Il Sulcis-Iglesiente è un territorio variegato ed estremamente stratificato sotto molti punti di vista. A partire dall’antica conformazione geologica e l’aspetto morfologico, elementi che hanno determinato la nascita di insediamenti frammentari, hanno costituito variabili che fin dall’antichità hanno caratterizzato il territorio. Frammentarietà e variabilità si riconoscono nel paesaggio, dove si manifesta un profondo senso di identità formato da abitazioni, costumi, patrimonio storico-naturale, usi del suolo e del sottosuolo. Emblematico è il caso trattato in questo elaborato, corrispondente all’area geografica dei comuni di Buggerru e Fluminimaggiore. Al contempo, tali caratteristiche coincidono con i tratti di un territorio periferico, in cui la bassa densità insediativa e l’isolamento umano che hanno determinato il forte senso di identità, sono gli stessi aspetti che rendono il territorio in questione uno spazio marginale rispetto a un polo urbano. L’area soffre di scarse opportunità lavorative e della lunga percorrenza di raggiungimento di servizi essenziali, quali sanità e istruzione superiore. A questa serie di particolari condizioni, i cambiamenti climatici che stanno interessando tutto il nostro pianeta, stanno avendo in questo luogo un’impronta marcata e visibile, riscontrabile in episodi di forte siccità e anomalie dei periodi di pioggia. Quando si manifestano, accade che le precipitazioni siano particolarmente intense, provocando, in taluni casi, fenomeni di dissesto idrogeologico. Inoltre, le alte temperature e le scarse precipitazioni rischiano di aumentare il rischio di incendio, soprattutto per le aree protette e boschive. Anche l’innalzamento del livello del mare, a cui sono connessi anche l'erosione e l'inondazione costiera, determinano rischi impattanti nel Fluminese. A tutto ciò si sommi l’azione antropica, che fin dall’antichità si è occupata di estrarre il minerale in questo territorio, di cui oggi rimangono i segni visibili nell’archeologia industriale e in eventuali fenomeni di sinkholes. Periodi differenti e in parte legati all’attività estrattiva, oltre che al secondo dopoguerra, hanno determinato il notevole aumento dell’espansione edilizia e dei centri urbani. Ciononostante spesso si sia trattato di tendenze coincidenti a fenomeni di spopolamento, che hanno causato l’abbandono di molti edifici ad uso abitativo. Queste e altre considerazioni sono formulate in questo elaborato e distinte in tre capitoli. Nel primo capitolo sono stati presi in considerazione i riferimenti teorici relativi al concetto di marginalità, alle sue cause e alle caratteristiche che li accomunano. Si è visto anche come ci sia uno stretto rapporto tra marginalità e ruralità dal momento che molti spazi rurali sono anche marginali e a questo proposito si è aperta una breccia sul paesaggio rurale sardo. Nel secondo capitolo, viene descritto il caso studio prescelto, dapprima attraverso un inquadramento generale del territorio e delle condizioni climatiche e successivamente, attraverso alcuni dati e il supporto di materiale teorico, sono state descritte le maggiori problematiche ambientali presenti, legate ai cambiamenti climatici e all’impatto antropico. Infine, nel terzo capitolo, si è cercato di analizzare ed interpretare le condizioni attuali, cercando di capire i bisogni del territorio e dei suoi abitanti, per favorire processi di sviluppo locale e tenere conto dei rischi ambientali presenti. A questo scopo è stato somministrato un questionario alla popolazione locale, facendo leva sul coinvolgimento “dal basso”, con l'idea che i dati inediti ricavati dalle domande possano essere un incentivo allo sviluppo di ulteriori ricerche future o come supporto di governance.

Paesaggi del Sulcis-Iglesiente tra rischi e opportunità

SIRAGNA, MARTA
2022/2023

Abstract

Il Sulcis-Iglesiente è un territorio variegato ed estremamente stratificato sotto molti punti di vista. A partire dall’antica conformazione geologica e l’aspetto morfologico, elementi che hanno determinato la nascita di insediamenti frammentari, hanno costituito variabili che fin dall’antichità hanno caratterizzato il territorio. Frammentarietà e variabilità si riconoscono nel paesaggio, dove si manifesta un profondo senso di identità formato da abitazioni, costumi, patrimonio storico-naturale, usi del suolo e del sottosuolo. Emblematico è il caso trattato in questo elaborato, corrispondente all’area geografica dei comuni di Buggerru e Fluminimaggiore. Al contempo, tali caratteristiche coincidono con i tratti di un territorio periferico, in cui la bassa densità insediativa e l’isolamento umano che hanno determinato il forte senso di identità, sono gli stessi aspetti che rendono il territorio in questione uno spazio marginale rispetto a un polo urbano. L’area soffre di scarse opportunità lavorative e della lunga percorrenza di raggiungimento di servizi essenziali, quali sanità e istruzione superiore. A questa serie di particolari condizioni, i cambiamenti climatici che stanno interessando tutto il nostro pianeta, stanno avendo in questo luogo un’impronta marcata e visibile, riscontrabile in episodi di forte siccità e anomalie dei periodi di pioggia. Quando si manifestano, accade che le precipitazioni siano particolarmente intense, provocando, in taluni casi, fenomeni di dissesto idrogeologico. Inoltre, le alte temperature e le scarse precipitazioni rischiano di aumentare il rischio di incendio, soprattutto per le aree protette e boschive. Anche l’innalzamento del livello del mare, a cui sono connessi anche l'erosione e l'inondazione costiera, determinano rischi impattanti nel Fluminese. A tutto ciò si sommi l’azione antropica, che fin dall’antichità si è occupata di estrarre il minerale in questo territorio, di cui oggi rimangono i segni visibili nell’archeologia industriale e in eventuali fenomeni di sinkholes. Periodi differenti e in parte legati all’attività estrattiva, oltre che al secondo dopoguerra, hanno determinato il notevole aumento dell’espansione edilizia e dei centri urbani. Ciononostante spesso si sia trattato di tendenze coincidenti a fenomeni di spopolamento, che hanno causato l’abbandono di molti edifici ad uso abitativo. Queste e altre considerazioni sono formulate in questo elaborato e distinte in tre capitoli. Nel primo capitolo sono stati presi in considerazione i riferimenti teorici relativi al concetto di marginalità, alle sue cause e alle caratteristiche che li accomunano. Si è visto anche come ci sia uno stretto rapporto tra marginalità e ruralità dal momento che molti spazi rurali sono anche marginali e a questo proposito si è aperta una breccia sul paesaggio rurale sardo. Nel secondo capitolo, viene descritto il caso studio prescelto, dapprima attraverso un inquadramento generale del territorio e delle condizioni climatiche e successivamente, attraverso alcuni dati e il supporto di materiale teorico, sono state descritte le maggiori problematiche ambientali presenti, legate ai cambiamenti climatici e all’impatto antropico. Infine, nel terzo capitolo, si è cercato di analizzare ed interpretare le condizioni attuali, cercando di capire i bisogni del territorio e dei suoi abitanti, per favorire processi di sviluppo locale e tenere conto dei rischi ambientali presenti. A questo scopo è stato somministrato un questionario alla popolazione locale, facendo leva sul coinvolgimento “dal basso”, con l'idea che i dati inediti ricavati dalle domande possano essere un incentivo allo sviluppo di ulteriori ricerche future o come supporto di governance.
2022
Landscapes of Sulcis-Iglesiente between risks and opportunities
paesaggi
rischi ambientali
risorse
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/54744