L'Armoriale Cittadella - Araldica del Seicento Padovano. Uno studio filologico, storico e documentario sulla 'inedita' «Descrittione di Padoa» di Andrea Cittadella (1605)

In the field of historical studies, heraldry is often defined as an 'auxiliary science', useful for obtaining historical data of interest. This is the case with regard to the dawn of paduan seventeenth century, thanks to the 'Descrittione di Padoa', a manuscript work composed by Andrea Cittadella in 1605, which unites, codifies and reworks geographical, historical, prosopographical and, indeed, heraldic data. It remained unpublished until 1993, when it was printed, in a transcription that was as useful as it was incorrect, and therefore in need of a modern edition. The purpose of the present study is not to satisfy this demand, but, divided into three sections, it starts from a philological analysis of the manuscripts: from the conception of the work to its final realisation, passing through the various editorial states. Secondly, it investigates the very structuring of the text in its various phases, which witness the gradually more complete organisation of the exposition of the city and territory, including the description of churches, villas, guilds, religious congregations and family units. It is precisely from this last, varied and conspicuous testimony that the third part of the work begins, focusing on aspects such as provenance and presence in the territory, possessions and coats of arms that testify to the identity of the families, with the distinction of the various branches. Thus, starting from a general examination of the family arms described by Cittadella, this study acts as a means of reconstructing, with a philological method, the composition of the resulting armorial; as well as analysing, describing and understanding the practice of blazoning in 17th century Padua. The conclusions report interesting evidence regarding the technique used to describe the coats of arms, the vocabulary used, the attribution of offices, titles or distinctions in the heraldic composition, such as to allow, thanks to the blazon alone, the recovery of historical information of no secondary importance for understanding the work itself, but also useful for historical-prosopographical research on the early 17th century in Veneto.

Nell’ambito degli studi storici l’araldica è spesso definita come ‘scienza ausiliaria’, utile per ricavare dati storici di interesse. Così è per quanto riguarda gli albori del Seicento padovano, grazie alla ‘Descrittione di Padoa’, un’opera manoscritta composta da Andrea Cittadella nel 1605, che unisce, codifica e rielabora dati geografici, storici, prosopografici e, appunto, araldici. Essa rimase inedita fino al 1993, quando venne data alle stampe, in una trascrizione tanto utile, quanto scorretta, perciò bisognosa di un’edizione moderna. Il presente studio non pretende di soddisfare tale richiesta, ma, articolandosi in tre sezioni, muove da un’analisi filologica dei manoscritti: dal concepimento dell’opera alla sua realizzazione finale, passando attraverso i vari stati redazionali. In secondo luogo, si indaga la strutturazione stessa del testo nelle diverse fasi, che vedono l’organizzazione, via via più completa, dell’esposizione di città e territorio, comprendente la descrizione di chiese, ville, corporazioni, congregazioni religiose e nuclei familiari. È proprio a partire da quest’ultima, variegata e cospicua, testimonianza che prende avvio la terza parte del lavoro, ponendo l’attenzione su aspetti quali la provenienza e presenza sul territorio, i possedimenti e gli stemmi che testimoniano l’identità delle famiglie, con la distinzione dei diversi rami. Così, a partire da una generale disamina delle armi familiari descritte dal Cittadella, questo studio si pone come strumento per ricostruire, con metodo filologico, la composizione dell’armoriale che ne scaturisce; nonché analizzare, descrivere e comprendere la pratica del blasone nel XVII secolo a Padova. Le conclusioni riportano ad evidenze interessanti riguardo la tecnica di descrizione degli stemmi, il lessico utilizzato, l’attribuzione di cariche, titoli o distinzioni nella composizione araldica, tali da consentire, grazie al solo blasone, il recupero di informazioni storiche di non secondaria rilevanza ai fini della comprensione dell’opera stessa, ma utili, anche, per ricerca storico-prosopografica del primo Seicento Veneto.