The work carried out aims to examine and deepen some characterizing aspects of the altarpieces in the Tridentine age. Specifically, it was decided to investigate the Vicenza case, to better understand and enhance the artistic history of the city of Vicenza. The thesis is divided into three chapters relating to the historical, economic and religious context of Vicenza. Taking as an example some essays related to altarpieces, such as Peter Humfrey's writing: "The Venetian altarpiece in the age of reforms", 1999, it was decided to set up the work on the analysis of themes and subjects specific, with the aim of analyzing the stylistic and iconographic differences resulting from the Council of Trent, therefore after 1563. The reason for the choice of this type of artistic form, as a manifestation of the religious ferment that accompanies the Reformation and the Counter-Reformation, is given precisely by its capacity for expression and by the very definition of an altarpiece, placed in close visual, physical and spiritual with the place of the liturgical celebration. In fact, the altarpiece felt the effects of many of the most lively religious debates of the period, which included various dogmas of Catholic doctrine such as: the nature of the Eucharist, the efficacy of 'good works', the veneration of the Madonna and of the saints, the nature of their power of intercession and also the validity of the use of sacred images during celebrations. All these themes were already present in the common consciousness a few decades after Luther's famous act of defiance in 1517, therefore long before the Council of Trent. In 1563, with the close of the Council, the subjects, settings and all the decorative elements of the altarpieces had to strictly comply with the Tridentine decrees and indeed, promote the Christian religious spirit in the best possible way. The analysis and the iconographic changes of these subjects will be described in the third chapter and include the altarpieces depicting Eucharistic themes, Marian themes and representations of saints. However, it is not possible to support the existence in Veneto of an alleged "Tridentine style" which distinguishes the altarpieces born after the close of the Council, but it is important to underline how the reformist impulse has spread widely thanks also to the artistic medium , especially in the new series of subjects destined for the altarpieces. Ulteriori informazioni su questo testo di originePer avere ulteriori informazioni sulla traduzione è necessario il testo di origine Invia commenti Riquadri laterali

Il lavoro svolto mira a esaminare ed approfondire alcuni aspetti caratterizzanti delle pale d'altare in età tridentina. Nello specifico, è stato scelto di indagare il caso vicentino, per conoscere e valorizzare meglio la storia artistica della città di Vicenza. L'elaborato si articola in tre capitoli relativi al contesto storico, economico e religioso vicentino. Prendendo ad esempio alcuni saggi, inerenti alle pale d'altare, come lo scritto di Peter Humfrey :" La pala d'altare veneta nell'età delle riforme", 1999, si è scelto di impostare il lavoro sull'analisi di temi e soggetti specifici, col fine di analizzare le differenze stilistiche ed iconografiche conseguenti il Concilio di Trento, quindi post 1563. Il motivo della scelta di questa tipologia di forma artistica, come manifestazione del fermento religioso che accompagna la Riforma e la Controriforma, è dato proprio dalle sue capacità di espressione e dalla definizione stessa di pala d'altare, posta a stretto contatto visivo, fisico e spirituale con il luogo della celebrazione liturgica. Difatti, la pala risentì degli effetti di molti dei più vivaci dibattiti religiosi del periodo, che compresero vari dogmi della dottrina cattolica quali: la natura dell'eucarestia, l'efficacia delle 'opere buone', la venerazione della Madonna e dei santi, la natura del loro potere d'intercessione e inoltre la validità dell'uso di immagini sacre durante le celebrazioni. Tutti questi temi erano presenti nella coscienza comune già qualche decennio dopo il famoso atto di sfida di Lutero del 1517, quindi molto prima del Concilio di Trento. Nel 1563, con la chiusura del Concilio, i soggetti, le ambientazioni e tutti gli elementi decorativi delle pale d'altare, dovevano severamente attenersi ai decreti tridentini e anzi, promuovere al meglio lo spirito religioso cristiano. L'analisi e i cambiamenti iconografici di tali soggetti, verranno descritti nel terzo capitolo e comprendono le pale raffiguranti temi eucaristici, temi mariani e le rappresentazioni di santi. Tuttavia, non è possibile sostenere l'esistenza in Veneto di un presunto "stile tridentino" che contraddistingue le pale d'altare nate dopo la chiusura del Concilio, ma è importante sottolineare come l'impulso riformista si sia diffuso ampliamente grazie anche al tramite artistico, in special modo nella nuova serie di soggetti destinati alle pale d'altare.

