La modifica dei processi del percorso nascita attraverso la medicina narrativa

La gravidanza, il parto e il primo periodo di vita del nuovo nato sono indubbiamente momenti straordinari per la donna e per la famiglia. L'assistenza materno-infantile deve garantire la presa in carico della madre e del bambino dalla fase pre-concezionale fino al primo periodo successivo al parto, contribuendo anche a sostenere competenze di genitorialità nell’ambito familiare. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato nel miglioramento della qualità della vita della madre e del bambino uno degli obiettivi sanitari a livello mondiale: “la tutela della salute in ambito materno-infantile costituisce un impegno di valenza strategica nei sistemi socio-sanitari per il riflesso che gli interventi di promozione della salute hanno in tale ambito sulla qualità del benessere psico-fisico nella popolazione generale attuale e futura”. Nei sistemi sanitari, gli operatori e le operatrici influenzano e sostengono le decisioni delle famiglie nei momenti chiave. La creazione di una rete efficace di protezione, promozione e sostegno tra ospedale e territorio, in cui tutti gli operatori sanitari agiscono in modo sinergico, per assicurare un sostegno alle madri e alle loro famiglie da prima della nascita fino ai primi anni di vita del bambino, ricopre un ruolo fondamentale a garanzia della qualità dei servizi offerti all’utenza. L’utilizzo dello strumento della medicina narrativa per mappare le competenze riguardo il percorso nascita e le esperienze di genitorialità da parte degli operatori sanitari si identifica quale metodologia alternativa per la modifica dei processi aziendali al fine di individuare eventuali gap conoscitivi e poter fornire dei suggerimenti alle azioni di miglioramento al fine di implementare l'Agenda della Gravidanza, attualmente in essere, e la creazione della cartella narrativo-sanitaria parallela dell’operatore sanitario.