Background: unified sports can be an innovative tool aimed at promoting social inclusion and challenging societal conventions related to intellectual disabilities. Individuals with intellectual disabilities often face significant obstacles in their social and daily lives due to widespread stigma and social exclusion. Unified sports, characterized by the joint participation of athletes with and without intellectual disabilities, provide a common ground for interaction, cooperation, and competition. This shared sporting environment lowers social barriers and fosters collaborative relationships among participants. This research is based on this fundamental premise to closely examine the effectiveness of unified sports, particularly unified basketball, in enhancing the inclusion of youth with intellectual disabilities in various social contexts. Purpose: to explore how participation in unified basketball programs influences interpersonal relationships between athletes with intellectual disabilities and their non-disabled partners and how it influences the overall perception of intellectual disability by the partners. Materials and Methods: a qualitative approach based on semi-structured interviews was adopted. These interviews, conducted with 7 athletes (average age 18.6 ± 5.6 years) and 4 partners (average age 17.25 ± 2.5 years) involved in unified basketball, aimed to explore the effect of such programs on social inclusion. Results: Peer relationships were described as fundamental within the team, with significant friendships and a strong sense of group belonging. However, some difficulties have arisen on the part of the partners in maintaining the right distance in relationships. The perception of disability changed positively over time, with a reduction in initial fears and recognition of the abilities and progress of people with disabilities. The role of partners has been primarily supportive, but it has still made a positive contribution to the experience of athletes with disabilities. Conclusions: these results are in line with existing literature and emphasize the importance of such programs in facilitating strong interpersonal relationships and promoting social inclusion. To maximize the impact of these programs, it is important to make them more accessible, organize similar activities outside of sports, and address barriers that limit inclusive participation.

Presupposti dello studio: lo sport unificato può rappresentare uno strumento innovativo che mira a promuovere l'inclusione sociale e a sfidare le convenzioni sociali legate alla disabilità intellettiva. Le persone con disabilità incontrano frequentemente sfide notevoli nella loro vita quotidiana e nelle interazioni sociali, a causa del pregiudizio che le espone a diverse forme di esclusione. Lo sport unificato, caratterizzato dalla partecipazione congiunta di atleti con e senza disabilità intellettiva, offre un terreno comune per l'interazione, la cooperazione e la competizione. Questo ambiente sportivo condiviso, abbassa le barriere sociali e promuove relazioni collaborative tra i partecipanti. Tale ricerca si basa su questa premessa fondamentale con l’intenzione di esaminare in dettaglio l'efficacia del basket unificato per migliorare l'inclusione dei ragazzi con disabilità intellettiva. Scopo dello studio: esplorare come la partecipazione ai programmi di basket unificato influenza le relazioni interpersonali tra gli atleti con disabilità intellettiva e i loro partner senza disabilità e come influenza la percezione generale della disabilità intellettiva da parte dei partner. Materiali e metodi: è stato adottato un approccio qualitativo basato su interviste semi-strutturate. Queste interviste, condotte con 7 atleti (18,6 ± 5,6 anni di media) e 4 partner (17,25 ± 2,5 anni di media) coinvolti nel basket unificato, miravano a esplorare l'effetto di tali programmi sull'inclusione sociale. Risultati: Le relazioni tra pari sono state descritte come fondamentali all’interno della squadra, con amicizie significative e un forte senso di appartenenza al gruppo. Tuttavia, sono emerse alcune difficoltà, da parte dei partner, nel mantenere la giusta distanza nelle relazioni. La percezione della disabilità è cambiata positivamente nel tempo, con la riduzione dei timori iniziali e il riconoscimento delle abilità e dei progressi delle persone con disabilità. Il ruolo dei partner è stato principalmente assistenziale, ma ha comunque contribuito positivamente all'esperienza degli atleti con disabilità. Conclusioni: Questi risultati sono in linea con la letteratura esistente e sottolineano l'importanza di tali programmi nell'agevolare relazioni interpersonali solide e promuovere l'inclusione sociale. Per massimizzare l'impatto di questi programmi, è importante renderli più accessibili, organizzare attività simili al di fuori dello sport e affrontare le barriere che limitano la partecipazione inclusiva.

