ricevere in regalo una tazza e di scegliere tra due opzioni. Quella scartata è stata associata al computer. In seguito, durante il compito, i partecipanti del primo esperimento, hanno visualizzato gli stessi stimoli come prime (posti prima della sequenza di lettere cue- probe). Coloro i quali hanno partecipato al secondo, invece, hanno visualizzato gli stimoli come distrattori (posti tra il cue e la probe). In linea con la letteratura, abbiamo ipotizzato che, nel primo esperimento, la tazza-prime associata al partecipante avrebbe apportato dei benefici sul controllo proattivo (maggiori errori e maggior tempo di reazione durante la prova AY). Differentemente, nel secondo, abbiamo supposto che lo stesso effetto sarebbe emerso nel caso della tazza-distrattore, associata al computer. Abbiamo anche supposto che, i distrattori, in quanto tali, avrebbero prodotto un effetto sul mantenimento durante la prova BX (minor tempo di reazione e minor numero di errori), da valutare se in presenza della tazza del computer o del partecipante. I risultati hanno confermato le suddette ipotesi. Tuttavia, lo studio non è esente da limitazioni, che dovrebbero essere prese in considerazione da studi futuri per indagare ulteriormente l’influenza che l’autoreferenzialità può avere sul controllo cognitivo. Il presente elaborato si compone di 5 capitoli. Nel primo capitolo ci si concentrerà sull’analisi teorica del costrutto del SRE e dei suoi effetti sulla cognizione. Nel secondo verrà fornita una spiegazione teorica relativa al sistema di ricompensa e alla sua relazione con il sé. Nel terzo si parlerà del controllo cognitivo reattivo e proattivo e del ruolo delle emozioni. Il penultimo capitolo sarà dedicato integralmente alla suddetta ricerca ed infine l’ultimo sarà una conclusione dell’intero elaborato.
2022
Self and cognition: self-referential processing and modulation of reactive and proactive cognitive control
Self
Controllo cognitivo
Controllo reattivo
Controllo proattivo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/54221