Aspetti della pala d'altare a Vicenza in età tridentina

SCHIAVO, BEATRICE
2022/2023

Abstract

The work carried out aims to examine and deepen some characterizing aspects of the altarpieces in the Tridentine age. Specifically, it was decided to investigate the Vicenza case, to better understand and enhance the artistic history of the city of Vicenza. The thesis is divided into three chapters relating to the historical, economic and religious context of Vicenza. Taking as an example some essays related to altarpieces, such as Peter Humfrey's writing: "The Venetian altarpiece in the age of reforms", 1999, it was decided to set up the work on the analysis of themes and subjects specific, with the aim of analyzing the stylistic and iconographic differences resulting from the Council of Trent, therefore after 1563. The reason for the choice of this type of artistic form, as a manifestation of the religious ferment that accompanies the Reformation and the Counter-Reformation, is given precisely by its capacity for expression and by the very definition of an altarpiece, placed in close visual, physical and spiritual with the place of the liturgical celebration. In fact, the altarpiece felt the effects of many of the most lively religious debates of the period, which included various dogmas of Catholic doctrine such as: the nature of the Eucharist, the efficacy of 'good works', the veneration of the Madonna and of the saints, the nature of their power of intercession and also the validity of the use of sacred images during celebrations. All these themes were already present in the common consciousness a few decades after Luther's famous act of defiance in 1517, therefore long before the Council of Trent. In 1563, with the close of the Council, the subjects, settings and all the decorative elements of the altarpieces had to strictly comply with the Tridentine decrees and indeed, promote the Christian religious spirit in the best possible way. The analysis and the iconographic changes of these subjects will be described in the third chapter and include the altarpieces depicting Eucharistic themes, Marian themes and representations of saints. However, it is not possible to support the existence in Veneto of an alleged "Tridentine style" which distinguishes the altarpieces born after the close of the Council, but it is important to underline how the reformist impulse has spread widely thanks also to the artistic medium , especially in the new series of subjects destined for the altarpieces. Ulteriori informazioni su questo testo di originePer avere ulteriori informazioni sulla traduzione è necessario il testo di origine Invia commenti Riquadri laterali
2022
Aspects of the altarpiece in Vicenza in the Tridentine age
Il lavoro svolto mira a esaminare ed approfondire alcuni aspetti caratterizzanti delle pale d'altare in età tridentina. Nello specifico, è stato scelto di indagare il caso vicentino, per conoscere e valorizzare meglio la storia artistica della città di Vicenza. L'elaborato si articola in tre capitoli relativi al contesto storico, economico e religioso vicentino. Prendendo ad esempio alcuni saggi, inerenti alle pale d'altare, come lo scritto di Peter Humfrey :" La pala d'altare veneta nell'età delle riforme", 1999, si è scelto di impostare il lavoro sull'analisi di temi e soggetti specifici, col fine di analizzare le differenze stilistiche ed iconografiche conseguenti il Concilio di Trento, quindi post 1563. Il motivo della scelta di questa tipologia di forma artistica, come manifestazione del fermento religioso che accompagna la Riforma e la Controriforma, è dato proprio dalle sue capacità di espressione e dalla definizione stessa di pala d'altare, posta a stretto contatto visivo, fisico e spirituale con il luogo della celebrazione liturgica. Difatti, la pala risentì degli effetti di molti dei più vivaci dibattiti religiosi del periodo, che compresero vari dogmi della dottrina cattolica quali: la natura dell'eucarestia, l'efficacia delle 'opere buone', la venerazione della Madonna e dei santi, la natura del loro potere d'intercessione e inoltre la validità dell'uso di immagini sacre durante le celebrazioni. Tutti questi temi erano presenti nella coscienza comune già qualche decennio dopo il famoso atto di sfida di Lutero del 1517, quindi molto prima del Concilio di Trento. Nel 1563, con la chiusura del Concilio, i soggetti, le ambientazioni e tutti gli elementi decorativi delle pale d'altare, dovevano severamente attenersi ai decreti tridentini e anzi, promuovere al meglio lo spirito religioso cristiano. L'analisi e i cambiamenti iconografici di tali soggetti, verranno descritti nel terzo capitolo e comprendono le pale raffiguranti temi eucaristici, temi mariani e le rappresentazioni di santi. Tuttavia, non è possibile sostenere l'esistenza in Veneto di un presunto "stile tridentino" che contraddistingue le pale d'altare nate dopo la chiusura del Concilio, ma è importante sottolineare come l'impulso riformista si sia diffuso ampliamente grazie anche al tramite artistico, in special modo nella nuova serie di soggetti destinati alle pale d'altare.
pale d'altare
età tridentina
Vicenza
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/54900