L’empatia secondo il modello teorico di Zaki e Ochsner è un costrutto multidimensionale corroborato da evidenze neuroscientifiche che dimostrano il coinvolgimento di circuiti neurali diversi in mutua-attivazione per le sottodimensioni: cognitiva, affettiva e prosociale. Declinare il costrutto nella prospettiva di stato e tratto diviene essenziale per inquadrare l’empatia con un valore bi-personale. L’impianto teorico di riferimento trova un riscontro nella pratica clinica in cui in talune psicopatologie tra cui i disturbi di personalità antisociale e narcisista si evidenziano eterogenei deficit di empatia che avvalorano ulteriormente l’ipotesi di una differenziazione in sottodimensioni afferenti al costrutto. A sostegno del nuovo approccio allo studio dell’empatia è presentato un approfondimento su un caso clinico forense esemplificativo delle dissimilarità tra le sottodimensioni cognitiva e affettiva. Nella prospettiva di chi ascolta, la capacità empatica del terapeuta è prerogativa per l’instaurarsi di una buona alleanza terapeutica come sostenuto, sebbene concettualizzato diversamente, da Ferenczi, Kohut e Rogers. L’elaborazione e validazione del questionario TES (Tripartite Empathy Scale) è nato con l’obiettivo di oltrepassare i limiti degli strumenti self-report presenti in letteratura, per la misurazione dell’empatia, considerando il costrutto in un’accezione interpersonale. Uno studio preliminare ha indagato rispettivamente l’empatia di stato e di tratto in una diade interagente nella versione OE (Own Empathy) e PE (Perceived Empathy) per ogni coppia di partecipanti. Ai fini di un suo utilizzo in campo clinico-terapeutico, l’approfondimento è indirizzato alla versione TES-OE di stato e tratto. È stata inoltre indagata la validità di costrutto attraverso le analisi correlazionali con un gruppo di questionari somministrati ai partecipanti: EUS, IRI, TAS-20, SCL-90, SDRS, AQ. Alla luce dei risultati emersi è possibile quindi delineare una pluralità di ambiti applicativi in cui lo strumento TES possa fungere da reale supporto in ambito psicologico, tra cui la sessione di psicoterapia.
Validazione psicometrica della Tripartite Empathy Scale- Own Empathy: uno strumento clinico per il terapeuta
MANTOVANI, ISABELLA
2022/2023
Abstract
L’empatia secondo il modello teorico di Zaki e Ochsner è un costrutto multidimensionale corroborato da evidenze neuroscientifiche che dimostrano il coinvolgimento di circuiti neurali diversi in mutua-attivazione per le sottodimensioni: cognitiva, affettiva e prosociale. Declinare il costrutto nella prospettiva di stato e tratto diviene essenziale per inquadrare l’empatia con un valore bi-personale. L’impianto teorico di riferimento trova un riscontro nella pratica clinica in cui in talune psicopatologie tra cui i disturbi di personalità antisociale e narcisista si evidenziano eterogenei deficit di empatia che avvalorano ulteriormente l’ipotesi di una differenziazione in sottodimensioni afferenti al costrutto. A sostegno del nuovo approccio allo studio dell’empatia è presentato un approfondimento su un caso clinico forense esemplificativo delle dissimilarità tra le sottodimensioni cognitiva e affettiva. Nella prospettiva di chi ascolta, la capacità empatica del terapeuta è prerogativa per l’instaurarsi di una buona alleanza terapeutica come sostenuto, sebbene concettualizzato diversamente, da Ferenczi, Kohut e Rogers. L’elaborazione e validazione del questionario TES (Tripartite Empathy Scale) è nato con l’obiettivo di oltrepassare i limiti degli strumenti self-report presenti in letteratura, per la misurazione dell’empatia, considerando il costrutto in un’accezione interpersonale. Uno studio preliminare ha indagato rispettivamente l’empatia di stato e di tratto in una diade interagente nella versione OE (Own Empathy) e PE (Perceived Empathy) per ogni coppia di partecipanti. Ai fini di un suo utilizzo in campo clinico-terapeutico, l’approfondimento è indirizzato alla versione TES-OE di stato e tratto. È stata inoltre indagata la validità di costrutto attraverso le analisi correlazionali con un gruppo di questionari somministrati ai partecipanti: EUS, IRI, TAS-20, SCL-90, SDRS, AQ. Alla luce dei risultati emersi è possibile quindi delineare una pluralità di ambiti applicativi in cui lo strumento TES possa fungere da reale supporto in ambito psicologico, tra cui la sessione di psicoterapia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/54644