L`elaborato affronta la tematica del fashion film, prodotto audiovisivo che viene realizzato da aziende di moda di lusso da registi, stilisti e negli ultimi anni anche da videomakers, come nuova forma di trasmissione del contesto audiovisivo e delle distintive finalità di marketing esperienziali. Nell`ultimo periodo, infatti, è diventato il segreto di una strategia di comunicazione per i marchi mainstream, e che ha permesso di scoprire non solo una connessione profonda con i consumatori attraverso la narrazione audiovisiva, ma che è anche riuscito a stabilire un nuovo rapporto con essi, più stretto e intimo di qualsiasi altra strategia di comunicazione, grazie proprio alle possibilità interattive offerte dalla videoarte. La tesi prende in considerazione come prima indagine il concetto foucaultiano di eterotopia che ha trovato rifugio nell`industria della moda con la videoarte, installando non solo tempi ma spazi “altri”, prodotti dalla cultura, che persistono per un certo periodo, trasformando il consumatore in uno spettatore. Analizzando i video Le Château du Tarot e Le mythe Dior di Maria Grazia Chiuri, direttore creativo di Dior dal 2016, in collaborazione con il regista italiano Matteo Garrone si dimostra come la fusione di due mondi abbia dato inizio ad un ``nuovo spazio illusorio``, riprendendo il concetto dell`eterotopia foucaultiana dotata del potere di rendere irreale lo spazio reale, dove ha potuto raggiungere l`apice dell`espressione poetica, senza che una delle due firme finisca per avere il sopravvento sull`altra: i due stili, quello del regista e quello del brand di lusso, sono ben distinguibili anche se perfettamente fusi tra loro. I risultati raggiunti mostrano che lo sviluppo della digitalizzazione e la diffusione sempre più evidente di domande dei contenuti di video siano stati capaci di far maturare una nuova figura professionale, il fashion videomaker, con la necessità di inserirla nel mondo audiovisivo per adeguarsi alle nuove forme di comunicazione, che ha permesso la crescita dell`interesse per i settori del fashion marketing e dell`intrattenimento. Tra le diverse figure si è preso in considerazione Nick Knigth, uno dei primi artisti che ha presentato un passaggio dalla fotografia al video e di come quest`ultimo si è imposto nel momento in cui non era esaustivo comunicare con delle immagini statiche. Ed è grazie anche alla nascita dei fashion film festival, che hanno puntato tutto sullo scopo principale di qualsiasi film: la sua visione e l`arte di far sognare che si è potuto ambire a nuove vedute. Ispirandosi alla generosità intrinseca del verbo "mostrare", i fashion film festival aprono gli orizzonti ai futuri potenziali videomakers, consentendo a tutti non solo di assistere alla visione fantasiosa dei contenuti, ma anche di rispondere e contribuire creativamente, documentando, comunicando e valutando i risultati, spingendo il destinatario che non ha la possibilità di essere un ``potenziale consumatore`` ma che può essere sicuramente uno ``spettatore sognatore``.

Eterotopia e fashion film: un'analisi attraverso i video di Dior e Gucci, 2020-22

DI DOMENICO, NUNZIA
2022/2023

Abstract

L`elaborato affronta la tematica del fashion film, prodotto audiovisivo che viene realizzato da aziende di moda di lusso da registi, stilisti e negli ultimi anni anche da videomakers, come nuova forma di trasmissione del contesto audiovisivo e delle distintive finalità di marketing esperienziali. Nell`ultimo periodo, infatti, è diventato il segreto di una strategia di comunicazione per i marchi mainstream, e che ha permesso di scoprire non solo una connessione profonda con i consumatori attraverso la narrazione audiovisiva, ma che è anche riuscito a stabilire un nuovo rapporto con essi, più stretto e intimo di qualsiasi altra strategia di comunicazione, grazie proprio alle possibilità interattive offerte dalla videoarte. La tesi prende in considerazione come prima indagine il concetto foucaultiano di eterotopia che ha trovato rifugio nell`industria della moda con la videoarte, installando non solo tempi ma spazi “altri”, prodotti dalla cultura, che persistono per un certo periodo, trasformando il consumatore in uno spettatore. Analizzando i video Le Château du Tarot e Le mythe Dior di Maria Grazia Chiuri, direttore creativo di Dior dal 2016, in collaborazione con il regista italiano Matteo Garrone si dimostra come la fusione di due mondi abbia dato inizio ad un ``nuovo spazio illusorio``, riprendendo il concetto dell`eterotopia foucaultiana dotata del potere di rendere irreale lo spazio reale, dove ha potuto raggiungere l`apice dell`espressione poetica, senza che una delle due firme finisca per avere il sopravvento sull`altra: i due stili, quello del regista e quello del brand di lusso, sono ben distinguibili anche se perfettamente fusi tra loro. I risultati raggiunti mostrano che lo sviluppo della digitalizzazione e la diffusione sempre più evidente di domande dei contenuti di video siano stati capaci di far maturare una nuova figura professionale, il fashion videomaker, con la necessità di inserirla nel mondo audiovisivo per adeguarsi alle nuove forme di comunicazione, che ha permesso la crescita dell`interesse per i settori del fashion marketing e dell`intrattenimento. Tra le diverse figure si è preso in considerazione Nick Knigth, uno dei primi artisti che ha presentato un passaggio dalla fotografia al video e di come quest`ultimo si è imposto nel momento in cui non era esaustivo comunicare con delle immagini statiche. Ed è grazie anche alla nascita dei fashion film festival, che hanno puntato tutto sullo scopo principale di qualsiasi film: la sua visione e l`arte di far sognare che si è potuto ambire a nuove vedute. Ispirandosi alla generosità intrinseca del verbo "mostrare", i fashion film festival aprono gli orizzonti ai futuri potenziali videomakers, consentendo a tutti non solo di assistere alla visione fantasiosa dei contenuti, ma anche di rispondere e contribuire creativamente, documentando, comunicando e valutando i risultati, spingendo il destinatario che non ha la possibilità di essere un ``potenziale consumatore`` ma che può essere sicuramente uno ``spettatore sognatore``.
2022
Heterotopia and fashion film: an analysis through Dior and Gucci videos, 2020 - 2022
Eterotopia
Fashion Film
Video arte
Dior
Gucci
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/59073