Negli ultimi anni, la letteratura internazionale ha evidenziato che i soggetti con Disturbo dello Spettro dell’Autismo sembrano mostrare una maggiore vulnerabilità per l’insorgenza di problematiche di salute mentale rispetto alla popolazione generale; tra queste, l’ansia rappresenta una delle condizioni maggiormente frequenti nei soggetti appartenenti allo spettro (Conner et al., 2020; McCauley et al., 2020). Emergono, inoltre, importanti differenze di genere in relazione alla sintomatologia ansiosa: la letteratura ha infatti evidenziato che le donne con ASD presentano livelli di ansia significativamente superiori agli uomini (Sedgewick et al., 2020). Un filone di ricerca ipotizza che le vulnerabilità mostrate dagli individui con ASD possano essere in parte riconducibili alle difficoltà che questi mostrano nei processi di regolazione emotiva (Franciosi, 2017; Cai et al., 2018). È stato inoltre evidenziato che gli individui autistici ricorrerebbero maggiormente a strategie cognitive di regolazione emotiva disfunzionali; tale elemento potrebbe contribuire all’instaurarsi e al mantenersi delle problematiche emotive e comportamentali degli individui con ASD (Samson et al., 2014). Oltre a ciò, la ricerca ha rilevato che bassi livelli di supporto sociale possono rappresentare un importante fattore di rischio per l’esordio di problematiche ansiose; questo parrebbe particolarmente vero in età adolescenziale, periodo in cui le richieste di sviluppo possono aumentare le vulnerabilità dell’individuo (Moeller & Seehuus, 2019). Il ruolo del supporto sociale percepito negli adolescenti con ASD appare ad oggi poco indagato; le poche ricerche in merito hanno evidenziato che gli individui autistici riportano livelli di supporto sociale percepito inferiore ai soggetti a sviluppo tipico (Alvarez‐Fernandez et al., 2017). Il presente studio si propone dunque di analizzare i livelli di ansia in un campione di adolescenti (13-22 anni) con Disturbo dello Spettro Autistico senza associazione di Disabilità Intellettiva (ASD, N=14, 7M e 7F); i risultati saranno confrontati con quelli rivelati su un campione di coetanei a sviluppo tipico (TD, N=14, 7M e 7F). Si indagherà poi il ruolo ricoperto dalle strategie cognitive di regolazione emotiva e dal supporto sociale percepito nell’insorgenza e nel mantenimento dei livelli di ansia rilevati nel campione clinico. Si prenderanno inoltre in considerazione eventuali possibili differenze legate al genere dei partecipanti. Si discuteranno, infine, i risultati dello studio e le implicazioni cliniche ad esso associate.
SINTOMATOLOGIA ANSIOSA IN ADOLESCENTI CON DISTURBO DELLO SPETTRO DELL’AUTISMO: IL RUOLO DELLE DIFFERENZE DI GENERE, DELLE STRATEGIE COGNITIVE DI REGOLAZIONE EMOTIVA E DEL SUPPORTO SOCIALE PERCEPITO
ALLEGRINI, SARA
2022/2023
Abstract
Negli ultimi anni, la letteratura internazionale ha evidenziato che i soggetti con Disturbo dello Spettro dell’Autismo sembrano mostrare una maggiore vulnerabilità per l’insorgenza di problematiche di salute mentale rispetto alla popolazione generale; tra queste, l’ansia rappresenta una delle condizioni maggiormente frequenti nei soggetti appartenenti allo spettro (Conner et al., 2020; McCauley et al., 2020). Emergono, inoltre, importanti differenze di genere in relazione alla sintomatologia ansiosa: la letteratura ha infatti evidenziato che le donne con ASD presentano livelli di ansia significativamente superiori agli uomini (Sedgewick et al., 2020). Un filone di ricerca ipotizza che le vulnerabilità mostrate dagli individui con ASD possano essere in parte riconducibili alle difficoltà che questi mostrano nei processi di regolazione emotiva (Franciosi, 2017; Cai et al., 2018). È stato inoltre evidenziato che gli individui autistici ricorrerebbero maggiormente a strategie cognitive di regolazione emotiva disfunzionali; tale elemento potrebbe contribuire all’instaurarsi e al mantenersi delle problematiche emotive e comportamentali degli individui con ASD (Samson et al., 2014). Oltre a ciò, la ricerca ha rilevato che bassi livelli di supporto sociale possono rappresentare un importante fattore di rischio per l’esordio di problematiche ansiose; questo parrebbe particolarmente vero in età adolescenziale, periodo in cui le richieste di sviluppo possono aumentare le vulnerabilità dell’individuo (Moeller & Seehuus, 2019). Il ruolo del supporto sociale percepito negli adolescenti con ASD appare ad oggi poco indagato; le poche ricerche in merito hanno evidenziato che gli individui autistici riportano livelli di supporto sociale percepito inferiore ai soggetti a sviluppo tipico (Alvarez‐Fernandez et al., 2017). Il presente studio si propone dunque di analizzare i livelli di ansia in un campione di adolescenti (13-22 anni) con Disturbo dello Spettro Autistico senza associazione di Disabilità Intellettiva (ASD, N=14, 7M e 7F); i risultati saranno confrontati con quelli rivelati su un campione di coetanei a sviluppo tipico (TD, N=14, 7M e 7F). Si indagherà poi il ruolo ricoperto dalle strategie cognitive di regolazione emotiva e dal supporto sociale percepito nell’insorgenza e nel mantenimento dei livelli di ansia rilevati nel campione clinico. Si prenderanno inoltre in considerazione eventuali possibili differenze legate al genere dei partecipanti. Si discuteranno, infine, i risultati dello studio e le implicazioni cliniche ad esso associate.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/58821