Funzioni esecutive ed olfatto: uno studio in pazienti con malattia di Parkinson

Parkinson's disease (PD) is a multisystem neurodegenerative disease with motor (bradykinesia, rigors, tremors) and non-motor (neuropsychiatric, sleep, gastrointestinal function, cognition, and sensory system disorders) manifestations. This pathology is determined by the deterioration of the nigro-striatal neurons responsible for the production of dopamine in the brain, which leads to a degeneration of subcortical structures known as basal ganglia. In addition to being responsible for controlling muscle tone and the correct execution of movements, they have been implicated in the supervision of executive functions. PD is characterized by the progressive onset of deficits in executive functions, specifically in the domains of: divided attention, set-shifting, problem solving, impulse inhibition, Working-Memory (WM) and cognitive flexibility. Scientific evidence also reports olfactory dysfunction as a prodrome of the disease, one of the first manifestations of PD, which appears many years before the motor signs. Furthermore, recent research has observed that subcortical structures are involved in impulse control, in fact in patients with Parkinson's disease there is often a partial overlap between executive dysfunction and deficits in the inhibitory control of behavioral responses. The objectives of my thesis work are three: to confirm the presence of a positive linear correlation such that as the sense of smell worsens, there is a greater executive impairment in patients diagnosed with PD; evaluate the subjective olfactory ability, correlating this index with the cognitive performance of executive functions in patients with PD; and finally to investigate the presence of a relationship between dysfunction of the olfactory capacity and deficit of the inhibitory control of behaviors (ICD) in patients with PD.

La Malattia di Parkinson (MP) è una patologia neurodegenerativa multisistemica con manifestazioni motorie (bradicinesia, rigidità, tremori) e non motorie (disturbi neuropsichiatrici, del sonno, della funzione gastrointestinale, della cognizione e dei sistemi sensoriali). Tale patologia è determinata dal deterioramento dei neuroni nigro-striatali deputati alla produzione di dopamina nel cervello, che porta ad una degenerazione a carico di strutture sottocorticali note come gangli della base. Esse, oltre ad essere deputate al controllo del tono muscolare e della corretta esecuzione dei movimenti, sono risultate implicate nella supervisione delle funzioni esecutive. La MP è caratterizzata dalla progressiva insorgenza di deficit a carico delle funzioni esecutive, specificamente nei domini di: attenzione divisa, set-shifting, problem solving, inibizione degli impulsi, Working-Memory (WM) e flessibilità cognitiva. Evidenze scientifiche riportano inoltre come prodromo di malattia la disfunzione olfattiva, una delle prime manifestazioni della MP, che compare molti anni prima dei segni motori. Inoltre, ricerche recenti, hanno osservato che le strutture sottocorticali sono coinvolte nel controllo degli impulsi, infatti nei pazienti affetti da malattia di Parkinson vi è spesso una parziale sovrapposizione tra disfunzione esecutiva e deficit nel controllo inibitorio delle risposte comportamentali. Gli obiettivi del mio lavoro di tesi sono tre: confermare la presenza di una correlazione lineare positiva tale per cui al peggiorare dell’olfatto si assiste ad una maggiore compromissione esecutiva in pazienti con diagnosi di MP; valutare la capacità olfattiva soggettiva, correlando tale indice con le prestazioni cognitive a carico delle funzioni esecutive nei pazienti con MP; ed infine indagare la presenza di una relazione tra disfunzione della capacità olfattiva e deficit del controllo inibitorio dei comportamenti (ICD) nei pazienti con MP.