L’input della tesi è derivato in primis da una necessità di assolvere un requisito normativo nazionale, poi recepito in più step a livello regionale, nonché dall’esigenza, sempre più marcata di rispondere a situazioni di vita e lavorative costantemente mutevoli in maniera rapida e veloce. In questo contesto, alle persone che si affacciano nel mondo del lavoro, viene richiesto di possedere non titoli di studio specifici per l’ambito di lavoro e delle conoscenze tecniche specialistiche, bensì diventa fondamentale il possesso di competenze anche di tipo trasversale, afferenti a quegli aspetti legati alla sfera comportamentale e caratteriale della persona, spendibili in quel dato contesto. Nell’ottica del miglioramento continuo della qualità, a cui sono tenute tutte le aziende sanitarie, è stata emanata la DGR n. 2266 del 30 dicembre 2016. L.R. 22 del 16 agosto 2002” Recepimento e applicazione dell'allegato sub A dell'Intesa Stato-Regioni del 19.2.2015 (rep. n.32/CSR) in parziale sostituzione della DGR n. 2501 del 6 agosto 2004. Legge Regionale n. 22 del 16 agosto 2002.”, riferita ai Requisiti minimi generali per l'autorizzazione all'esercizio delle attività sanitarie e gli ulteriori requisiti generali di qualificazione per l'accreditamento delle strutture sanitarie. Poco più tardi, con la DRG n. 1732 del 07 novembre 2017, la Regione Veneto ha formalmente adottato una guida all’applicazione dei requisiti di cui alla DGR n. 2266. Al fine di soddisfare il requisito generale è sorta la necessità di elaborare un modello oggettivo e misurabile nel tempo, di mappatura e monitoraggio delle competenze professionali, da affiancare al dossier formativo del lavoratore.
La mappatura e monitoraggio delle competenze del personale sanitario nella prospettiva dell’Accreditamento Istituzionale della Regione Veneto: proposta di un metodo e sua sperimentazione.
CERCHIARO, FEDERICA
2022/2023
Abstract
L’input della tesi è derivato in primis da una necessità di assolvere un requisito normativo nazionale, poi recepito in più step a livello regionale, nonché dall’esigenza, sempre più marcata di rispondere a situazioni di vita e lavorative costantemente mutevoli in maniera rapida e veloce. In questo contesto, alle persone che si affacciano nel mondo del lavoro, viene richiesto di possedere non titoli di studio specifici per l’ambito di lavoro e delle conoscenze tecniche specialistiche, bensì diventa fondamentale il possesso di competenze anche di tipo trasversale, afferenti a quegli aspetti legati alla sfera comportamentale e caratteriale della persona, spendibili in quel dato contesto. Nell’ottica del miglioramento continuo della qualità, a cui sono tenute tutte le aziende sanitarie, è stata emanata la DGR n. 2266 del 30 dicembre 2016. L.R. 22 del 16 agosto 2002” Recepimento e applicazione dell'allegato sub A dell'Intesa Stato-Regioni del 19.2.2015 (rep. n.32/CSR) in parziale sostituzione della DGR n. 2501 del 6 agosto 2004. Legge Regionale n. 22 del 16 agosto 2002.”, riferita ai Requisiti minimi generali per l'autorizzazione all'esercizio delle attività sanitarie e gli ulteriori requisiti generali di qualificazione per l'accreditamento delle strutture sanitarie. Poco più tardi, con la DRG n. 1732 del 07 novembre 2017, la Regione Veneto ha formalmente adottato una guida all’applicazione dei requisiti di cui alla DGR n. 2266. Al fine di soddisfare il requisito generale è sorta la necessità di elaborare un modello oggettivo e misurabile nel tempo, di mappatura e monitoraggio delle competenze professionali, da affiancare al dossier formativo del lavoratore.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
TESI CERCHIARO FEDERICA MATR.2060506 (1).pdf
accesso aperto
Dimensione
10.31 MB
Formato
Adobe PDF
|
10.31 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/56041