L’elaborato ha l’obbiettivo di illustrare la relazione tra i disturbi del comportamento alimentare e i contenuti diffusi sui social media e i possibili effetti che possono avere sui DCA. Nel primo capitolo viene fornita una definizione e una classificazione dei disturbi del comportamento alimentare, descrivendo i relativi criteri diagnostici in accordo con la quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali (DSM – 5). Nel secondo capitolo è stato dedicato un maggiore spazio all’aspetto sociale ed in particolare alle modalità attraverso cui i social network possono agire come fattori di rischio (e talvolta di protezione) aumentando le probabilità della persona, solitamente in età adolescenziale, di sviluppare il disturbo. Sono state analizzate, inoltre, le diverse tipologie di contenuti virali, quali Fitspiration e Thinspiration e il loro possibile effetto sui DCA. Nel terzo capitolo sono state approfondite alcune tipologie di intervento possibili nell’ambito dei disturbi alimentari e viene dato particolare rilievo alle attività di prevenzione primaria che, se incrementate, contribuirebbero alla sensibilizzazione ed alla diffusione di maggiori livelli di stima e accettazione di sé e del proprio corpo. La parte conclusiva presenta una rassegna critica della letteratura analizzata, sottolineando la complessità dei DCA, i quali insorgono non da una causa chiaramente identificabile ma da un insieme di fattori di rischio di tipo psicologico, genetico, culturale etc. interagenti tra loro (Volpe et al., 2016; Salvo, 2018). I social network possono fungere da fattori di rischio e aumentare la probabilità di sviluppare un disturbo alimentare, favorendo sia una percezione della propria immagine corporea in termini maggiormente negativi, sia l’opportunità di attuare comportamenti di mantenimento del disturbo. Tuttavia viene presentata anche l’altra faccia della medaglia dei social media: possono essere anche un fattore di supporto per una persona con disturbo dell’alimentazione poiché costituiscono una fonte inesauribile di informazioni e sono una modalità attraverso cui la persona può ricevere consigli e supporto, ed imparare meglio a comprendere migliori strategie per gestire meglio gli effetti negativi derivanti dal disturbo attraverso il confronto con altri che possiedono le stesse difficoltà (Yan et al., 2012).

Il ruolo dei social media nei disturbi del comportamento alimentare

SAPONARA, ANNAMARIA
2022/2023

Abstract

L’elaborato ha l’obbiettivo di illustrare la relazione tra i disturbi del comportamento alimentare e i contenuti diffusi sui social media e i possibili effetti che possono avere sui DCA. Nel primo capitolo viene fornita una definizione e una classificazione dei disturbi del comportamento alimentare, descrivendo i relativi criteri diagnostici in accordo con la quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali (DSM – 5). Nel secondo capitolo è stato dedicato un maggiore spazio all’aspetto sociale ed in particolare alle modalità attraverso cui i social network possono agire come fattori di rischio (e talvolta di protezione) aumentando le probabilità della persona, solitamente in età adolescenziale, di sviluppare il disturbo. Sono state analizzate, inoltre, le diverse tipologie di contenuti virali, quali Fitspiration e Thinspiration e il loro possibile effetto sui DCA. Nel terzo capitolo sono state approfondite alcune tipologie di intervento possibili nell’ambito dei disturbi alimentari e viene dato particolare rilievo alle attività di prevenzione primaria che, se incrementate, contribuirebbero alla sensibilizzazione ed alla diffusione di maggiori livelli di stima e accettazione di sé e del proprio corpo. La parte conclusiva presenta una rassegna critica della letteratura analizzata, sottolineando la complessità dei DCA, i quali insorgono non da una causa chiaramente identificabile ma da un insieme di fattori di rischio di tipo psicologico, genetico, culturale etc. interagenti tra loro (Volpe et al., 2016; Salvo, 2018). I social network possono fungere da fattori di rischio e aumentare la probabilità di sviluppare un disturbo alimentare, favorendo sia una percezione della propria immagine corporea in termini maggiormente negativi, sia l’opportunità di attuare comportamenti di mantenimento del disturbo. Tuttavia viene presentata anche l’altra faccia della medaglia dei social media: possono essere anche un fattore di supporto per una persona con disturbo dell’alimentazione poiché costituiscono una fonte inesauribile di informazioni e sono una modalità attraverso cui la persona può ricevere consigli e supporto, ed imparare meglio a comprendere migliori strategie per gestire meglio gli effetti negativi derivanti dal disturbo attraverso il confronto con altri che possiedono le stesse difficoltà (Yan et al., 2012).
2022
The role of social media in eating disorders
Disturbi alimentari
Social media
Anoressia nervosa
Bulimia nervosa
Binge eating
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57697