La pandemia rappresenta una minaccia per la salute globale e una delle principali cause di morte a livello mondiale. In associazione alle morti avvenute per COVID-19, alcune ricerche sostengono che l'esperienza di questo tipo di perdita, combinata con l'esposizione a molteplici stressor secondari (ad esempio il contagio, l’isolamento sociale, ecc.) susciti reazioni più problematiche al lutto e contribuisca alla possibilità di sviluppare un lutto prolungato. Inoltre, uno studio quantitativo ha dimostrato la presenza di dolore più acuto nelle persone che hanno affrontato un lutto durante la pandemia, rispetto a chi ha subito una perdita nel periodo che l’ha preceduta. In particolare, il lutto coniugale è considerato uno tra gli eventi più significativi della vita in grado di provocare conseguenze importanti, soprattutto per gli anziani, le vittime più numerose mietute dal virus. La loro condizione di vulnerabilità fisica alle complicazioni dovute al COVID-19 ha determinato un’applicazione maggiore di misure restrittive e di isolamento per prevenire il contagio, con la conseguente possibilità di un impatto negativo sulla salute mentale nonché di sperimentare solitudine e isolamento sociale. Gli individui di età superiore ai 65 anni risultano già notevolmente a rischio del fenomeno soprattutto a causa del pensionamento, del declino delle reti sociali e della vedovanza. Il tema dovrebbe essere oggetto di particolare attenzione in quanto la sensazione di solitudine percepita e la mancanza oggettiva di legami sociali significativi sono stati associati a numerosi problemi di salute fisica e mentale. Il presente elaborato è pertanto nato con l’intento di fornire una panoramica sulle conoscenze finora disponibili concernenti l’esperienza di vedovanza e solitudine nella popolazione anziana in tempo di COVID-19 e suggerire indicazioni per ulteriori ricerche. L’importanza di una ricerca su questo tema è avallata dalla necessità di esaminare la perdita del proprio caro da una duplice ragione: da un lato, perché le politiche di isolamento familiare e sociale rappresentano un ostacolo nel processo di superamento del lutto (Eisma et al., 2020); dall’altro, è importante prendere in considerazione le conseguenze sulla salute psicologica, le quali possono portare al rischio di sviluppo di disturbo da lutto prolungato.

Solitudine e vedovanza dopo la pandemia di COVID-19: una revisione sistematica

RANIERI, MARTINA
2022/2023

Abstract

La pandemia rappresenta una minaccia per la salute globale e una delle principali cause di morte a livello mondiale. In associazione alle morti avvenute per COVID-19, alcune ricerche sostengono che l'esperienza di questo tipo di perdita, combinata con l'esposizione a molteplici stressor secondari (ad esempio il contagio, l’isolamento sociale, ecc.) susciti reazioni più problematiche al lutto e contribuisca alla possibilità di sviluppare un lutto prolungato. Inoltre, uno studio quantitativo ha dimostrato la presenza di dolore più acuto nelle persone che hanno affrontato un lutto durante la pandemia, rispetto a chi ha subito una perdita nel periodo che l’ha preceduta. In particolare, il lutto coniugale è considerato uno tra gli eventi più significativi della vita in grado di provocare conseguenze importanti, soprattutto per gli anziani, le vittime più numerose mietute dal virus. La loro condizione di vulnerabilità fisica alle complicazioni dovute al COVID-19 ha determinato un’applicazione maggiore di misure restrittive e di isolamento per prevenire il contagio, con la conseguente possibilità di un impatto negativo sulla salute mentale nonché di sperimentare solitudine e isolamento sociale. Gli individui di età superiore ai 65 anni risultano già notevolmente a rischio del fenomeno soprattutto a causa del pensionamento, del declino delle reti sociali e della vedovanza. Il tema dovrebbe essere oggetto di particolare attenzione in quanto la sensazione di solitudine percepita e la mancanza oggettiva di legami sociali significativi sono stati associati a numerosi problemi di salute fisica e mentale. Il presente elaborato è pertanto nato con l’intento di fornire una panoramica sulle conoscenze finora disponibili concernenti l’esperienza di vedovanza e solitudine nella popolazione anziana in tempo di COVID-19 e suggerire indicazioni per ulteriori ricerche. L’importanza di una ricerca su questo tema è avallata dalla necessità di esaminare la perdita del proprio caro da una duplice ragione: da un lato, perché le politiche di isolamento familiare e sociale rappresentano un ostacolo nel processo di superamento del lutto (Eisma et al., 2020); dall’altro, è importante prendere in considerazione le conseguenze sulla salute psicologica, le quali possono portare al rischio di sviluppo di disturbo da lutto prolungato.
2022
Loneliness and widowhood after Covid Pandemic: a systematic review
Loneliness
Bereavement
COVID-19
Elderly
Social isolation
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/56353