BACKGROUND: Negli ultimi anni l’escursionismo è diventato un’attività molto popolare e si prevede che la pratica dello stesso aumenterà del 15,2% annuo fino al 2030. Tuttavia, nell’ultimo triennio il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) ha ricevuto annualmente oltre 10.000 chiamate, di cui il 47% riguardava incidenti occorsi durante l’attività di escursionismo. Le principali cause di questi incidenti sono imputabili ad incapacità tecnica o fisica (73,9%). SCOPO DELLO STUDIO: Al fine di diminuire il numero di chiamate di soccorso, l’obiettivo dello studio è indagare se le segnaletiche apposte dal Club Alpino italiano (CAI) sono idonee a prevenire eventi avversi e, nello specifico, diano adeguate indicazioni circa l’impegno cardiocircolatorio, il tempo di percorrenza e il livello di difficoltà che gli escursionisti affronteranno. MATERIALI E METODI: Per svolgere il presente studio sono stati reclutati 29 partecipanti, con un’età media di 30,4 ± 8,2 e privi di patologie che potessero inficiare sul consumo di ossigeno (VO₂). I soggetti hanno svolto dapprima un test cardiopolmonare massimale, al fine di indagare il loro VO₂picco, e successivamente hanno percorso il sentiero N. 14 del Parco Regionale dei Colli Euganei, durante il quale è stata loro somministrata la scala di Borg in 8 punti specifici del cammino. In entrambi i test i parametri cardiopolmonari sono stati registrati tramite l’utilizzo di un metabolimetro portatile K5 (Cosmed, Rome, Italy) e, in seguito, tali valori sono stati rapportati, esprimendoli tramite percentuale, al fine di identificare l’intensità di esercizio ai quali i partecipanti erano stati sottoposti durante il sentiero. RISULTATI: Mediamente lo svolgimento del sentiero N. 14 è paragonabile ad un’attività di intensità lieve o moderata, con un indice medio di fatica percepita da parte dei soggetti di 11,90 ± 1.35 della scala di Borg e un VO₂ medio pari al 43,8 ±7,47 % del VO₂picco registrato durante il test massimale. Tuttavia, il VO₂picco raggiunto percorrendo il sentiero è stato in media il 74,2 ± 10,5% del VO₂picco ambulatoriale: tale dato indica che in determinati punti del tragitto l’intensità dello sforzo può diventare vigorosa (Cavigli et al. 2021). Ad ulteriore conferma di ciò, la fatica massima percepita dai soggetti durante in sentiero N. 14 è stata di 14,72 ±1,71 della scala di Borg. Quanto al tempo di percorrenza, in media i partecipanti hanno svolto il sentiero in 1 ora, 32 minuti e 29 sec ± 9 minuti, 20 secondi. CONCLUSIONI: Le informazioni fornite dalla segnaletica apposta dal CAI non sono idonee a prevenire eventi avversi durante lo svolgimento del sentiero preso in esame (sentiero N. 14 del Parco Regionale dei Colli Euganei). Invero, sebbene mediamente è stato svolto un esercizio di intensità moderata – che non è quasi mai controindicato, nemmeno a medie altitudini (Parati et al. 2018; Pelliccia et al. 2021; Cornwell et al. 2021) –, è stato rilevato che in determinati tratti del percorso l’attività fisica è stata di intensità vigorosa (Cavigli et al. 2021). Inoltre, il tempo di percorrenza è risultato nettamente inferiore a quello indicato dalla segnaletica del CAI. Di conseguenza, lo svolgimento di tale tragitto da parte di una popolazione più anziana con patologie croniche stabilizzate potrebbe richiedere un’intensità di esercizio maggiore, quindi, potrebbe potenzialmente esporre l’escursionista ad un elevato rischio per la salute.
Determinazione del consumo di ossigeno impiegato durante un sentiero escursionistico collinare prestabilito su volontari sani
BEDON, MARCO
2022/2023
Abstract
BACKGROUND: Negli ultimi anni l’escursionismo è diventato un’attività molto popolare e si prevede che la pratica dello stesso aumenterà del 15,2% annuo fino al 2030. Tuttavia, nell’ultimo triennio il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) ha ricevuto annualmente oltre 10.000 chiamate, di cui il 47% riguardava incidenti occorsi durante l’attività di escursionismo. Le principali cause di questi incidenti sono imputabili ad incapacità tecnica o fisica (73,9%). SCOPO DELLO STUDIO: Al fine di diminuire il numero di chiamate di soccorso, l’obiettivo dello studio è indagare se le segnaletiche apposte dal Club Alpino italiano (CAI) sono idonee a prevenire eventi avversi e, nello specifico, diano adeguate indicazioni circa l’impegno cardiocircolatorio, il tempo di percorrenza e il livello di difficoltà che gli escursionisti affronteranno. MATERIALI E METODI: Per svolgere il presente studio sono stati reclutati 29 partecipanti, con un’età media di 30,4 ± 8,2 e privi di patologie che potessero inficiare sul consumo di ossigeno (VO₂). I soggetti hanno svolto dapprima un test cardiopolmonare massimale, al fine di indagare il loro VO₂picco, e successivamente hanno percorso il sentiero N. 14 del Parco Regionale dei Colli Euganei, durante il quale è stata loro somministrata la scala di Borg in 8 punti specifici del cammino. In entrambi i test i parametri cardiopolmonari sono stati registrati tramite l’utilizzo di un metabolimetro portatile K5 (Cosmed, Rome, Italy) e, in seguito, tali valori sono stati rapportati, esprimendoli tramite percentuale, al fine di identificare l’intensità di esercizio ai quali i partecipanti erano stati sottoposti durante il sentiero. RISULTATI: Mediamente lo svolgimento del sentiero N. 14 è paragonabile ad un’attività di intensità lieve o moderata, con un indice medio di fatica percepita da parte dei soggetti di 11,90 ± 1.35 della scala di Borg e un VO₂ medio pari al 43,8 ±7,47 % del VO₂picco registrato durante il test massimale. Tuttavia, il VO₂picco raggiunto percorrendo il sentiero è stato in media il 74,2 ± 10,5% del VO₂picco ambulatoriale: tale dato indica che in determinati punti del tragitto l’intensità dello sforzo può diventare vigorosa (Cavigli et al. 2021). Ad ulteriore conferma di ciò, la fatica massima percepita dai soggetti durante in sentiero N. 14 è stata di 14,72 ±1,71 della scala di Borg. Quanto al tempo di percorrenza, in media i partecipanti hanno svolto il sentiero in 1 ora, 32 minuti e 29 sec ± 9 minuti, 20 secondi. CONCLUSIONI: Le informazioni fornite dalla segnaletica apposta dal CAI non sono idonee a prevenire eventi avversi durante lo svolgimento del sentiero preso in esame (sentiero N. 14 del Parco Regionale dei Colli Euganei). Invero, sebbene mediamente è stato svolto un esercizio di intensità moderata – che non è quasi mai controindicato, nemmeno a medie altitudini (Parati et al. 2018; Pelliccia et al. 2021; Cornwell et al. 2021) –, è stato rilevato che in determinati tratti del percorso l’attività fisica è stata di intensità vigorosa (Cavigli et al. 2021). Inoltre, il tempo di percorrenza è risultato nettamente inferiore a quello indicato dalla segnaletica del CAI. Di conseguenza, lo svolgimento di tale tragitto da parte di una popolazione più anziana con patologie croniche stabilizzate potrebbe richiedere un’intensità di esercizio maggiore, quindi, potrebbe potenzialmente esporre l’escursionista ad un elevato rischio per la salute.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/56701