Il X secolo fu un periodo particolare per il monastero benedettino di Farfa. Alla profonda crisi vissuta nella prima metà, la quale determinò la dispersione di buona parte delle sue immense ricchezze fondiarie, fece da contraltare la ripresa iniziata alla fine del millennio, grazie agli abati Giovanni III e Ugo I. La tesi si divide in tre parti principali. La prima è dedicata al monaco Gregorio da Catino, autore dei cartulari e della cronaca che hanno conservato la storia altomedievale dell'abbazia. Sulla base delle informazioni sparse nei suoi testi, ho tentato di narrare la sua vita e di comprendere le ragioni che potrebbero averlo spinto a realizzare questi lavori. La seconda è invece incentrata sull'analisi delle strategie attraverso le quali il cenobio provava a difendere, recuperare, accrescere e amministrare il suo patrimonio. L'ultima sezione fa fuoco sul network di Farfa. L'obbiettivo consiste nel ricostruire le genealogie delle più influenti famiglie sabine, esaminando i rapporti che il monastero intratteneva con esse e con il principale centro di potere nella regione, Roma.
“Agere in omnibus huius monasterii utilitatibus”. Strategie patrimoniali e reti di potere a Farfa nel secolo X
DONÀ, DAVIDE
2022/2023
Abstract
Il X secolo fu un periodo particolare per il monastero benedettino di Farfa. Alla profonda crisi vissuta nella prima metà, la quale determinò la dispersione di buona parte delle sue immense ricchezze fondiarie, fece da contraltare la ripresa iniziata alla fine del millennio, grazie agli abati Giovanni III e Ugo I. La tesi si divide in tre parti principali. La prima è dedicata al monaco Gregorio da Catino, autore dei cartulari e della cronaca che hanno conservato la storia altomedievale dell'abbazia. Sulla base delle informazioni sparse nei suoi testi, ho tentato di narrare la sua vita e di comprendere le ragioni che potrebbero averlo spinto a realizzare questi lavori. La seconda è invece incentrata sull'analisi delle strategie attraverso le quali il cenobio provava a difendere, recuperare, accrescere e amministrare il suo patrimonio. L'ultima sezione fa fuoco sul network di Farfa. L'obbiettivo consiste nel ricostruire le genealogie delle più influenti famiglie sabine, esaminando i rapporti che il monastero intratteneva con esse e con il principale centro di potere nella regione, Roma.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/54733