La gestione del traffico spaziale attorno alla Terra sta diventando sempre più impegnativa a causa della presenza in orbita di un numero sempre maggiore di satelliti. Infatti, con l’aumento di veicoli spaziali in orbita, maggiore è anche il numero di detriti presenti che vanno evitati in modo da non cadere in un effetto a catena noto come Sindrome di Kessler. Il consulente NASA aveva, infatti, ipotizzato uno scenario in cui il volume di detriti in orbita sarebbe diventato talmente elevato da scatenare reazioni a catena di impatti multipli rendendo praticamente impossibile l’accesso allo spazio per diverse generazioni. Risulta dunque fondamentale per le missioni spaziali proteggersi dai detriti in orbita ma non sempre, però, le tecniche attive sono efficaci. A causa delle piccole dimensioni e delle altissime velocità di alcuni detriti risulta difficile poterli tracciare ed effettuare manovre evasive, diventano dunque necessarie tecniche di protezione passive da installare sui nuovi satelliti così da evitare impatti catastrofici per le missioni. In questa tesi viene presentata l’analisi e la ricostruzione, analizzando 11 video ottenuti in laboratorio, delle nubi di detriti generate da impatti iperveloci su una lastra di alluminio. Grazie a questi studi si riescono a prevedere più accuratamente i danni generati dagli impatti in orbita così da poter implementare sistemi di protezione sempre più efficienti ed evitare lo scenario ipotizzato da Kessler.

Studio e ricostruzione bidimensionale di nube di detriti a seguito di impatto iperveloce su piastra di alluminio

VISENTIN, ALESSIA
2022/2023

Abstract

La gestione del traffico spaziale attorno alla Terra sta diventando sempre più impegnativa a causa della presenza in orbita di un numero sempre maggiore di satelliti. Infatti, con l’aumento di veicoli spaziali in orbita, maggiore è anche il numero di detriti presenti che vanno evitati in modo da non cadere in un effetto a catena noto come Sindrome di Kessler. Il consulente NASA aveva, infatti, ipotizzato uno scenario in cui il volume di detriti in orbita sarebbe diventato talmente elevato da scatenare reazioni a catena di impatti multipli rendendo praticamente impossibile l’accesso allo spazio per diverse generazioni. Risulta dunque fondamentale per le missioni spaziali proteggersi dai detriti in orbita ma non sempre, però, le tecniche attive sono efficaci. A causa delle piccole dimensioni e delle altissime velocità di alcuni detriti risulta difficile poterli tracciare ed effettuare manovre evasive, diventano dunque necessarie tecniche di protezione passive da installare sui nuovi satelliti così da evitare impatti catastrofici per le missioni. In questa tesi viene presentata l’analisi e la ricostruzione, analizzando 11 video ottenuti in laboratorio, delle nubi di detriti generate da impatti iperveloci su una lastra di alluminio. Grazie a questi studi si riescono a prevedere più accuratamente i danni generati dagli impatti in orbita così da poter implementare sistemi di protezione sempre più efficienti ed evitare lo scenario ipotizzato da Kessler.
2022
study and two-dimensional reconstruction of a cloud of debris following a hypervelocity impact on an aluminum plate
Detriti spaziali
impatti iperveloci
ricostruzione 2D
piastra alluminio
nube
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/58875