Con l’aumentare della speranza di vita, specialmente nel mondo del lavoro, si è assistito all’incontro di persone con età molto differenti tra loro. Diversi studi hanno riportato che, sempre più spesso, i contesti organizzativi, caratterizzati da diversità generazionale, hanno dovuto fronteggiare la sfida dell’integrazione al loro interno. Tra i collaboratori, infatti, si è visto insorgere l’ageism, una forma di pregiudizio guidato dall’età. Le ricadute, ampiamente documentate in letteratura, possono impattare negativamente in ogni stadio della carriera, nelle relazioni interpersonali e sulla salute della persona stessa. Avvalendosi dei contributi apportati rispetto alla possibilità di intervento tramite la ricerca psicosociale (Gergen, 2015), e ponendosi entro la cornice del Costruzionismo Sociale, il presente studio si è posto l’obiettivo di contribuire, in ottica migliorativa, all’integrazione delle età sul luogo di lavoro. Il contesto protagonista è stata un’ Organizzazione di Volontariato grazie alla quale, sia tra i volontari sia a livello di utenza, ogni giorno entrano in contatto persone di generazioni molto differenti. Lo studio ha seguito il Generative Sequential Mixed Methods Approach (Romaioli, 2022) un disegno di ricerca caratterizzato dalla combinazione di una prima fase quantitativa e di una seconda fase qualitativa. Nella prima fase è stato somministrato un questionario funzionale alla misurazione del livello di ageism, mentre nella seconda sono state condotte delle interviste semi strutturate che hanno permesso ai partecipanti di ripensare alla propria esperienza. Grazie alla capacità generativa delle interviste, nello scambio tra ricercatori e partecipanti, questi ultimi hanno potuto sfidare il pregiudizio espresso e ricostruirlo, ripensando al loro modo di relazionarsi con i più anziani. Grazie alle analisi tematiche condotte sui testi raccolti, infine, si sono potuti evidenziare i nuclei centrali delle narrazioni positive emerse, delineando nuove visioni di “anziani” e “anzianità”.

Promuovere relazioni positive in un contesto organizzativo: uno studio per decostruire il pregiudizio d'età

DELLA BELLA, MADDALENA
2022/2023

Abstract

Con l’aumentare della speranza di vita, specialmente nel mondo del lavoro, si è assistito all’incontro di persone con età molto differenti tra loro. Diversi studi hanno riportato che, sempre più spesso, i contesti organizzativi, caratterizzati da diversità generazionale, hanno dovuto fronteggiare la sfida dell’integrazione al loro interno. Tra i collaboratori, infatti, si è visto insorgere l’ageism, una forma di pregiudizio guidato dall’età. Le ricadute, ampiamente documentate in letteratura, possono impattare negativamente in ogni stadio della carriera, nelle relazioni interpersonali e sulla salute della persona stessa. Avvalendosi dei contributi apportati rispetto alla possibilità di intervento tramite la ricerca psicosociale (Gergen, 2015), e ponendosi entro la cornice del Costruzionismo Sociale, il presente studio si è posto l’obiettivo di contribuire, in ottica migliorativa, all’integrazione delle età sul luogo di lavoro. Il contesto protagonista è stata un’ Organizzazione di Volontariato grazie alla quale, sia tra i volontari sia a livello di utenza, ogni giorno entrano in contatto persone di generazioni molto differenti. Lo studio ha seguito il Generative Sequential Mixed Methods Approach (Romaioli, 2022) un disegno di ricerca caratterizzato dalla combinazione di una prima fase quantitativa e di una seconda fase qualitativa. Nella prima fase è stato somministrato un questionario funzionale alla misurazione del livello di ageism, mentre nella seconda sono state condotte delle interviste semi strutturate che hanno permesso ai partecipanti di ripensare alla propria esperienza. Grazie alla capacità generativa delle interviste, nello scambio tra ricercatori e partecipanti, questi ultimi hanno potuto sfidare il pregiudizio espresso e ricostruirlo, ripensando al loro modo di relazionarsi con i più anziani. Grazie alle analisi tematiche condotte sui testi raccolti, infine, si sono potuti evidenziare i nuclei centrali delle narrazioni positive emerse, delineando nuove visioni di “anziani” e “anzianità”.
2022
To promote positive relationships in a organizational context: a study used to deconstruct ageism
Ageism
Volontariato
Costruzione Sociale
Mixed methods
Ricerca-azione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/56484