La questione comunitaria trova nella filosofia kantiana e più specificatamente nella Critica della capacità di giudizio un luogo di particolare interesse: la presente tesi si propone di tematizzare e mettere in luce la profonda istanza comunitaria che sembra pervadere l’intera opera kantiana. Prima di addentrarmi nella trattazione delle diverse forme di comunità che sostengo possano emergere da tale analisi, ritengo opportuno soffermarmi sulle ragioni che mi hanno portato ad individuare proprio nella Critica della capacità di giudizio il luogo d’elezione per sviluppare la tematica comunitaria. Nel secondo capitolo invece, cercherò innanzitutto di mettere in evidenza le peculiarità del giudizio di gusto che ritengo possano contribuire a delineare quella che viene definita “comunità estetica”. Presterò particolare attenzione alla questione della comunicabilità, che non può che condurci direttamente alla teoria del senso comune come presupposto necessario alla comunicabilità dei giudizi di gusto. Il terzo capitolo, dedicato all’analisi della Critica di capacità di giudizio teleologica, permetterà di individuare un altro elemento suscettibile di essere interpretato dal punto di vista comunitario: nell’ ampio concetto di cultura rientra infatti anche il momento della civilizzazione, che, operando attraverso un percorso di disciplinamento ed educazione che presenta dei forti tratti di condivisione e intersoggettività, manifesta il compito primario di inserire l’essere umano nel tessuto sociale. Per concludere, attraverso un parallelismo con la nozione di regno dei fini, vorrei suggerire la possibilità di intendere in prospettiva comunitaria la stessa destinazione morale finale, rispetto alla quale la funzione formatrice del gusto e quella civilizzatrice della cultura risultano propedeutiche: la realizzazione del sommo bene nel mondo sensibile.
Gusto, senso comune e cultura: la Critica del Giudizio come orizzonte di comprensione del pensiero comunitario di Kant
PELLEGRINI, ALICE
2022/2023
Abstract
La questione comunitaria trova nella filosofia kantiana e più specificatamente nella Critica della capacità di giudizio un luogo di particolare interesse: la presente tesi si propone di tematizzare e mettere in luce la profonda istanza comunitaria che sembra pervadere l’intera opera kantiana. Prima di addentrarmi nella trattazione delle diverse forme di comunità che sostengo possano emergere da tale analisi, ritengo opportuno soffermarmi sulle ragioni che mi hanno portato ad individuare proprio nella Critica della capacità di giudizio il luogo d’elezione per sviluppare la tematica comunitaria. Nel secondo capitolo invece, cercherò innanzitutto di mettere in evidenza le peculiarità del giudizio di gusto che ritengo possano contribuire a delineare quella che viene definita “comunità estetica”. Presterò particolare attenzione alla questione della comunicabilità, che non può che condurci direttamente alla teoria del senso comune come presupposto necessario alla comunicabilità dei giudizi di gusto. Il terzo capitolo, dedicato all’analisi della Critica di capacità di giudizio teleologica, permetterà di individuare un altro elemento suscettibile di essere interpretato dal punto di vista comunitario: nell’ ampio concetto di cultura rientra infatti anche il momento della civilizzazione, che, operando attraverso un percorso di disciplinamento ed educazione che presenta dei forti tratti di condivisione e intersoggettività, manifesta il compito primario di inserire l’essere umano nel tessuto sociale. Per concludere, attraverso un parallelismo con la nozione di regno dei fini, vorrei suggerire la possibilità di intendere in prospettiva comunitaria la stessa destinazione morale finale, rispetto alla quale la funzione formatrice del gusto e quella civilizzatrice della cultura risultano propedeutiche: la realizzazione del sommo bene nel mondo sensibile.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Pellegrini_Alice.pdf.pdf
accesso riservato
Dimensione
1.01 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.01 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/58775