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I cambiamenti demografici che hanno caratterizzato gli ultimi decenni hanno fatto in modo che le patologie neurodegenerative rappresentassero la “pandemia silente di questo millennio”. Pur superando l’ideologia stereotipata secondo cui l’incremento dell’età sia associato inesorabilmente a delle perdite, l’incremento della speranza di vita e dell’età media ci spingono a comprendere a fondo l’invecchiamento tipico con l’obiettivo di differenziarlo, in maniera mirata, da quello patologico ed intervenire in modo efficace il più precocemente possibile. Il presente progetto di tesi si focalizza su una condizione clinica considerata intermedia tra il normal e il pathological aging, ovvero il Mild Cognitive Impairment. Tuttavia, se per le demenze conclamate esistono numerosi protocolli standardizzati di stimolazione cognitiva, questo non è altrettanto valido per i quadri di Mild Cognitive Impairment, probabilmente a causa della recente introduzione di tale categoria diagnostica (1999). Di conseguenza, il progetto, svolto in collaborazione con il reparto di “Neurologia” dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, si pone l’obiettivo di proporre una proposta di modello di stimolazione cognitiva per pazienti MCI della durata di otto settimane, offrendo un contributo per la realizzazione di un intervento standardizzato ed empiricamente efficace.
"Mild Cognitive Impairment: una proposta di modello di stimolazione cognitiva"
ZAVOLI, NICOLE
2022/2023
Abstract
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/56109