Relazioni tra pari e percezione della disabiità: l'esperienza di una squadra di basket unificato

VANIN, ENRICO
2022/2023

Abstract

Background: unified sports can be an innovative tool aimed at promoting social inclusion and challenging societal conventions related to intellectual disabilities. Individuals with intellectual disabilities often face significant obstacles in their social and daily lives due to widespread stigma and social exclusion. Unified sports, characterized by the joint participation of athletes with and without intellectual disabilities, provide a common ground for interaction, cooperation, and competition. This shared sporting environment lowers social barriers and fosters collaborative relationships among participants. This research is based on this fundamental premise to closely examine the effectiveness of unified sports, particularly unified basketball, in enhancing the inclusion of youth with intellectual disabilities in various social contexts. Purpose: to explore how participation in unified basketball programs influences interpersonal relationships between athletes with intellectual disabilities and their non-disabled partners and how it influences the overall perception of intellectual disability by the partners. Materials and Methods: a qualitative approach based on semi-structured interviews was adopted. These interviews, conducted with 7 athletes (average age 18.6 ± 5.6 years) and 4 partners (average age 17.25 ± 2.5 years) involved in unified basketball, aimed to explore the effect of such programs on social inclusion. Results: Peer relationships were described as fundamental within the team, with significant friendships and a strong sense of group belonging. However, some difficulties have arisen on the part of the partners in maintaining the right distance in relationships. The perception of disability changed positively over time, with a reduction in initial fears and recognition of the abilities and progress of people with disabilities. The role of partners has been primarily supportive, but it has still made a positive contribution to the experience of athletes with disabilities. Conclusions: these results are in line with existing literature and emphasize the importance of such programs in facilitating strong interpersonal relationships and promoting social inclusion. To maximize the impact of these programs, it is important to make them more accessible, organize similar activities outside of sports, and address barriers that limit inclusive participation.
2022
Peer relationships and perceptions of disabiity: the experience of a unified basketball team
Presupposti dello studio: lo sport unificato può rappresentare uno strumento innovativo che mira a promuovere l'inclusione sociale e a sfidare le convenzioni sociali legate alla disabilità intellettiva. Le persone con disabilità incontrano frequentemente sfide notevoli nella loro vita quotidiana e nelle interazioni sociali, a causa del pregiudizio che le espone a diverse forme di esclusione. Lo sport unificato, caratterizzato dalla partecipazione congiunta di atleti con e senza disabilità intellettiva, offre un terreno comune per l'interazione, la cooperazione e la competizione. Questo ambiente sportivo condiviso, abbassa le barriere sociali e promuove relazioni collaborative tra i partecipanti. Tale ricerca si basa su questa premessa fondamentale con l’intenzione di esaminare in dettaglio l'efficacia del basket unificato per migliorare l'inclusione dei ragazzi con disabilità intellettiva. Scopo dello studio: esplorare come la partecipazione ai programmi di basket unificato influenza le relazioni interpersonali tra gli atleti con disabilità intellettiva e i loro partner senza disabilità e come influenza la percezione generale della disabilità intellettiva da parte dei partner. Materiali e metodi: è stato adottato un approccio qualitativo basato su interviste semi-strutturate. Queste interviste, condotte con 7 atleti (18,6 ± 5,6 anni di media) e 4 partner (17,25 ± 2,5 anni di media) coinvolti nel basket unificato, miravano a esplorare l'effetto di tali programmi sull'inclusione sociale. Risultati: Le relazioni tra pari sono state descritte come fondamentali all’interno della squadra, con amicizie significative e un forte senso di appartenenza al gruppo. Tuttavia, sono emerse alcune difficoltà, da parte dei partner, nel mantenere la giusta distanza nelle relazioni. La percezione della disabilità è cambiata positivamente nel tempo, con la riduzione dei timori iniziali e il riconoscimento delle abilità e dei progressi delle persone con disabilità. Il ruolo dei partner è stato principalmente assistenziale, ma ha comunque contribuito positivamente all'esperienza degli atleti con disabilità. Conclusioni: Questi risultati sono in linea con la letteratura esistente e sottolineano l'importanza di tali programmi nell'agevolare relazioni interpersonali solide e promuovere l'inclusione sociale. Per massimizzare l'impatto di questi programmi, è importante renderli più accessibili, organizzare attività simili al di fuori dello sport e affrontare le barriere che limitano la partecipazione inclusiva.
Relazioni tra pari
Sport unificato
Percezione
Inclusione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/56727