I cambiamenti climatici rappresentano una delle maggiori sfide che il settore agricolo dovrà affrontare nel prossimo futuro, sia a causa della vulnerabilità intrinseca del settore e dei rischi correlati per la produttività e la qualità delle colture, sia in relazione al suo ruolo fondamentale nella mitigazione delle emissioni. Nella regione del Veneto, negli ultimi anni, si sono manifestati significativi cambiamenti nel regime climatico, suscitando riflessioni sulla necessità di migliorare l'efficienza nell'impiego delle risorse idriche. Si prevede che l’aumento della domanda e gli impatti dei cambiamenti climatici aggraveranno significativamente la pressione sulle risorse idriche del Veneto. In particolare, diventano fondamentali le informazioni relative ai fabbisogni irrigui delle varie colture, che si differenziano tra loro in termini di efficienza nell’uso di acqua anche in funzione del suolo su cui si sviluppano. L’obiettivo di questa tesi è la valutazione dell’effetto del cambiamento climatico su alcuni distretti irrigui del comprensorio del Consorzio di Bonifica Lessinio Euganeo Berico (LEB), con particolare attenzione ad alcune colture e suoli tipici del comprensorio. Per il calcolo dei fabbisogni irrigui è stato utilizzato il modello FAO AquaCrop e per le condizioni attuali, dal 2000 al 2022, si è applicato il modello considerando: l’evapotraspirazione potenziale giornaliera [Penman-Montieth], i dati di precipitazione giornaliera CHIRPS, i coefficienti culturali standard del Food and Agricultural Organization of the United States (FAO) Irrigation and Drainage Paper No. 56 (FAO-56) e le informazioni sui suoli del comprensorio (ARPAV). Per modellare le condizioni climatiche future, è stato utilizzato il NASA Earth Exchange Global Daily Downscaled Projections (NEX-GDDP) dataset, ottenuto effettuando il downscaling delle proiezioni climatiche dei modelli globali dell’ultimo Coupled Model Intercomparison Project Phase 6 (CMIP6). Questo dataset è stato scelto in quanto già permette di simulare per il clima futuro tutti i parametri necessari per il calcolo di ET secondo Penman Montieth. Questo modello aggiorna gli scenari climatici, simulando climi futuri sulla base di Percorsi Socioeconomici Condivisi – Shared Socioeconomic Pathways (SSP), promossi nel 2021 dall’IPCC (Masson-Delmotte, et al. 2021). Ci si è concentrati su due scenari SSP analoghi a RCP 4.5 e 8.5, SSP2-4.5 e SSP4-8.5 rispettivamente (Thrasher, et al. 2022). Il fabbisogno irriguo è stato calcolato ipotizzando di irrigare quando la riserva idrica del suolo scende al di sotto del valore dell’acqua facilmente disponibile e di distribuire una quantità di acqua tale da riportare il suolo a capacità di campo. Si sono ipotizzati diversi deficit idrici, basati sulla individuazione di varie soglie di stress rappresentate dallo scostamento (in percentuale) dal valore dell’acqua disponibile. I risultati hanno evidenziato una un notevole aumento dei fabbisogni idrici stagionali per tutte e tre le colture, con incrementi spesso superiori a 100 mm, soprattutto nel contesto dello scenario SSP4-8.5. In aggiunta, si evidenziano differenze significative dovute alla tipologia di suolo e alla saturazione del terreno durante l'irrigazione. L'obiettivo, quindi, in futuro è di ottimizzare l'irrigazione delle colture attraverso l'implementazione di strategie adattive basate sui dati emersi dall'analisi, considerando le specificità climatiche e del suolo e garantendo un utilizzo efficiente delle risorse idriche.
Cambiamenti climatici e irrigazione nel Nordest: uno studio su alcune colture portanti del sistema agricolo veneto
PRAVATO, FABIO
2022/2023
Abstract
I cambiamenti climatici rappresentano una delle maggiori sfide che il settore agricolo dovrà affrontare nel prossimo futuro, sia a causa della vulnerabilità intrinseca del settore e dei rischi correlati per la produttività e la qualità delle colture, sia in relazione al suo ruolo fondamentale nella mitigazione delle emissioni. Nella regione del Veneto, negli ultimi anni, si sono manifestati significativi cambiamenti nel regime climatico, suscitando riflessioni sulla necessità di migliorare l'efficienza nell'impiego delle risorse idriche. Si prevede che l’aumento della domanda e gli impatti dei cambiamenti climatici aggraveranno significativamente la pressione sulle risorse idriche del Veneto. In particolare, diventano fondamentali le informazioni relative ai fabbisogni irrigui delle varie colture, che si differenziano tra loro in termini di efficienza nell’uso di acqua anche in funzione del suolo su cui si sviluppano. L’obiettivo di questa tesi è la valutazione dell’effetto del cambiamento climatico su alcuni distretti irrigui del comprensorio del Consorzio di Bonifica Lessinio Euganeo Berico (LEB), con particolare attenzione ad alcune colture e suoli tipici del comprensorio. Per il calcolo dei fabbisogni irrigui è stato utilizzato il modello FAO AquaCrop e per le condizioni attuali, dal 2000 al 2022, si è applicato il modello considerando: l’evapotraspirazione potenziale giornaliera [Penman-Montieth], i dati di precipitazione giornaliera CHIRPS, i coefficienti culturali standard del Food and Agricultural Organization of the United States (FAO) Irrigation and Drainage Paper No. 56 (FAO-56) e le informazioni sui suoli del comprensorio (ARPAV). Per modellare le condizioni climatiche future, è stato utilizzato il NASA Earth Exchange Global Daily Downscaled Projections (NEX-GDDP) dataset, ottenuto effettuando il downscaling delle proiezioni climatiche dei modelli globali dell’ultimo Coupled Model Intercomparison Project Phase 6 (CMIP6). Questo dataset è stato scelto in quanto già permette di simulare per il clima futuro tutti i parametri necessari per il calcolo di ET secondo Penman Montieth. Questo modello aggiorna gli scenari climatici, simulando climi futuri sulla base di Percorsi Socioeconomici Condivisi – Shared Socioeconomic Pathways (SSP), promossi nel 2021 dall’IPCC (Masson-Delmotte, et al. 2021). Ci si è concentrati su due scenari SSP analoghi a RCP 4.5 e 8.5, SSP2-4.5 e SSP4-8.5 rispettivamente (Thrasher, et al. 2022). Il fabbisogno irriguo è stato calcolato ipotizzando di irrigare quando la riserva idrica del suolo scende al di sotto del valore dell’acqua facilmente disponibile e di distribuire una quantità di acqua tale da riportare il suolo a capacità di campo. Si sono ipotizzati diversi deficit idrici, basati sulla individuazione di varie soglie di stress rappresentate dallo scostamento (in percentuale) dal valore dell’acqua disponibile. I risultati hanno evidenziato una un notevole aumento dei fabbisogni idrici stagionali per tutte e tre le colture, con incrementi spesso superiori a 100 mm, soprattutto nel contesto dello scenario SSP4-8.5. In aggiunta, si evidenziano differenze significative dovute alla tipologia di suolo e alla saturazione del terreno durante l'irrigazione. L'obiettivo, quindi, in futuro è di ottimizzare l'irrigazione delle colture attraverso l'implementazione di strategie adattive basate sui dati emersi dall'analisi, considerando le specificità climatiche e del suolo e garantendo un utilizzo efficiente delle risorse idriche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/59143