Attention deficit hyperactivity disorder (ADHD) is a neurodevelopmental disorder characterized by states of inattention and/or hyperactivity and impulsivity that significantly impair the functioning of the person in different life contexts (DSM-5). Recently, a new hypothesis assumes that these difficulties result from difficulties in adaptive cognitive control, which is the ability to optimize in a flexible way the cognitive resources as a function of the contextual predictability (van Meel et al., 2007; Braver, 2012; Braem & Egner, 2018; van Hulst et al., 2018; Suarez et al., 2021; Cai et al., 2023). The research project "Development of Adaptive Cognitive Control: a Multicentric Work" (CALM) aims to define the developmental trajectories of adaptive cognitive control in children aged between 7 and 14 years with typical development (TD) and with Attention-deficit Hyperactivity disorder (ADHD) (Mento et al., in prep.). Specifically, this thesis aims to understand through a modified version of the FLANKER task (Mento et al., in prep.) how ADHD children modulate the interference effect according to the predictability of the context. In particular, a manipulation of the List-Wide Proportion Congruency Effect (LWPC) was used, creating a predictive context (83% congruent trials) and a non-predictive context (50% congruent trials). Results show that there is a modulation of the congruency effect in terms of reaction times: both groups reduce the congruence effect in the non-predictive block. There is, however, a difference in accuracy: despite the observed speeding in the non-predictive block, the control group also becomes more accurate in incongruent trials while the ADHD group remains unchanged. Hence, ADHD children adapt their reaction times as a function of the predictive context, but they do not gain in terms of accuracy. This suggests that proactive control elicited in a less predictive context may be less efficient in ADHD children.

Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da stati di disattenzione e/o iperattività e impulsività che compromettono significativamente il funzionamento della persona in diversi contesti di vita (DSM-5). Recentemente, una nuova ipotesi assume che queste difficoltà derivino da deficit del controllo cognitivo adattivo, ossia della capacità di ottimizzare in maniera flessibile le risorse cognitive in funzione della predicibilità del contesto (van Meel et al., 2007; Braver, 2012; Braem & Egner, 2018; van Hulst et al., 2018; Suarez et al., 2021; Cai et al., 2023). Il progetto di ricerca “Sviluppo del Controllo cognitivo Adattivo: un Lavoro Multicentrico” (CALM) mira a definire le traiettorie di sviluppo del controllo cognitivo adattivo nei bambini a sviluppo tipico (TD) e atipico (ADHD) di età compresa tra i 7 e i 14 anni (Mento et al., in prep.). Nello specifico, il presente lavoro ha l’obiettivo di comprendere tramite una versione modificata del FLANKER task (Mento et al., in prep.) come i bambini ADHD modulano l'effetto interferenza in funzione della predicibilità del contesto. In particolare, è stata utilizzata una manipolazione della proporzione di congruenza a livello di lista (LWPC), creando un contesto predittivo (83% trials congruenti) e un contesto non predittivo (50% trials congruenti). I risultati mostrano che vi è una modulazione dell’effetto congruenza a livello di tempi di risposta: entrambi i gruppi riducono l’effetto congruenza nel blocco non predittivo. Vi è tuttavia una differenza a livello di accuratezza: nonostante la velocizzazione osservata nel blocco non predittivo, il gruppo di controllo diventa anche più accurato nei trials incongruenti mentre il gruppo ADHD rimane invariato. Pertanto, in presenza di contesti predittivi differenti, il gruppo ADHD è in grado di adattarsi in termini di velocità ma non trae beneficio in termini di accuratezza. Ciò suggerisce che il controllo proattivo richiesto in un contesto meno predicibile potrebbe essere meno efficiente in bambini ADHD.

La modulazione dell'effetto interferenza in funzione del contesto: uno studio con bambini ADHD

ZAMPROGNO, ELENA
2022/2023

Abstract

Attention deficit hyperactivity disorder (ADHD) is a neurodevelopmental disorder characterized by states of inattention and/or hyperactivity and impulsivity that significantly impair the functioning of the person in different life contexts (DSM-5). Recently, a new hypothesis assumes that these difficulties result from difficulties in adaptive cognitive control, which is the ability to optimize in a flexible way the cognitive resources as a function of the contextual predictability (van Meel et al., 2007; Braver, 2012; Braem & Egner, 2018; van Hulst et al., 2018; Suarez et al., 2021; Cai et al., 2023). The research project "Development of Adaptive Cognitive Control: a Multicentric Work" (CALM) aims to define the developmental trajectories of adaptive cognitive control in children aged between 7 and 14 years with typical development (TD) and with Attention-deficit Hyperactivity disorder (ADHD) (Mento et al., in prep.). Specifically, this thesis aims to understand through a modified version of the FLANKER task (Mento et al., in prep.) how ADHD children modulate the interference effect according to the predictability of the context. In particular, a manipulation of the List-Wide Proportion Congruency Effect (LWPC) was used, creating a predictive context (83% congruent trials) and a non-predictive context (50% congruent trials). Results show that there is a modulation of the congruency effect in terms of reaction times: both groups reduce the congruence effect in the non-predictive block. There is, however, a difference in accuracy: despite the observed speeding in the non-predictive block, the control group also becomes more accurate in incongruent trials while the ADHD group remains unchanged. Hence, ADHD children adapt their reaction times as a function of the predictive context, but they do not gain in terms of accuracy. This suggests that proactive control elicited in a less predictive context may be less efficient in ADHD children.
2022
The modulation of the interference effect according to the context: a study with ADHD children
Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da stati di disattenzione e/o iperattività e impulsività che compromettono significativamente il funzionamento della persona in diversi contesti di vita (DSM-5). Recentemente, una nuova ipotesi assume che queste difficoltà derivino da deficit del controllo cognitivo adattivo, ossia della capacità di ottimizzare in maniera flessibile le risorse cognitive in funzione della predicibilità del contesto (van Meel et al., 2007; Braver, 2012; Braem & Egner, 2018; van Hulst et al., 2018; Suarez et al., 2021; Cai et al., 2023). Il progetto di ricerca “Sviluppo del Controllo cognitivo Adattivo: un Lavoro Multicentrico” (CALM) mira a definire le traiettorie di sviluppo del controllo cognitivo adattivo nei bambini a sviluppo tipico (TD) e atipico (ADHD) di età compresa tra i 7 e i 14 anni (Mento et al., in prep.). Nello specifico, il presente lavoro ha l’obiettivo di comprendere tramite una versione modificata del FLANKER task (Mento et al., in prep.) come i bambini ADHD modulano l'effetto interferenza in funzione della predicibilità del contesto. In particolare, è stata utilizzata una manipolazione della proporzione di congruenza a livello di lista (LWPC), creando un contesto predittivo (83% trials congruenti) e un contesto non predittivo (50% trials congruenti). I risultati mostrano che vi è una modulazione dell’effetto congruenza a livello di tempi di risposta: entrambi i gruppi riducono l’effetto congruenza nel blocco non predittivo. Vi è tuttavia una differenza a livello di accuratezza: nonostante la velocizzazione osservata nel blocco non predittivo, il gruppo di controllo diventa anche più accurato nei trials incongruenti mentre il gruppo ADHD rimane invariato. Pertanto, in presenza di contesti predittivi differenti, il gruppo ADHD è in grado di adattarsi in termini di velocità ma non trae beneficio in termini di accuratezza. Ciò suggerisce che il controllo proattivo richiesto in un contesto meno predicibile potrebbe essere meno efficiente in bambini ADHD.
modulazione
effetto interferenza
contesto
bambini
ADHD
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/58147