Gli sviluppi tecnologici e digitali avvenuti nell’ultimo secolo sono stati intensi ed hanno avuto un’evoluzione rapida. Al giorno d’oggi viviamo, dunque, in società altamente mediatiche e, per questo, complesse. Riuscire a raccapezzarsi in questa realtà può risultare, in molti casi, tutt’altro che semplice e ‘rilassante’. Dunque, sono necessari strumenti, competenze, abilità, ma, soprattutto un pensiero critico per poter gestire questa grande complessità in cui siamo inseriti. È importante educare i bambini, sin Nella tesi ci si è soffermati sull’analisi del rapporto tra i bambini e i mezzi di comunicazione di massa, per riflettere su quale possa essere il modo migliore di far entrare in contatto questi due mondi, educando i primi ad un atteggiamento positivo, propositivo e costruttivo nei confronti dei secondi. Molti autori negli ultimi decenni hanno provato a trovare una risposta a questa esigenza, trovando, alcuni, una posizione negativa e distruttiva nei confronti della tecnologia, mentre altri si posizionano in una posizione troppo positiva e utopica nei confronti di questi mezzi tecnologici. La media education che viene invece proposta da David Buckingham prende una posizione più neutrale nei confronti della tecnologia, considerandola collegata al contesto in cui è inserita e alle modalità con cui viene utilizzata. Secondo la sua prospettiva, è importante analizzare e approfondire tutto ciò che riguarda il digitale, sviluppando quindi un pensiero critico che porti poi all’azione. Nel primo capitolo, si è partiti da una carrellata di quella che è stata la storia dei mezzi di comunicazione di massa, tornando indietro nel tempo fino all’invenzione della scrittura. Nel secondo capitolo, è stato poi affrontato l’evoluzione del concetto di infanzia e dell’atteggiamento che si è avuto nei confronti dei “non adulti”, come alcuni autori hanno chiamato i bambini. Inoltre, si parla del passaggio dalla media literacy alla media education. Nel terzo e ultimo capitolo, viene spiegato lo studio che è stato fatto con 14 bambini, tra i dieci e gli undici anni, riguardo al tipo di rapporto con la tecnologia e i mezzi di comunicazione di massa, attraverso delle interviste dialogiche.

Esplorare nuovi mondi. Bambini e mezzi di comunicazione di massa.

RAMPAZZO, YLENIA
2022/2023

Abstract

Gli sviluppi tecnologici e digitali avvenuti nell’ultimo secolo sono stati intensi ed hanno avuto un’evoluzione rapida. Al giorno d’oggi viviamo, dunque, in società altamente mediatiche e, per questo, complesse. Riuscire a raccapezzarsi in questa realtà può risultare, in molti casi, tutt’altro che semplice e ‘rilassante’. Dunque, sono necessari strumenti, competenze, abilità, ma, soprattutto un pensiero critico per poter gestire questa grande complessità in cui siamo inseriti. È importante educare i bambini, sin Nella tesi ci si è soffermati sull’analisi del rapporto tra i bambini e i mezzi di comunicazione di massa, per riflettere su quale possa essere il modo migliore di far entrare in contatto questi due mondi, educando i primi ad un atteggiamento positivo, propositivo e costruttivo nei confronti dei secondi. Molti autori negli ultimi decenni hanno provato a trovare una risposta a questa esigenza, trovando, alcuni, una posizione negativa e distruttiva nei confronti della tecnologia, mentre altri si posizionano in una posizione troppo positiva e utopica nei confronti di questi mezzi tecnologici. La media education che viene invece proposta da David Buckingham prende una posizione più neutrale nei confronti della tecnologia, considerandola collegata al contesto in cui è inserita e alle modalità con cui viene utilizzata. Secondo la sua prospettiva, è importante analizzare e approfondire tutto ciò che riguarda il digitale, sviluppando quindi un pensiero critico che porti poi all’azione. Nel primo capitolo, si è partiti da una carrellata di quella che è stata la storia dei mezzi di comunicazione di massa, tornando indietro nel tempo fino all’invenzione della scrittura. Nel secondo capitolo, è stato poi affrontato l’evoluzione del concetto di infanzia e dell’atteggiamento che si è avuto nei confronti dei “non adulti”, come alcuni autori hanno chiamato i bambini. Inoltre, si parla del passaggio dalla media literacy alla media education. Nel terzo e ultimo capitolo, viene spiegato lo studio che è stato fatto con 14 bambini, tra i dieci e gli undici anni, riguardo al tipo di rapporto con la tecnologia e i mezzi di comunicazione di massa, attraverso delle interviste dialogiche.
2022
Exploring new worlds. Children and mass media
Infanzia
Mass media
Tecnologia
Media education
Intervista dialogica
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