Tra i costrutti che hanno suscitato maggior interesse nell’ambito della psicologia clinica vi è la consapevolezza di malattia del paziente (o insight), un tema indubbiamente delicato e complesso, ma che ricopre un ruolo centrale nel processo di guarigione del paziente. Infatti, il riconoscimento da parte del paziente stesso della disfunzionalità di alcuni suoi comportamenti e l’attribuzione di tali comportamenti a una patologia, gli consentono di comprendere la necessità di farmaci e cure. Dall’analisi della letteratura emerge chiaramente che la mancanza di insight costituisce uno dei principali sintomi della schizofrenia, motivo per cui si è deciso di approfondire tale disturbo nella prima parte del presente elaborato. Successivamente, si è proceduto ad indagare nel dettaglio le componenti dell’insight inclusi i correlati neurali di tale costrutto, gli strumenti di misurazione e i trattamenti per migliorarlo, mostrandone, infine, l’associazione con i sintomi della schizofrenia. In questa cornice è nato, pertanto, un progetto di ricerca che ha visto la collaborazione di una cooperativa sociale del territorio di Treviso in cui 16 pazienti e quattro psicologhe di diverse strutture psichiatriche si sono resi disponibili per compilare alcuni questionari. In particolare, è stato somministrato ai pazienti uno strumento di recente validazione che permette di misurare la consapevolezza di malattia attuale e passata, mentre alle psicologhe è stata somministrata una versione parallela di tale strumento, creata ad hoc per questo studio, per poter confrontare l’autovalutazione e l’eterovalutazione dell’insight del paziente stesso. Il presente studio ha permesso, inoltre, di chiarire l’associazione esistente tra la gravità dei sintomi del paziente e la consapevolezza di malattia, individuando in particolare due costellazioni di sintomi maggiormente correlate all’insight: una legata alla perdita di contatto con la realtà e una più legata all’alterazione del tono dell’umore. Tutto ciò risulta particolarmente interessante nella prospettiva del continuum: è emerso che, su una scala da una minore a una maggiore consapevolezza di malattia, pazienti con disturbi caratterizzati da sintomi psicotici (come la schizofrenia) si collocano all’estremo del minore insight, mentre pazienti con disturbi più legati al tono dell’umore (come ansia e depressione) si posizionano all’estremo opposto.
La consapevolezza di malattia nei pazienti psichiatrici: uno studio pilota
TOMMASINI, LAURA
2022/2023
Abstract
Tra i costrutti che hanno suscitato maggior interesse nell’ambito della psicologia clinica vi è la consapevolezza di malattia del paziente (o insight), un tema indubbiamente delicato e complesso, ma che ricopre un ruolo centrale nel processo di guarigione del paziente. Infatti, il riconoscimento da parte del paziente stesso della disfunzionalità di alcuni suoi comportamenti e l’attribuzione di tali comportamenti a una patologia, gli consentono di comprendere la necessità di farmaci e cure. Dall’analisi della letteratura emerge chiaramente che la mancanza di insight costituisce uno dei principali sintomi della schizofrenia, motivo per cui si è deciso di approfondire tale disturbo nella prima parte del presente elaborato. Successivamente, si è proceduto ad indagare nel dettaglio le componenti dell’insight inclusi i correlati neurali di tale costrutto, gli strumenti di misurazione e i trattamenti per migliorarlo, mostrandone, infine, l’associazione con i sintomi della schizofrenia. In questa cornice è nato, pertanto, un progetto di ricerca che ha visto la collaborazione di una cooperativa sociale del territorio di Treviso in cui 16 pazienti e quattro psicologhe di diverse strutture psichiatriche si sono resi disponibili per compilare alcuni questionari. In particolare, è stato somministrato ai pazienti uno strumento di recente validazione che permette di misurare la consapevolezza di malattia attuale e passata, mentre alle psicologhe è stata somministrata una versione parallela di tale strumento, creata ad hoc per questo studio, per poter confrontare l’autovalutazione e l’eterovalutazione dell’insight del paziente stesso. Il presente studio ha permesso, inoltre, di chiarire l’associazione esistente tra la gravità dei sintomi del paziente e la consapevolezza di malattia, individuando in particolare due costellazioni di sintomi maggiormente correlate all’insight: una legata alla perdita di contatto con la realtà e una più legata all’alterazione del tono dell’umore. Tutto ciò risulta particolarmente interessante nella prospettiva del continuum: è emerso che, su una scala da una minore a una maggiore consapevolezza di malattia, pazienti con disturbi caratterizzati da sintomi psicotici (come la schizofrenia) si collocano all’estremo del minore insight, mentre pazienti con disturbi più legati al tono dell’umore (come ansia e depressione) si posizionano all’estremo opposto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/55352