Il gioco della pallacanestro è caratterizzato dalla sua natura dinamica e interattiva, che richiede un costante adattamento da parte dei giocatori alle manovre degli avversari. I gesti e le abilità tecniche, acquisite con la pratica, devono essere sostenuti da altrettante capacità cognitive, emotive, motivazionali e relazionali per fare fronte alle diverse situazioni che si presentano e permettere agli atleti di ottenere performance di successo, pur nella condizione di possedere e mantenere uno stato di salute e benessere ottimale. Tra i fondamentali di questo sport, l’unico che si differenzia per unicità di caratteristiche esecutive, di timing, di momento durante la gara in cui viene eseguito, è il tiro libero. Essenziale e molto spesso sottovalutato è un’abilità «closed» durante l’interruzione del gioco ad una distanza definita dal canestro. A causa della sua natura altamente controllata e del suo impatto significativo sull’esito della gara, questo studio di ricerca mira ad indagare come alcuni costrutti psicologici (l’intelligenza emotiva, l’ansia, la percezione di autoefficacia, la concentrazione) e una specifica attivazione a livello muscolare possano determinarne la prestazione in termini di successo. Sono stati coinvolti i giocatori Under 17 della Virtus Basket Padova, inizialmente con questionari self-report sui costrutti di tratto, di stato e test cognitivo sui costrutti sopracitati. Successivamente sono stati testati attraverso l’analisi elettromiografica, per valutare le attivazioni a livello fisiologico e muscolare in termini oggettivi e quantitativi degli arti inferiori e core. Lo studio si è sviluppato con una fase pre-test per la rapporta dei dati psicologici, per approfondire specificatamente come potessero impattare sulla personalità dei giocatori. Una seconda fase in campo con quattro sessioni da 15 tiri liberi ciascuna, precedute e intramezzate dal test di concentrazione. Le sole due prove centrali hanno visto l’utilizzo dei sensori elettromiografici. I dati emersi hanno fornito indicazioni sulle simmetrie e co-attivazioni muscolari, ovvero come e quando avviene la sinergia tra retto addominale ed erettori spinali, sia in termini di concetto, sia di timing, oltre alla sequenza motoria. Lo studio ha l’ambizione di potere essere considerato un esempio prototipico della multidisciplinarietà che la Psicologia dello Sport, nello specifico nel campo della ricerca, possa rappresentare. Quindi approfondire come le variabili psicologiche e fisiche possano influire sulle performance dei giocatori di pallacanestro attraverso un lavoro d’equipe. Infine, se confermate da ulteriori ricerche dato anche il numero limitato del campione, queste considerazioni possono migliorare le conoscenze teoriche e la pratica applicata. È necessaria, pertanto, una ricerca continua per colmare le attuali carenze nel sempre più emergente contesto psico-sportivo.

Lo Zen del Tiro Libero: l'integrazione di costrutti psicologici e parametri elettromiografici per il successo nella prestazione agonistica giovanile

CAVALLETTO, GIULIA
2022/2023

Abstract

Il gioco della pallacanestro è caratterizzato dalla sua natura dinamica e interattiva, che richiede un costante adattamento da parte dei giocatori alle manovre degli avversari. I gesti e le abilità tecniche, acquisite con la pratica, devono essere sostenuti da altrettante capacità cognitive, emotive, motivazionali e relazionali per fare fronte alle diverse situazioni che si presentano e permettere agli atleti di ottenere performance di successo, pur nella condizione di possedere e mantenere uno stato di salute e benessere ottimale. Tra i fondamentali di questo sport, l’unico che si differenzia per unicità di caratteristiche esecutive, di timing, di momento durante la gara in cui viene eseguito, è il tiro libero. Essenziale e molto spesso sottovalutato è un’abilità «closed» durante l’interruzione del gioco ad una distanza definita dal canestro. A causa della sua natura altamente controllata e del suo impatto significativo sull’esito della gara, questo studio di ricerca mira ad indagare come alcuni costrutti psicologici (l’intelligenza emotiva, l’ansia, la percezione di autoefficacia, la concentrazione) e una specifica attivazione a livello muscolare possano determinarne la prestazione in termini di successo. Sono stati coinvolti i giocatori Under 17 della Virtus Basket Padova, inizialmente con questionari self-report sui costrutti di tratto, di stato e test cognitivo sui costrutti sopracitati. Successivamente sono stati testati attraverso l’analisi elettromiografica, per valutare le attivazioni a livello fisiologico e muscolare in termini oggettivi e quantitativi degli arti inferiori e core. Lo studio si è sviluppato con una fase pre-test per la rapporta dei dati psicologici, per approfondire specificatamente come potessero impattare sulla personalità dei giocatori. Una seconda fase in campo con quattro sessioni da 15 tiri liberi ciascuna, precedute e intramezzate dal test di concentrazione. Le sole due prove centrali hanno visto l’utilizzo dei sensori elettromiografici. I dati emersi hanno fornito indicazioni sulle simmetrie e co-attivazioni muscolari, ovvero come e quando avviene la sinergia tra retto addominale ed erettori spinali, sia in termini di concetto, sia di timing, oltre alla sequenza motoria. Lo studio ha l’ambizione di potere essere considerato un esempio prototipico della multidisciplinarietà che la Psicologia dello Sport, nello specifico nel campo della ricerca, possa rappresentare. Quindi approfondire come le variabili psicologiche e fisiche possano influire sulle performance dei giocatori di pallacanestro attraverso un lavoro d’equipe. Infine, se confermate da ulteriori ricerche dato anche il numero limitato del campione, queste considerazioni possono migliorare le conoscenze teoriche e la pratica applicata. È necessaria, pertanto, una ricerca continua per colmare le attuali carenze nel sempre più emergente contesto psico-sportivo.
2022
The Zen of Free Throw: the integration of psychological constructs and electromyographic parameters for success in youth competitive performance
tiro libero
intelligenza emotiva
ansia
autoefficacia
EMG
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/54615