​Overgeneral Memory e depressione: uno studio sulla concordanza tra test per l’assessment del fenomeno

The present study aims to investigate the phenomenon of Overgeneral Memory (OGM) in individuals with a current or past history of depressive symptoms and specifically focuses on the evaluation and detection of this mnemonic bias. The first part of the discussion consists of a review in which topics related to the cognitive bases of OGM, the main tools used for the assessment of the phenomenon, and the ways in which this deficit manifests in depression are exhaustively explored. Subsequently, the experimental section of the paper is introduced, describing the methods by which the empirical investigation was conducted. The research was organized in 2 phases: a screening phase aimed at detecting the possible presence of depressive symptoms in participants; and a phase of three tasks completion (derived from the AMT, SCEPT, TEMPau tools) to collect subjects' autobiographical memories. The main aim of the experiment was to study the concordance between tests: the analyses showed that the three tools are highly discordant with each other, indicating a lack of consistency and low reliability of the instruments. Further investigations sought to understand which test was best able to detect OGM in those who have experienced a depressive state, and the SCEPT, when paired with a scoring procedure based on the calculation of proportions of specific and generic memories, proved to be the tool that shows the most significant differences between the three groups in detecting such bias.

Il presente studio è volto a indagare il fenomeno dell’Overgeneral Memory (OGM) in individui con una storia presente o passata di sintomatologia depressiva, e si focalizza specificatamente sulla valutazione e rilevazione di suddetto bias mnestico. La prima parte della trattazione consiste in una rassegna in cui vengono approfondite in maniera esaustiva tematiche inerenti le basi cognitive dell’OGM, i principali strumenti adibiti all’assessment del fenomeno, e le modalità con cui questo deficit si declina nella depressione. Successivamente si apre la sezione sperimentale dell’elaborato, in cui vengono descritte le modalità con cui è stata condotta l’indagine empirica. La ricerca è stata organizzata in 2 fasi: una di screening volta a riscontrare l’eventuale presenza nei partecipanti di sintomatologia depressiva; e una di compilazione di tre tasks (derivanti dagli strumenti AMT, SCEPT, TEMPau) col fine di raccogliere i ricordi autobiografici dei soggetti. L’obiettivo principale dell’esperimento è stato quello di studiare la concordanza tra test: dalle analisi è emerso che i tre strumenti risultano altamente discordanti tra loro, e ciò è indicatore di poca coerenza e bassa attendibilità degli strumenti. Ulteriori approfondimenti hanno cercato di comprendere quale fosse il test migliore in grado rilevare l’OGM in coloro che hanno fatto esperienza di uno stato depressivo, e lo SCEPT, quando associato a una procedura di scoring fondata sul calcolo delle proporzioni di ricordi specifici e generici, si è dimostrato essere, tra tutti, lo strumento che mostra maggiori differenze significative tra i tre gruppi nella rilevazione di tale bias.