L’elaborato affronta la tematica relativa al rischio di suicidio nei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, la seconda malattia neurodegenerativa più comune dopo l’Alzheimer, caratterizzata da una sintomatologia sia motoria che non motoria. Vengono esaminati i principali aspetti della malattia, la sua progressione e le manifestazioni cliniche, soprattutto quelle di tipo non motorio quali: ansia, depressione, apatia, fino ad arrivare alla psicosi. Particolare attenzione viene posta agli aspetti diagnostici e alla valutazione cognitivo comportamentale, oltre che alle principali tipologie di trattamento della malattia che possono essere di tipo farmacologico, di tipo non farmacologico e chirurgico (DBS). A seguire viene affrontato il tema del suicidio, in primo luogo soffermandosi sui fattori di rischio tra cui i disturbi neurologici o psichiatrici, sulla neurobiologia legata al suicidio prendendo in considerazione i sistemi neurotrasmettitoriali (dopamina, serotonina, norepinefrina e glutammato/GBA) e HPA e, in secondo luogo, sul rischio suicidario nei pazienti con malattia di Parkinson. Il focus dell’attenzione è rivolto all’importanza di un’estesa valutazione cognitivo comportamentale, di possibili interventi volti alla prevenzione del rischio di suicidio e del supporto psicologico
Il rischio suicidario nei pazienti con malattia di Parkinson: l’importanza di un’estesa valutazione cognitivo comportamentale e del supporto psicologico
LEVI MORENOS, CAROLINE
2022/2023
Abstract
L’elaborato affronta la tematica relativa al rischio di suicidio nei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, la seconda malattia neurodegenerativa più comune dopo l’Alzheimer, caratterizzata da una sintomatologia sia motoria che non motoria. Vengono esaminati i principali aspetti della malattia, la sua progressione e le manifestazioni cliniche, soprattutto quelle di tipo non motorio quali: ansia, depressione, apatia, fino ad arrivare alla psicosi. Particolare attenzione viene posta agli aspetti diagnostici e alla valutazione cognitivo comportamentale, oltre che alle principali tipologie di trattamento della malattia che possono essere di tipo farmacologico, di tipo non farmacologico e chirurgico (DBS). A seguire viene affrontato il tema del suicidio, in primo luogo soffermandosi sui fattori di rischio tra cui i disturbi neurologici o psichiatrici, sulla neurobiologia legata al suicidio prendendo in considerazione i sistemi neurotrasmettitoriali (dopamina, serotonina, norepinefrina e glutammato/GBA) e HPA e, in secondo luogo, sul rischio suicidario nei pazienti con malattia di Parkinson. Il focus dell’attenzione è rivolto all’importanza di un’estesa valutazione cognitivo comportamentale, di possibili interventi volti alla prevenzione del rischio di suicidio e del supporto psicologicoFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/56097